martedì 13 novembre 2007

A Chuck Norris non sarebbe successo


Eppure ogni giorno in televisione passano film insegui spara e nel tempo libero tromba. Possibile che un poliziotto non sappia tenere in mano una pistola? In “arma letale” il protagonista corre salta impenna e va a manetta, tenendo una SB92 carica e con il carrello aperto. Roba da gente giusta, mica pizza e fichi.
Non ci sono discussioni, un agente che non riesce a correre senza sparacchiarsi intorno è meglio che vada a debeccare i polli. Qualcuno magari dovrebbe anche spiegare come è finito in mano a un uomo dotato di diversa perizia, un oggetto in grado di offendere e provocare danni accessori tipo la morte. Non che a questo punto serva a qualcosa.
Che l'uomo non sia una miscela di buon senso, efficienza e precisione non è un fatto da dimostrare. Una pistola in mano ad una persona in grado di commettere errori è come la patente di guida in mano a chi non sa sincronizzare i propri gesti nemmeno per impostare l'ora sul videoregistratore. O come un bisturi in mano a un medico che ha superato esami imbrogliando, ha ottenuto il lavoro conoscendo e opera come se stesse farcendo un tacchino, asportando reni sbagliati e lasciando al loro posto strumenti da sala operatoria, garze e un anestesista che era scivolato su un intestino tenue. Che l'uomo abbia ancora qualche piccola tappa evolutiva da raggiungere lo dimostra anche il fatto che due gruppi di esemplari maschi, distinti da colori tribali, si incrocino casualmente e comincino a percuotersi con delle clave. Come due cani al parco che si azzuffano perché a uno non piace l'odore dell'altro. Per qualche profondo tecnicismo sociologico, a qualcuno è concesso essere stupido, ad altri no. Io, munito di limitata capacità cognitiva, riesco a concepire la possibilità che un poliziotto possa essere incapace, stupido o che semplicemente, una volta nella vita, possa commettere un imperdonabile errore. Ma gruppi di persone che nel XXI secolo e con il pianeta appeso a un ramoscello affacciato sull'abisso, si smontino di legnate in nome di una squadra di calcio, creano nei miei sistemi analitici quella che gli psichiatri definiscono fanghiglia percettiva.
È ovvio che se commette un errore un cardiochirurgo, una persona muore. Se commette un errore uno sventrasardine, una sardina vive. Ma fare il cardiochirurgo o il poliziotto non rende una persona infallibile e a volte non la salva nemmeno dalla stupidità. In definitiva, nonostante percepiscano stipendi contrapposti per numero di zeri, possono essere incapaci in egual misura e provocare danni equipollenti.

Ora sono qui ad assistere alla rivolta dei gladiatori e, testardo come una scimmia, mi ostino a cercare di capire. È solo vendetta o rabbia? Anche questi sentimenti fanno parte dell'uomo, della sua natura. Forse però sono distribuiti in modo disomogeneo perché mi manca ancora di vedere orde di dializzati assaltare ospedali in cui regna la malasanità o pedoni dare alle fiamme le motorizzazioni civili che hanno rilasciato la patente a tossici, avvinazzati e inetti che per logica sequenzialità di causa ed effetto e per il destino farabutto, si sono trasformati in assassini.
Ma forse non si tratta di vendetta. Forse si vuole cambiare radicalmente le cose. In questo caso tutto l'interesse di cui sono capace è rivolto a capire come.
Un'ipotesi potrebbe essere quella di eliminare le forze dell'ordine. Compresa la stradale, quella che viene a tirarmi fuori dalle lamiere di una macchina in cui sono incastrato grazie a un tizio che ha deciso di leggere la gazzetta durante una manovra di sorpasso, facendo spostare altri complici di omicidi che ritengono di avere incombenze tali da rendere adatta a loro la corsia di emergenza. In questo caso vorrei sapere se è prevista una nuova serie di procedure da seguire per i deboli e gli indifesi nel caso in cui si trovassero ad affrontare uno molto più feroce o una situazione perigliosa.
Oppure se varrà la legge della giungla con annessa riforma darwiniana che renderà lecita la sopravvivenza solo a chi mena più forte.
Un'alternativa potrebbe essere quella di rilasciare una sorta di nulla osta per i tifosi di calcio. Niente regole, controlli o leggi. Insomma il calcio città aperta. Diritto acquisito con la forza, probabilmente poco democratico, ma in fondo, perché no. Anche in considerazione del fatto che, quando viene ucciso un poliziotto, non è che esca fuori uno a dire “sono stato io scusate, non volevo, mi è partito accidentalmente un lavandino mentre correvo, non mi ero accorto fosse carico”.
Un'ultima possibilità potrebbe essere quella di avere delle forze dell'ordine composte tutte di Will Smith, Bruce Willis e Chuck Norris. Gente che non sbaglia mai, che sa sempre cosa fare, sa come farlo e se avanza un po' di tempo, salva questo mondo e quell'altro.
Seriamente, se qualcuno fosse a conoscenza delle richieste dei rivoltosi, gli sarei grato se potesse illustrarmele, perché i giornali non fanno che parlare di bollettini di guerra e di come salvare il calcio. Quel calcio in cui un attaccante dimostra grandissima sensibilità non esultando a seguito di un gol realizzato alla sua ex squadra, ma che salta, grida e gioisce in una giornata come quella di domenica scorsa.

