mercoledì 23 agosto 2006

La matematica non è un ombrellone


Questo curioso esemplare di ominide ipertricotico, non è lo strangolatore di Boston e nemmeno il mostro di Dusseldorf, come qualche lombrosiano potrebbe ipotizzare. Trattasi bensì di Grigory Perelman. Corbezzoli, direte voi. Senza che stiate a fare troppo i sarcastici, codesto russo è considerato una delle menti matematiche più sbalorditive del pianeta e, come da classica letteratura biografica, non si discosta molto da un completo svalvolato. Tra le sue bizzarre abitudini, c’è quella di assurgere agli onori della cronaca qualunquistica più per i suoi rifiuti che per le sue geniali teorie e dimostrazioni. Il matematico ha recentemente rispedito al mittente la medaglia “fields”, una specie di nobel della matematica (o un oscar euclideo se volete), con allegato un gruzzoletto da 780 mila euri. Già nel 2002 rifiutò un premio di un milione di dollari offertogli per aver dimostrato che la famosa congettura di Poincarè non era poi solo una semplice congettura. Destinatario dello sprezzante rifiuto fu il Clay Mathematics Institute di Boston, che mantiene ancora in palio altri 6 milioni di dollari, non per costruirci un uomo bionico, ma per la soluzione di altrettanti quesiti matematici rimasti irrisolti. Non so dirvi quali siano, ma sospetto che comprendano il conteggio esatto delle cartelle elettorali delle ultime politiche e l’identificazione di quello stramaledetto ferroviere che fa sempre partire il treno A a 40 km/h e il treno B a 60, diretti uno contro l’altro.
Certo, nemmeno il fatto di rifiutare riconoscimenti internazionali è nuovo. Anche Sartre rifiutò un nobel per questioni politiche e la sua eterna compagna Simon de Beauvoir ebbe a commentare “che palle l’esistenzialismo”.
Poincarè non credo sia quello che ha inventato il pane per i toast, ma uno che durante la sua vita ha avuto lo spunto per congetturare teorie, ma non la genialità per dimostrarle. Così ha lasciato ai posteri l’ardua incombenza. Altri furbetti prima di lui fecero la stessa cosa. Fermat elaborò un noto teorema, scribacchiandolo a margine di un libro di matematica adducendo poi come scusa alla mancata dimostrazione, che in quello spazietto non ci stavano le parentesi graffe. Morì prima di trovare un foglio protocollo a quadretti.
Tornando al vecchio Grigory, cercherò di spiegare a quale problema si è voluto assolutamente dare soluzione, tanto da mettere in palio tutti quei soldi che avrebbero potuto trovare più dignitoso utilizzo in alcol e macchine veloci. E’ molto semplice: Poincaré pensava che la superficie della sfera fosse essenzialmente caratterizzata dalla proprietà di connessione semplice (cioè cammini chiusi contraibili in un punto) e congetturò che la cosa fosse vera anche per il caso della 3sfera (cioè un'ipersfera nello spazio a 4 dimensioni). La congettura è stata poi generalizzata a n-sfere di dimensione qualunque……. Semplice no?
E poi state a chiedervi che senso ha dare dei miliardi a gente che tira calci a un pallone! Noi comuni mortali normalmente matematicizzati, stiamo ancora cercando di capire che gusto ci sarà nel prendere degli epsilon piccoli e attendiamo con ansia il giorno in cui un logaritmo ci tornerà utile nella realtà di tutti i giorni. Figuriamoci se possiamo esultare alla risoluzione di un problema che riguarda un’ipersfera nello spazio a 4 dimensioni. Io poi devo ancora capire chi si mette a costruire quadrati sui cateti.
Però in fondo li capisco. Il matematico vive in un universo parallelo, anzi, vive in questo ma lo vede modellizzato. Avete presente matrix? L’eletto alla fine vedeva la realtà sotto forma di serie numeriche. Ecco il matematico vive così e credo che risolvere la congettura di Poincarè sia per lui come trovare l’amore o capire a che cosa serva. Mi piace pensare che è per questo che Perelman ha rifiutato tutti quei riconoscimenti. E’ un po’ come il primo uomo che ha scalato l’Everest, magari ha aperto la strada ad altri, ma a lui non interessa. Lui è seduto sulla vetta del mondo e ci è andato “perché era lì”, non perché gli fosse riconosciuto qualcosa.
Io in fondo sono un umanista e invidio la capacità della matematica di dimostrarsi. La filosofia è solo in grado di arrotolarsi su se stessa generando piacevoli figure ideografiche. E’ una specie di arte figurativa, un frattale concettuale. Sarebbe bello poter lasciare congetture o teoremi filosofici che un giorno, a distanza di secoli, qualcuno si prenderà la briga di dimostrare per poi comprarsi un cabinato di 24 metri con il compenso. Anzi ora lo faccio:
Primo teorema di cruman I rapporti umani tendono al nichilismo
Congettura di cruman L’isolazionismo converge verso il nichilismo
Corollario di cruman Il nichilismo è piuttosto invadente per essere una cosa che non esiste
Chiosa di cruman Brutta bestia le vacanze

