mercoledì 11 ottobre 2006

Leader e...pistolari


“Esimio collega Pyongyang, le scrivo questa mia, nella coranica indecisione tra il complimentarmi con lei o unirmi con i cani infedeli nel condannare le sue recenti scelte dinamitarde. Io sto litigando con mezzo mondo cane infedele, per poter rendere opulento il mio uranio per scopi civilissimi, come ricaricare le batterie dei cellulari e fornire energia alle fabbriche d’armi dove lavorano milioni di civili devoti. Poi arriva lei e, manco fosse il capodanno cinese, spara petardi atomici a profusione e punta missiletti un po’ di qua un po’ di la, roba da fare invidia a Satana Bush. Sinceramente, non so se prendere esempio dalla sua risolutezza o considerare il suo gesto come il tentativo di emulare gli imperialisti sanguinari guerrafondai americani. Mi illumini (senza radiazioni), in fede islamica sempre suo Ahmadinejad

“Illustrissimo presidente (ho provato a pronunciare il suo nome, ma ho perso una capsula in ceramica ming nuova nuova), prima di ogni cosa, mi preme precisare che non mi chiamo Pyongyang (che è invero la nostra amata capitale), ma Kim Jong Il, la pregherei quindi di portare più rispetto verso il leader di una potenza nucleare. Seconda cosa la invito ad osservare meglio la mia gloriosa fotografia. Lei che è fine psicologo, dovrebbe intravederne i tratti della genialità (ho partecipato persino a Pupyong e Sekkyong), grazie alla quale posso bullarmi di turlupinare l’intero pianeta. I nostri espertissimi sismologi, osservando il comportamento della talpa fifona asiatica, hanno previsto un evento sismico con sufficiente anticipo per consentirmi di volantinare il mondo con i miei progetti atomici. Poi ho comprato dell’uranio da uno scienziato pazzo americano che a sua volta l’aveva rubato a dei terroristi libici per farci una macchina del tempo, ma siccome poi è riuscito ad alimentare il flusso canalizzatore con delle bucce di banana, ne aveva d’avanzo in freezer. Ho sparso il tutto attorno all’epicentro, giusto per titillare i rilevatori gayger e il gioco è fatto. Intanto prendo tempo e mi vendico su Bush che si ostina a non considerarmi. KJI”

“Scaltro analogo, mi scuso intanto per l’equivoco: ora che so che lei è il Kim Kong non sbaglierò più. Mi complimento per l’astutissima mossa di politica internazionale e le esterno la mia sentita partecipazione al dolore che prova nel sentirsi non considerato. Ricordo che alle elementari coraniche c’era una ragazzina che aveva una voce soave e un viso boh. Io ero innamorato come un pesce persico (o perso come un pesce innamorato) ma lei non mi degnava di uno sguardo, così manifestavo le mie pene d’amore percuotendola con una copia del libro dei morti tibetano e conficcandole la punta del compasso sotto le unghie. Non capiva che l’amavo. Mi auguro però che lei non sia innamorato del demonio planetario Bush, nel qual caso mi vedrei costretto ad ascriverla nel mio personalissimo cartellino nero e rinunciare a stringere con lei un patto di comunioni di intenti, per gettare nel terrore tutto l’occidente cane infedele e parte del circolo polare artico cane da slitta infedele. E’ lei in turbamenti d’amore con l’anticristo a stelle e strisce? Allego in segno di affetto, una barretta di uranio al cioccolato. M.A.”

“Sbadato leader islamico, mi spiace riprenderla di nuovo, ma Il non è un articolo ma è parte del mio nome, che, frattanto, non è Kim Kong (forse lei frequenta multisala hollywoodiane), bensì Kim Jong. La ringrazio comunque del presente, ma avendo il diabete mellifluo e le transgraminacee alte (dette anche orzogay), ho dirottato la barretta verso mio cognato Ping Pong, già campione coreano di Pelota Basca, che ha apprezzato anche se ha trovato la barretta lievemente povera. Credo trattasi di satira politica. Noto con piacere che anche lei è una persona pragmatica, che non perde tempo con le favolette sull’ordine mondiale, la convivenza tra i popoli e con tutte quelle fesserie sugli impatti ambientali. Del resto in occidente si ammazzano con qualsiasi cosa dalla notte dei tempi e per devastare il pianeta come hanno fatto loro, noi ci impiegheremmo millenni. E chi siamo noi? I figli della serva cagna infedele? A me la pace interessa, ma se vogliono farmi buttare via le mie armi senza che loro si liberino dell’arsenale di cui sono in possesso, almeno che me le lascino buttare dove mi pare a me. Con quello che mi sono costate. R.S.V.P. Kim”