Anche a me piacerebbe un mondo in cui non ci fosse bisogno di pistole e gente in divisa che le impugna. Ma mi piacerebbe anche un mondo in cui la sopraffazione, la prepotenza e il testosterone non fossero alla base dei sistemi sociali e politici e lo sputo la più riconosciuta forma di educazione.
In contemporanea con MenteCritica

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30 commenti:

Anonimo ha detto...

E' allucinante ciò che è successo domenica, sia per quanto riguarda i ricatti e le guerriglie urbane, sia perchè molti mezzi di informazione non hanno perso occasione per fomentare questi branchi di deficienti sottolineando che prima che un ragazzo di 28 anni ad essere ammazzato è stato un tifoso in trasferta. Tutti a chiedere giustizia perchè era un tifoso? Allora a questo punto credo mi convenga rinnovare la tessera al milan club, almeno ho qualche speranza che se un ubriaco al volante o un medico negligente mi uccide non siano solo i miei famigliari a chiedere giustizia. Nel picco massimo di pessimismo mi viene da pensare che oggi come oggi se qualcuno ci ammazza potrebbe al limite venire accusato di eutanasia!
Splendido articolo come sempre Cruman.

Unknown ha detto...

...è vero: Chuck Norris avrebbe preso le gomme.
Stendiamo un velo pietoso sulla capacità di questo Governo di tenere le briglie al Paese senza per questo mettere un poliziotto ad ogni angolo della strada...stendiamo un altro velo pietoso sui delinquentelli che per fortuna adesso si trovano come capo d'imputazione terrorismo...stendiamone un altro ancora di velo pietoso per polizia e carabinieri che si fanno assediare le caserme...ma quello che non riesco davvero a capire è perché ci si ostini a non vedere le cose come in realtà sono andate...forse perché qualche anno fa qualche trasferta...io l'ho fatta...e con la stessa sciarpa di Gabriele al collo.
Quello che è successo è questo: in sequenza:
1. Scaramuccia
2. Arriva la segnalazione all'Ispettore Callaghan
3. L'Ispettore Callaghan aziona la sirena (Azione n.1 della procedura).
4. La scaramuccia finisce.
5. L'Ispettore Callaghan si avvicina con la macchina a sirena spiegata
6. I ragazzi vanno in macchina magari facendo qualche gesto di scherno all'Ispettore Callaghan
7. L'Ispettore Callaghan esplode un colpo in aria (Azione n.2 della procedura)
8. I ragazzi mettono in moto
9. L'Ispettore Callaghan si inkazza per davvero e spara