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16 commenti:

Anonimo ha detto...

...e un delta, in generale dipendente da epsilon, maggiore di zero... scusate, ma quando sento parlare di "epsilon piccoli" non capisco più nulla!

Anonimo ha detto...

I rapporti umani non tendono al nichilismo...e tu lo sai...

Tendono al nichilismo quelli fra umani e scimmie...e tu lo sai...

cruman ha detto...

come ti capisco fede, sono così teneri!

inyqua a volte so cose che mi stupiscono e mi stupisco di saperle, meno male che mi consapevolizzi tu :)

cruman

Anonimo ha detto...

Pre-messa o pre-rito che niente ha di sacro, officiato estemporaneamente da una mente non matematica, ma non è malattia infettiva. Commentare questo post è, per me, come scalare l’Everest con gli infradito. Equazioni, disiequazioni, sono parole dal fascino perverso del proibito. Che cappero vuol dire poi, teoremi dimostrazioni e quant’altro sono paragonabili ad alchemiche trovate del tipo pietra filosofale o equipollenti.

L’inquietante matematico testè raffigurato ha un che di primitivo, lo sguardo di chi vede oltre, cose che il normale ominide teledipendente non considera. La cosa affascinante è che tutti questi solutori hanno nomi evocativi. Bello il teorema di Poincarè, se si fosse chiamato del Bramabilla Gino non sarebbe stato lo stesso, nessuna suggestione niente fascino perverso. Anche questo può avere una spiegazione dignitosa, e chi lo sa.
Anche nei nomi c’è una logica, non so quanto matematica ma certamente una qualche spiegazione occulta c’è.

Shakespeare non era un matematico ma aveva teoremi, risposte esistenziali quando afferma che “Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia” In questo potrebbe esserci la risposta alla domanda che stà nello sguardo del barbuto matematico russo e del suo rifiuto al compenso.

La matematica secondo i matematici ha risposte a tutto, lo stesso secondo i filosofi o gli umanisti le hanno la filosofia o la letteratura. Si parla e disiquisisce di soluzioni a domande e quesiti ma la domanda di fondo è sempre perché. Rifiutare o accettare un compenso o un aiuto risponde ad un bisogno che niente ha di razionale o razionalizzabile come dice il saggio Lao-Tse “Colui che conosce il proprio obiettivo, si sente forte: questa forza lo rende sereno; questa serenità assicura la pace interiore; solo la pace interiore consente la riflessione profonda; la riflessione profonda è il punto di partenza di ogni successo".

Le scimmie non teorizzano, non risolvono non fanno dimostrazioni ma possono essere sconfitte.

cruman ha detto...

La domanda è sempre perchè! Mi ricord Charlie Brown che diceva "quando sono nel letto di notte, a volte non dormo e continuo a chiedermi...perchè? perchè? Poi sento una voce nella mia testa che mi dice: perchè che cosa???"

le scimmie sono primati e come tali difficilmente battibili!

cruman

Anonimo ha detto...

Da matematica (o mozzarella? il mio professore di statistica avrebbe molto da dire al riguardo!) posso dire che non siamo assolutamente convinti di avere risposte per tutto, quella convinzione la lasciamo ai fisici! Lo sguardo di Perelman a me sembra vitreo più che concentrato nella risoluzione di chissà quali misteri... e in quanto al rifiuto della medaglia fields... beh, ricordando che Nobel ci escluse dall'omonimo premio, dicono per motivi molto personali (la moglie lo cornificava con un matematico), posso capire Perelman: a nessuno piacciono i premi di consolazione.

