Pre Scriptum: Nel naturale svolgersi di questo post, raggiungerò vette inesplorate di qualunquismo e sciorinerò dati e cifre senza averne verificato uno che è uno, nella speranza l'abbia fatto qualcun altro in mia vece. Di contro, prometto solennemente che non tratterò in alcun modo del processo di Cogne e tanto meno delle dichiarazioni di Rivera (non il calciatore, l'altro).
Per il concertone del Primo Maggio è stato ingaggiato un tizio di nome Rivera, attraverso la seguente selezione:
“Tu che cosa suoni?”
“I citofoni”
“Bene, ti regalo il concertone del Primo Maggio”
“Che bello, il mio prim'omaggio”
Questo personaggio in cerca d'androne, ha approfittato dell'occasione per fare una cosa molto originale: dirne due al Papa, visto che scatena applausi a costo zero. Io ho subito pensato che Rivera è uno furbo come pochi, mica come quell'attrice che chiede per cortesia di non scaricare i film se no non può pagare il mutuo. Lei, con tutte le tette che aveva, si è beccata i fischi, Rivera gli applausi. E c'ha pure la barba. Furbo come un centrocampista. Tutto lì.
Tutto lì un cazzo, dice l'Osservatore Romano (liberamente interpretato). Una ridda di polemiche e indignazioni ha travolto l'Italia intera. A seguito della quale si è scatenata una cambogia di controindignazioni che hanno occupato le pagine dei giornali per un periodo ormai attempato. La cosa mi ha molto sbalordito perché, va bene che ferisce più la lingua che la spada, ma è anche vero che la spada volendo la fa a fette la lingua, mentre la lingua al limite gli da una leccatina. Così ho provato a chiedermi per che cosa ci si indigni e ci si insolentisca in Italia.
Qualche sera or sono ho assistito a una puntata di Matrix che mi ha permesso di non comprare il libro “La Casta” dei giornalisti Rizzo e Stella, perché me l'ha raccontato tutto (sarà contento l'editore). In codesto libercolo si affrontano i problemi dei costi della politica, degli sprechi e delle incredibili incoerenze che contraddistinguono la vita del nostro Bel Paese. Provo ad analizzare i temi più attuali e simbolici.
SANITA'
Mentre il comune mortale dimostrava platealmente la propria mortalità crepando a causa di un tubo caricato a veleno invece che ossigeno, in Senato erano impiegati 3 medici costantemente a disposizione (forse un'ambulanza blu non era carina). E mentre le casse della sanità pubblica sono più vuote di una puntata del Grande Fratello, questi tre medici, che immagino patissero vita di trincea in un ambiente come il Senato, percepivano un totale di 750 mila euri l'anno. Cioè come 15 primari di ospedali pubblici. Qualche martire sociale si è deciso (l'anno scorso) a mandarne a casa due, liquidandoli con nostri 2 milioni e 500 mila euri (principiant qualunquister).
E a proposito di liquidi EMERGENZA IDRICA
Durante la pioggia di servizi giornalistici sulla carenza di pioggia e le minacce di un'estate a farsi docce con la coca cola, il Senato (solo il Senato) spende 400 mila euro di bolletta dell'acqua. I buoni Rizzo e Stella hanno calcolato che questa cifra corrisponde a consumare una piscina olimpionica al giorno. Almeno ci facessero qualche vasca a rana, giusto per rassodare il ventre molle della politica.
OCCUPAZIONE
In Italia ci sono più di 3 milioni di dipendenti pubblici. Facendo della matematica da rigattiere significherebbe 1 ogni 19 persone (compresi i neonati). In teoria, per qualsiasi esigenza amministrativa o sanitaria, dovremmo fare una coda (al massimo della sfiga statistica) di una dozzina di persone (amateur qualunquister). Eppure OGNI ufficio pubblico d'Italia lamenta carenza di personale. Di conseguenza o c'è un numero spaventoso di imboscati o l'organizzazione strutturale della burocrazia va cosparsa di benzina, gettata in un altoforno e riscritta da zero.