Ora senza stendere alcun velo pietoso nei confronti dell'Ispettore Callaghan che, ancorché padre di famiglia, il Questore non dovrebbe trovarsi nelle condizioni di dover difendere (fors'anche per spirito di corpo) dovendo poi ritrattare per la testimonianza di un agente di commercio (se non fosse stato lì staremmo ancora a parlare di un colpo fortuito partito correndo - non l'hanno detto i giornalisti ma il Questore!), quello che non riesco a capire, oltre il perché il Questore non abbia ancora rassegnato le dimissioni è questo:
quale caspita di classe politica al cospetto di un fatto del genere, in Parlamento, non chiede al Ministro dell'Interno, Prof. Amato, quali siano le procedure preordinate alla polizia stradale nelle domeniche delle trasferte calcistiche?
E' campato in aria pensare che l'Ispettore Callaghan si sia sentito di così dover agire poiché quelli erano gli ordini?
E poi il Ministro Amato, non era lui quello che un mese fa quando, sempre in un area di servizio all'altezza di Arezzo, al rinvenimento di un arsenale portato con se sempre da tifosi laziali che "speravano" di incontrare ultras napoletani in procinto di arrivare ad Empoli, non era lui che diceva: "...questa cosa qui dei tifosi laziali che vanno in giro con spranghe, mazze, coltelli per l'autostrada grida VENDETTA! Ci vuole più rigore"?
Quali provvedimenti sono seguiti a quel sequestro sempre nell'aretino?
Quali ordini?

Ancora una volta per la nostra classe politica sa solo fare bla, bla, bla e chiedere soldi

cruman ha detto...

hai ragione giampiero.

se le cose sono andate così il caso del poliziotto rientra tra quelli che ho citato, cioè stupidità e incapacità. E anche io mi sono chiesto che ci facesse ancora lì.

Poi sul modo di non agire della classe politica e delle amministrazioni sfondi una porta aperta con me (basta leggere TUTTI i miei post, mettiti comodo sono 250).
Del resto l'ho frequenato anche io qualche stadio e ho visto poliziotti tenere atteggiamenti stupidamente e pericolosamente provocatori.

Ancora però ci terrei a sapere che cosa vogliono esattamente quelli che stanno devastando le città.

grazie

cruman

Unknown ha detto...

...sentirsi tragicamente vivi.
Sarebbe necessario fare una breve analisi su coloro che oggi si trovano sotto i trent'anni. Quali sono le prospettive di progresso umano, professionale, economico che offre il nostro paese? O sei parte del sistema para-feudale (più baronati per tutti!) oppure sei un paria. E loro sono paria che non hanno strumenti intellettuali, di formazione, intellettivi e invece che combattere nella vita, pensano che "quello" sia il modo per mandare un segnale, per farsi spazio.
Idioti tragici.
Non c'è un altro aggettivo.

Cruman fondiamo un partito insieme, visto che certo la rivoluzione liberale con Bondi, Cicchitto e Schifani non la faremo per davvero, dai Cruman aiutami a fondare FORZA ARGENTINA. Il Default!
...manko quello c'abbiamo Crumn...c'è l'Euro.
Buon Veltroni a tutti

Jetset - Libere Risonanze ha detto...

A me piacerebbe la pace nel mondo, che fossimo tutti ricchi ed intelligenti e perché no, avere cento milioni di €.

Mi piacerebbe che le bombe degli islamici fossero fatte di coriandoli e che le donne invece di essere violentate la dessero via di loro iniziativa come il verderame.

Già, il mondo però è tutto il contrario di ciò che mi piacerebbe.

Anonimo ha detto...

Il testimone è attendibile?

Chi lo ha stabilito?

Quando la finiremo di fare i processi sui media?

cruman ha detto...

giampiero, per fondare qualcosa bisogna essere fusi o furbi e ancora non sono nè uno nè l'alro, ma il tuo nichilismo mi garba

cruman ha detto...

jet a me sembra che le persone siano il contrario non il mondo. non so nemmeno di che cosa ma sono sicuramente il contrario!

cruman ha detto...

anonimo, l'attendibilità qui è un dettaglio, io sto facendo un discorso generico e ipotizzando diversi scenari. Anche alla diaz sembrava che le cose fossero andate in un certo modo e poi...

Anonimo ha detto...

Gli scontri seguiti non hanno nulla a che vedere col teppismo “sportivo”, sono scontri preparati da tempo da gruppi politici criminali che aspettavano solo l’occasione propizia.

Non conosco la situazione nelle altre città, ma a Roma da qualche mese sta succedendo qualcosa d’inquietante. Tanti “piccoli” episodi, apparentemente non collegati, ma di un’unica matrice, quella fascista.

altro che governo! vero giampiero?

Unknown ha detto...

Caro Anonimo, su quanto dici sono perfettamente d'accordo.