Post Scriptum: l'unico matematico ad aver vinto il Nobel, per l'economia però, è stato John Nash per i suoi studi di matematica applicata alla "Teoria dei giochi". Non c'era il Nobel per la matematica, ma i suoi risultati così straordinari dovevano essere premiati al massimo livello, da qui l'escamotage. Una mente straordinaria, tra genio e follia: Nash è schizofrenico e per tutta la vita ha lottato contro la malattia, riuscendo alla fine a vincerla e a tornare a lavorare.

cruman ha detto...

Nobel ha trovato la moglie con un altro? Ecco perchè ha inventato la dinamite!! E' proprio vero tira più un pelo eccetera eccetera!

Grande John Nash, adoro la musica country!!

cruman

Anonimo ha detto...

In effetti "perchè cosa?" è la domanda inevasa, c'è sempre un perchè a cui rispondere, se non ci fosse staremmo tutti ancora sugli alberi a ciucciare radici.

I primati hanno peculiarità difficili da gestire, ma..

cruman ha detto...

è difficile stare sugli alberi a mangiare radici. un po' come starci sotto e mangiare rami!

cruman

cruman ha detto...

Sì così faccio la fine del mio socio che ha passato anni a cercare la dimostrazione del teorema di fermat e quando c'era vicino l'hanno gabbato sul tempo!
Io sto lavorando sul teorema di Ferradini.

cruman

p.s.
ma perchè la mia spiegazione della congettura di poincarè non era chiara?? mi perplimo!

Anonimo ha detto...

Certo che se pure una matematica si mette a ripetere le castronerie su nash (matematico tutt'altro che eccelso) stiamo freschi. La medaglia fields vale molto più del nobel per un matematico, e il nobel per l'economia non fu certo un escamotage: lo vinse per le applicazioni importanti che i suoi contributi hanno avuto in economia.
Che premio avrebbero dovuto dare a poincarè, hilbert, erdos ecc...?

cruman ha detto...

penso volesse dire che per la "comunità" il riconoscimento più altisonante è il nobel, indipendentemente dal fatto che per un matematica sia il field (per forza il nobel non c'è) e comunque era il tutto abbastanza ironico.
Grazie comunque per la puntualizzazione, mi permetto solo di darti un consiglio, visto che sei comunque una persona competente, nel contesto di una discussione se devi dire a qualcune che dice castronerie almeno firmati, con qualsiasi nome, tanto per forma, si intende.

cruman

Anonimo ha detto...

"stiamo ancora cercando di capire che gusto ci sarà nel prendere degli epsilon piccoli e attendiamo con ansia il giorno in cui un logaritmo ci tornerà utile nella realtà di tutti i giorni"

cara la mia fava, prima di prendere una tastiera e sparare puttanate di tal genere dovresti un attimino riflettere su un paio di cose:

1)senza matematica il tuo computer non funzionerebbe e non avresti la possibilità di perdere il tuo tempo a sparare puttanate
2)senza matematica non funzionerebbe nemmeno il tuo impianto elettrico, ergo ti ritroveresti al buio e al gelo
3)senza matematica non funzionerebbero un sacco di altre cose che al momento non c'ho voglia di starti a spiegare, quali cellulare etc. etc.
4)la natura a livello essenziale, ovvero di funzionamento, parla un linguaggio matematico e su quello c'è poco da discutere
5)il poero poincaré ha fatto un bel teorema, detto teorema della ricorrenza o di poincaré, che troveresti sicuramente interessante a leggerlo un attimino

ovviamente con tutto il rispetto dovuto

cruman ha detto...

fine, non finissimo, ma fine!
ci ho pensato a lungo sai? ok, non molto a lungo. però mi è venuta in mente una cosa con cui la matematica, tu mi insegni, c'azzecca poco: l'ironia. Eppure è strano, godel era un simpaticone!
;) grazie per il tempo dedicatomi. ovviamente con tutto il rispetto dovuto.

cruman ha detto...

p.s.
un attimino???

Anonimo ha detto...

Se non lo avete ancora visto vi consiglio il film " Pi Greco il teorema del delirio" assolutamente COSMICO