Come se non bastasse i giovani rimbalzano tra precariato e cacciatori di teste, mentre qualsiasi poltronato della politica, finito il suo mandato si ritrova con qualche altra poltroncina, di solito inutile, ma retribuita come un sultano. Questo meccanismo fa sì che in Italia esistano società pubbliche con 25 consiglieri di amministrazione e un dipendente. Immagino che durande i CDA parleranno di come è meglio soffriggere la cipolla e come usare il gettone di presenza.
PENSIONI
Per molti di noi il sogno della pensione corrisponde alla Miramare di Pinarella di Cervia, altri, che andranno in pensione a un'età in cui sembra già incredibile essere vivi, con il sostegno dell'inps, tra vent'anni, potranno comprarsi il quotidiano e leggere come va il processo di Cogne (dilettant qualunquister). Per gli ex parlamentari è leggermente diverso. Loro si aggiudicano un vitalizio e una pensione anche con una settimana di lavori d'aula (durante la quale erano in bagno a litigare con Luxuria). L'inps annovera tra i propri clienti, simpatici personaggi che hanno frequentato le stanze dei bottoni per una dozzina d'anni (d'anni non è usato a caso) versando allo stato 220 mila euri. Poi sono andati in pensione a 40 anni (la gente normale si laurea a quell'età) e insieme ai vecchietti vanno in posta a ritirare una busta contenente oltre 8 mila euri (se qualche scippatore vuole sapere in quale ufficio postale, mi contatti). Questo significa che in poco più di due anni verrà restituito loro quanto versato e dopo... dai 44 anni in su questa gente prende da noi 8 mila erui al mese, senza far niente e senza averli prima versati allo stato. E poi ci stracciano l'anima con la riforma delle pensioni. Al governo c'è la gerontocrazia e in pensione ci sono 40enni a spese nostre.
Questa è solo la punta dell'iceberg (che resiste pure all'innalzamento della temperatura). Poi ci sono i 444 milioni di euri di affitto dei palazzi del potere a Roma, a fronte dei quasi 40.000 immobili di proprietà dello stato, di cui un buon 15% occupati abusivamente e alcuni addirittura sequestrati perchè modificati abusivamente. Come se io mi sequestrassi la mia macchina perchè un passante ci ha installato un alettone. E i 32 milioni di euro per fare le terme a Merano, i 21 milioni per allargare l'aeroporto di Aosta. Di Aosta? Ad Aosta ci si va solo in gita scolastica e in pullman. Allargate la stazione dei pullman piuttosto. I 110 autisti senza patente assunti a Palermo. Il finanziamento pubblico ai partiti, cancellato con un referendum su cui si espresse persino il mio criceto, capendo peraltro meglio di me il quesito: ora a quel finanziamento è stato cambiato nome ed è quadruplicato rispetto a prima del referendum. Insomma, se volete gustarvi il vostro fegato alla veneziana, comprate il libro o riguardatevi la puntata di Matrix.
Quella sera mi sono detto “perdincibacco, immagino da domani che quarantotto di polemiche, indignazioni, manifestazioni, rivolte, macchine incendiate, gente sconvolta che non guarda più Buona Domenica”. Nulla. Si parlava ancora di quello che ha detto Rivera, quello che ha detto la Chiesa su quello che ha detto Rivera e quello che in merito ha detto l'avvocato Taormina da Bruno Vespa davanti a un plastico del Primo Maggio. Nulla, appunto. Nella puntata successiva di Matrix c'era la vicina di casa della Franzoni. Il programma ha fatto il DOPPIO di ascolti di quella con Rizzo e Stella (2 milioni e 300 contro 1 milione e 100). Allora penso che la gente sono tutti matti (professional qualunquister). Penso che la gente è disposta a farsi possedere contronatura basta che abbia la propria razione di scandaletti, morbosità e gossip (superior qualunquister). Penso che tutti questi privilegi del mestiere della politica sono rimasti immutati con l'avvento della sinistra. E queste sono le cose che contano, non le ideologie, la filosofia, la storia, la ginnastica. Conta la vita delle persone e un minimo di umanità. In quest'ottica ha più senso votare il Partito Pensionati che scegliere di che colore sarà vestito chi ci governa. Tanto ce li avremo dietro e non potremo vederli (insane and pervers qualunquister).