Sono stati tutti atti premeditati di matrice fascista. In quanto tali da perseguire a norma di codice penale come mi pare (nel nostro paese il condizionale è d'obbligo) si voglia fare.
Ma tenendo giustamente separati i campi (i criminali fascisti da una parte e i fatti avvenuti sull'autostrata dall'altra) bisogna sottolineare come un conto sia la sacrosanta repressione dei facinorosi, un conto invece - a mio parere - la altrettanto sacrosanta critica sul colpevole agire di un Governo cui un paese già provato sfugge in ogni modo: non mi è mai capitato prima d'ora di sentire un Ministro dell'Interno, manco un Prefetto, che si sia lasciato andare alle dichiarazioni di Amato da me citate, ci sta che esse si traducano in una "particolare" attenzione della polizia autostradale, anche se non richiesta.

Un ultima cosa, dice: cosa fare contro la barbarie fascistella, bè impedire da subito, almeno nella città di Roma, la retorica: "a quello je sparano...arromeno che je ruba davanti no", oppure "aò so usciti pe strada li fascisti e eccolo là che i rom sò spariti".
Ma per riuscirci, ad impedire questa retorica caro Anonimo, bisogna avere Autorità e l'Autorità si basa sul prestigio delle Istituzioni tutte, repubblicane, non sul piagnisteo pasoliniano su chi sia il vero proletario tra poliziotto e figlio di papà finto rivoluzionario, col piagnisteo ti guadagni la comprensione.
E la comprensione non è la stessa cosa dell'Autorità.

Franca ha detto...

Io credo che ai "presunti" tifosi di domenica servisse un pretesto per poter fare quello che hanno fatto.
La cosa tragica è che questo pretesto gli è stato fornito, prima con la solita stronzata del colpo sparato in aria (deviato da un UFO?), poi con la non sospensione delle partite e l'aver dato loro la possibilità di poter paragonare la differenza che passa tra la morte di un poliziotto e quella di "uno di loro".
Il ritardo di 10 minuti sull'inizio delle partite è stata una cosa ridicola, ma visti gli interessi economici in gioco...
THE SHOW MUST GO ON
Su cosa e chi ci sia dietro queste frange di ultras sarebbe ora di fare un discorso molto serio

gabbianourlante ha detto...

di allucinante c'è che un ministro degli interni vada in parlamento a dire "non so" qualche giorno dopo....

lui che fa la faccia feroce con la camorra, con il tifo violento, che vorrebbe mettere alla gogna chi va a puttane.... Slvo poi farneticare di terrorismo e DECRETI d'urgenza che non spostano una paglia.... Non sa, dice lui...

Anonimo ha detto...

bellissimo il pezzo e anche il commento di essenza non c'è niente da aggiungere a parte il fatto che, siccome mi rompe un pò pagare le tasse per sedare tifoserie varie la domenica,propongo da tanto e tu lo sai,di chiudere dentro gli stadi entrambe le opposte fazioni e di adottare il metodo "ne rimarrà uno solo",poi quello che rimane lo sbattiamo in miniera per 20 anni.
E'anche vero ,però,che l'uomo quando è in branco torna allo stadio primitivo anche se indossa una divisa:vedi certe scene del g8 e spiegami se c'è un senso a tanta furia.

cruman ha detto...

a me sembra che l'uomo regredisca allo "stadio" primitivo anche quando si trova in branchi composti di numero una persona.

Jetset - Libere Risonanze ha detto...

eh, è ovvio che mi riferivo al "mondo" per dire "le persone". Fortuna che ve ne sono anche di intelligenti e di valide, però in questo marasma di decadenza dilagante sono sempre in meno...

Anonimo ha detto...

Grazie Lost!
Sono d'accordo con la tua proposta, dove devo firmare? ;o)

Anonimo ha detto...