“Parole sante vecchio Kim. Solo fai attenzione a come ti muovi. Per un paio di fialette puzzolenti, l’amico Saddam è finito in un buco inviso persino a Provenzano. L’Onu conta come il due di coppe con briscola a bastoni, ma di questi tempi cani infedeli non si può mai sapere e in men che non si dica ti ritrovi in casa bombe intelligenti, carri armati laureati e il tuo bel regime si trasforma in una democrazia molliccia, dove tutto sarà diverso. Cioè ci sarà qualcun altro ad approfittare della situazione. Bella lì, M.A.”

“Magnifico capo di stato, la esorto vigorosamente ad appellare con l’epitaffio vecchio Kim, un suo consanguineo, visto che non mi sono mai trovato a pasteggiare con insalata e chinotto in sua compagnia. La ringrazio, ad ogni modo, dei consigli, ma non essendo il mio un paese distributore di benzina (non abbiamo nemmeno gli autogrill o un camogli), non vedo come possa interessare a qualcuno quale tipo di governo vige da noi. Ci fosse anche la ruttocrazia parlamentare. Inoltre non ci preoccupano i cani infedeli, anzi, la materia prima è colonna portante dell’industria della ristorazione di massa. Lasciare l’Iraq per venire qui, sarebbe come cadere dalla padella nella brace, con tanto di salsa di soia. Ora devo lasciare il piacevolissimo scambio epistolare. Mi hanno appena avvertito di una imminente eruzione vulcanica nel sud del paese: questa volta 100 megatoni non me li leva nessuno. P.S. ma chi minchia è sto Provenzano?

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

ieri sera ho visto un pezzetto di uno spettacolo di Bergonzoni. Credo si divertirebbe molto a leggerti.

cruman ha detto...

lo spero, almeno ricambierei il divertimento che mi ha sempre regalato lui (oddio...non che i suoi libri li regalino e nemmeno i biglietti del teatro, ma vale la pena). Grazie, per me è un complimento.

cruman

Anonimo ha detto...

Molto verosimile questo scambio epistolare tra due strateghi impegnati a tempo pieno a pianificare come levarci la buccia per dimostrare quanto sono bravi.

Di Ahmadinejad so poco, ma il vulcanico Kim è un autentico genio.
Durante l'infanzia scoprì due misteri fondamentali.
Comprese perché la gallina quando beve sgrolla la testa verso l’alto
Mentre guardava la luna criticò una leggenda secondo cui sulla luna i conigli macinano il grano sotto gli alberi di cassia..perchè intuì che data la distanza era impossibile vedere i conigli.




Ahmadinejad è un dilettante a confronto del caro Ki.
Uno che i media coreani paragonano a Leonardo da Vinci.


I media coreani con sobrietà lo paragonano a Leonardo da Vinci.
E’ figlio del “..Leggendario Eroe e Sole della nazione King Il-Sung”.

Nasce sul “..Monte Paektu..montando un cavallo alato

La nascita del Lucente Astro fu resa nota attraverso incisioni sulla corteccia degli alberi più robusti

durante l’infanzia comprese il perché “..La gallina quando beve sgrolla la testa verso l’alto
Mentre guardava l’astro notturno criticò una leggenda..secondo cui sulla luna i conigli macinano il grano sotto gli alberi di cassia..perchè intuì che data la distanza era impossibile vedere i conigli

Anonimo ha detto...

Non posso che ringraziare un navigatore planetario distratto, per aver fatto in modo che noi indigeni del pianeta Terra, possiamo oggi godere dei tuoi straordinari parti mentali. Il pianeta Cru ha decisamente di che recriminare...