Per Giampiero
Prima di emettere giudizi, non sarebbe male provare una volta a trovarsi nei panni di coloro che dovendo immischiarsi nelle baruffe che succedono ogni giorno, anche se armati, sono sempre i soli, salvo qualche eccezione, a rischiare e rimetterci la pelle. Se per caso usano le armi, anche per legittima difesa, vengono trattati come delinquenti.
Non so se lei giudica normale che una diecina di superintelligenti tifosi, sembra muniti di coltelli, di due squadre che si devono misurare con due formazioni avversarie diverse e a qualche centinaio di Km di distanaza, baruffino vistosamente nel posteggio di un autogrill.
Mi sembra lecito pensare che il tragico epilogo seguito alla reazione dell’agente, sia dovuto ad errore umano.
Prenda una pistola di ordinanza e, non da fermo e in tutta calma, ma correndo o in un momento concitato, cerchi di centrare anche solo il finestrino di una macchina in movimento ad una ottantina di metri di distanza e poi ne discutiamo.
Chuk Norris ci riesce agevolmente in televisione e Clint Eastwod al cinema.
Se non sbaglio qualche mese fa a Callaghan hanno fatto la pelle.
Non stava sparando e il responsabile non era un suo collega e non l'ha fatto in seguito ad un errore umano.
E stia attento, caro Giampiero, il fatto che la tifoseria superintelligente che movimenta le nostre domeniche sia di matrice fascista è assai preoccupante: tutti dal governo centrosinistro in giù, tevisioni comprese pendono vistosamente dalla sua parte e non da quella della polizia.

Caro Cruman – geniale !
(Scusa il ritardo ma sono un po’ imbranato)
Siamo fortunati.
Ci è rimasto il Colosseo.
Pecoraro Scanio permettendo e con un pò di quattrini del "tesoruccio" (pardon: "Tesoretto") lo si potrebbe riportare all'antico splendore.
Dando la possibilità di accedere ad opportuni corsi di formazione, agli eroici protagonisti delle “guerriglie” pseudosportive domenicali potrebbe essere imposto di dimostrare il loro valore esibendosi in combattimenti più consistenti, all’arma bianca o “colorata” a coppie o in gruppi, non nell’anonimo scenario di un campo sportivo o sulla pubblica piazza ma in quello di una delle sette od otto meraviglie del mondo, sotto gli occhi di migliaia di spettatori qualificati e gli obiettivi delle telecamere delle più quotate reti del pianeta.
Se funziona, le battaglie più “colossals” (si dice così, vero?), potrebbero venire organizzate nel rinnovato circo massimo con sidecars al posto delle bighe.
La polizia, potrebbe cosi essere impiegata altrove ad esempio per promuovere l’integrazione di quei gentiluomini che ci vengono copiosamente inviati dai paesi che non sanno cosa farsene.
Per la questione del pollice verso avrei qualche proposta, ma me lo vieta la decenza: sono ancora un ragazzo per bene.
Io sono vecchio, ma per voi giovanotti c’è sempre una speranza: anche se per ora dicono che non ci sia vita, su Marte e, per i più giovani, su Venere sembra sia possibile crearene una nuova.

cruman ha detto...

pippo, mi sei mancato

Unknown ha detto...

Caro Pippo,

per prima cosa, mettiamo da parte il lei. Per seconda cosa concordo sul "metodo colosseo" (anche se per il genere di tipi con cui abbiamo a che fare preferirei qualcosa tipo quanto adottato per i Nazisti dell'Illinois in The Blues Brothers).
Quanto alla questione su chi stia con chi, a mio parere, credo che qui nessuno debba stare con nessuno se il metro di giudizio resta l'uomo e il suo valore. Pertanto ho parlato di Callaghan perché chiunque(in divisa o meno) che abbia in dotazione un'arma da fuoco penso debba utilizzarla per legittima difesa o in casi di estrema necessità. Nella situazione non si era in nessuno di essi. Peraltro è stato appurato che il colpo non è partito accidentalmente, in corsa o per qualsiasi motivo, bensì mirato, sicuramente ad altro che al corpo di qualcuno ma tutto ciò resta come dire improprio.
Sul Corriere della Sera di qualche giorno fa, Autostrade ha spiegato nel dettaglio come sia impossibile per chiunque riuscire a scappare dalle corsie autostradali, è tutto filmato, ripreso, registrato, quindi sarebbe bastato avvertire la Società che i delinquentelli (ove veramente siano accaduti i fatti della rissa descritta) potevano tranquillamente essere presi all'uscita autostradale, denunciati e processati per direttissima. Purtroppo la sensazione è che le nostre istituzioni siano contaminate dal virus del "caporale". Forti coi deboli e deboli coi forti: un episodio come quello capitato a Gabriele Sandri poteva tranquillamente capitare durante l'assalto alle caserme, ma non così.
Se il metro di giudizio è l'uomo.

Anonimo ha detto...

Giampiero sono d'accordo con quasi tutto ciò che hai scritto ma mi sfugge una cosa, e non è per polemizzare, ma solo per capire. Nel contesto in cui è avvenuta l' uccisione di Sandri, chi ritieni i deboli e chi i forti?

"potevano tranquillamente essere presi all'uscita autostradale, denunciati e processati per direttissima". Hai dimenticato di aggiungere "e immediatamente rilasciati". Una cosa che non mi è piaciuta nel tuo commento è che hai considerato quei 4 ragazzi semplici delinquentelli, io quelli che girano con mazze e coltelli li chiamo potenziali assassini, indipendentemente se c'è stata una rissa o meno in qull' autogrill.

Roark ha detto...

...sulla certezza della pena in Italia...stendiamo un velo pietoso; anzi no. Quello è il problema del problema, ma del resto uno Stato che è perfettamente consapevole della propria approssimazione a qualsiasi livello e che è allo sbado totale (il mese scorso il Tribunale Penale di Roma era rimasto a corto di carta - scusa il giochetto essenza - e gli estratti dei fascicoli venivano fotocopiati sul retro di documenti già usati...)e ciononostante si rifiuta di abdicare dalla presenza in segmenti della società dove di lui non si vorrebbe vedere traccia (vedi ANAS, AMA, ecc., ecc...)perché unico mezzo per reggere un contratto sociale che non esiste più, puoi ben capire come si volti dall'altra parte.
Lì chiamo delinquentelli perché quella gente non merita il rango di criminale: è qualcosa di troppo "eroico" per loro. Quella è gente che vuole solo scoprire fino a che punto può spingersi (e magari poi lo capisce in modo tragico).
Credo che su chi fosse il "forte" in quella situazione col morto per terra non possano esserci tanti dubbi...ma per carità ognuno la pensa come crede. Ripeto penso proprio che Spaccarotella abbia perso il controllo - e non se lo poteva permettere visto che non aveva minacce dirette contro di se - non ha senso sparare a rissa finita ad una macchina, per fermarla, quando la puoi comodamente far fermare al casello. Peraltro non mi pare che la frustrazione da rilascio debba armare le mani e allo stesso tempo non mi pare (per fortuna) animi le forze dell'ordine alle prese con la piccola crimialità nostrana, comunitaria, extra-comunitaria. Lì, il forte era l'Ispettore Callaghan.

Anonimo ha detto...

Grazie per l'esauriente spiegazione.
PS: Non scusarti per il giochetto di parole,li adoro, d'altra parte qui siamo nel regno dei calambour e Cruman ne è il re incontrastato ;o)

Unknown ha detto...

il piacere è mio.
Questo blog mi piace.

Anonimo ha detto...

Secondo me la violenza degli stadi non va vista come un qualcosa di a se stante o comunque legato solo al mondo del calcio. Certamente è riduttivo dire che la violenza è un qualcosa di intrinseco alla nostra società e quindi che non possa essere in qualche modo debellata.
Negli anni 80' la Gran Bretagna si trovava a fronteggiare l'analogo problema. Come dimenticare le scorribande degli hooligans di quei anni? Ricordiamoci che in quei anni il Governo presieduto da Margaret Thatcher attuava la sua politica di riforme sociali che trovavano nelle privatizzazioni e nella riforma del cosiddetto welfare il punto cardine. Anche l'Italia negli ultimi anni è stata interessata da profondi cambiamenti sociali, non sempre positivi, che possono in qualche modo generare fenomeni come la violenza di branco. La violenza che è presente nel calcio può avere una matrice sociale molto più profonda. Per questo motivo ogni soluzione ricercata deve tenerne conto. E queste non si possono limitare solo alla chiusura degli stadi per un periodo di tempo limitato o la proibizione delle trasferte. Queste sono misure tampone che non risolvono il problema alla radice. Ovviamente l'inasprimento delle pene per chi si macchia di simili reati è necessario. Ma, se andiamo a vedere il nostro ordinamento giuridico già presenta un adeguato sistema sanzionatorio. Il problema è che come spesso accade nel nostro paese l'impunità è la peggiore delle ingiustizie. In quanto essa stessa genera a sua volta altre ingiustizie. D'altronde cosa ci si può in un paese in cui viene sorpreso a delinquere viene scarcerato il giorno successivo. In fondo da noi si è utilizzato l’indulto per "ripulire" coloro che si sono macchiati di reati da colletti bianchi, liberando al contempo decine di migliaia di detenuti per delitti come la violenza privata!
A distanza di pochi mesi dall’ultimo morto legato al calcio ci si interroga ancora sulle cause di tanta violenza gratuita. Erano stati promessi degli stadi più sicuri la cui proprietà avrebbe dovuto essere delle società di calcio. Ma, almeno su questo fronte, per adesso siamo solo nella fase delle parole. Sicuramente è immorale che le società di calcio investono ingenti risorse economiche per i calciatori e poca cosa in sicurezza. Lo Stadio di Bergamo non può essere in nessun modo considerato un impianto sportivo degno di una nazione importante, non solo in termini prettamente calcistici, come l'Italia. Ma, se da esponenti del nostro esecutivo, di fronte ad alcuni problemi generazionali, escono delle affermazioni dove si asserisce che il nostro è un paese di bamboccioni che soluzioni ci si può aspettare? Infatti, chi era proposto a decidere non è stato capace di interpretare la psicologia collettiva dei violenti che si celano dietro il nome di tifosi. Questi ultimi hanno interpretato la decisione di far giocare tutte le partite, eccetto quella di San Siro, come una sorta di considerazione inferiore della morte di uno di loro rispetto a quella di un poliziotto.

Vittorio

Anonimo ha detto...

Caro Vittorio
proviamo ad immaginarci quali effetti si sarebbero ottenuti se le forze dell'ordine avessero subito adottato la soluzione di caricare di una buona e persuasiva dose di sane legnate i primi facinorosi (non sono altro)da stadio.
Nessun bisogno di portare e quindi di impugnare pistole, nessuno sarebbe morto, i nostri eroi da spiaggia, occupati per un certo tempo a leccarsi le ferite, per evitare ricadute, si sarebbero guardati bene dal replicare le loro eroiche gesta.
E la Magistratura avrebbe avuto il tempo di occuparsi di cose ben più serie.
Esempio osceno:
All'inizio degli anni cinquanta mi è capitato di fare un cantiere di sondaggi al fondo di una valle, raggiungibile solo a piedi o con gli allora scarsissimi veicoli speciali.
Telefono e Carabinieri a 17 Km di distanza.
Vi dominava una banda di facinorosi con i quali dovemmo subito fare i conti.
I Carabinieri, da noi invocati vennero una prima volta a piedi, partirono portandosi appresso i bullastri che tornarono tre o quattro giorni dopo a piedi e piuttosto malconci .
A noi furono date la seguenti istruzioni (strettamente confidenziali): non fate e non fateci più fare 34 Km a piedi per quei quattro o cinque imbecilli, cercate di non ammazzarli ma, se è necessario, a prenderli a legnate dovreste essere capaci anche voi.
Successe ancora un paio di volte ma poi scoprirono che alla loro salute, giovavano di più i litri di Magdalener bevuti con noi che le nostre botte.
Non mi ricordo bene ma mi sembra che a quei tempi la "correttezza politica" fosse sconosciuta.

Anonimo ha detto...

Pippo guarda non ho affatto detto che la violenza negli stadi deve essere affrontata esclusivamente con l’uso della forza. Ho semplicemente detto che da anni si discute di questa senza trovare un’efficace soluzione. Il dubbio è che in Italia forse si sta sbagliando approccio. Secondo me la violenza negli stadi (ma questa oramai si è spostata sulle strade) ma anche altri fenomeni sociali lo sballo del sabato sera (e le conseguenti stragi sulle strade) necessitano di un approccio diversa che magari utilizzi gli strumenti dell’analisi sociologica per capirne le cause ed elaborare le giuste contromisure che non solo rappresentate da metodi coercitivi! Sono anni che si sentono sempre gli stessi proclami all’indomani di un episodio di violenza, magari condito dal commento dell’ opinionista di turno.
Che le forze dell’ordine fanno spesso un uso sbagliato della cosiddetta forza legittima è un fatto risaputo.

Unknown ha detto...

...Giù le tasse, meno Welfare, Stato Minimo...e si sistema tutto.

cruman ha detto...

io ci sono vicino: "stato pietoso"

Liberato ha detto...

Miiiii....nchia! Leggendo i commenti mi rendo conto che avete tutti ragione. Ma ora che sono trascorse delle settimane dal fatto, cosa è cambiato? Cosa si dice in merito?
NULLA!!!