Si parla tanto di conflitto di interessi. La politica stessa lo è. Ci sono troppi interessi nel fare politica. Allora eliminiamoli tutti (gli interessi non i politici). Rendiamo la politica un lavoro, non dico da operaio, ma almeno di un normale dirigente d'azienda. Così chi si avvicinerà a questo mestiere lo farà per la cosa pubblica non per la cosa sua. Se giriamo per il bosco carichi di cosciotti di agnello non ci lamentiamo di attirare i lupi (delirium qualunquister with orrible common place). Vien voglia di iscriversi ai terroristi (qualunquister from bar). Ora scrivo a Rivera e gli chiedo se m'iscrive.
Per il concertone del Primo Maggio è stato ingaggiato un tizio di nome Rivera, attraverso la seguente selezione:
“Tu che cosa suoni?”
“I citofoni”
“Bene, ti regalo il concertone del Primo Maggio”
“Che bello, il mio prim'omaggio”
Questo personaggio in cerca d'androne, ha approfittato dell'occasione per fare una cosa molto originale: dirne due al Papa, visto che scatena applausi a costo zero. Io ho subito pensato che Rivera è uno furbo come pochi, mica come quell'attrice che chiede per cortesia di non scaricare i film se no non può pagare il mutuo. Lei, con tutte le tette che aveva, si è beccata i fischi, Rivera gli applausi. E c'ha pure la barba. Furbo come un centrocampista. Tutto lì.
Tutto lì un cazzo, dice l'Osservatore Romano (liberamente interpretato). Una ridda di polemiche e indignazioni ha travolto l'Italia intera. A seguito della quale si è scatenata una cambogia di controindignazioni che hanno occupato le pagine dei giornali per un periodo ormai attempato. La cosa mi ha molto sbalordito perché, va bene che ferisce più la lingua che la spada, ma è anche vero che la spada volendo la fa a fette la lingua, mentre la lingua al limite gli da una leccatina. Così ho provato a chiedermi per che cosa ci si indigni e ci si insolentisca in Italia.
Qualche sera or sono ho assistito a una puntata di Matrix che mi ha permesso di non comprare il libro “La Casta” dei giornalisti Rizzo e Stella, perché me l'ha raccontato tutto (sarà contento l'editore). In codesto libercolo si affrontano i problemi dei costi della politica, degli sprechi e delle incredibili incoerenze che contraddistinguono la vita del nostro Bel Paese. Provo ad analizzare i temi più attuali e simbolici.
SANITA'
Mentre il comune mortale dimostrava platealmente la propria mortalità crepando a causa di un tubo caricato a veleno invece che ossigeno, in Senato erano impiegati 3 medici costantemente a disposizione (forse un'ambulanza blu non era carina). E mentre le casse della sanità pubblica sono più vuote di una puntata del Grande Fratello, questi tre medici, che immagino patissero vita di trincea in un ambiente come il Senato, percepivano un totale di 750 mila euri l'anno. Cioè come 15 primari di ospedali pubblici. Qualche martire sociale si è deciso (l'anno scorso) a mandarne a casa due, liquidandoli con nostri 2 milioni e 500 mila euri (principiant qualunquister).
E a proposito di liquidi EMERGENZA IDRICA
Durante la pioggia di servizi giornalistici sulla carenza di pioggia e le minacce di un'estate a farsi docce con la coca cola, il Senato (solo il Senato) spende 400 mila euro di bolletta dell'acqua. I buoni Rizzo e Stella hanno calcolato che questa cifra corrisponde a consumare una piscina olimpionica al giorno. Almeno ci facessero qualche vasca a rana, giusto per rassodare il ventre molle della politica.
OCCUPAZIONE
In Italia ci sono più di 3 milioni di dipendenti pubblici. Facendo della matematica da rigattiere significherebbe 1 ogni 19 persone (compresi i neonati). In teoria, per qualsiasi esigenza amministrativa o sanitaria, dovremmo fare una coda (al massimo della sfiga statistica) di una dozzina di persone (amateur qualunquister). Eppure OGNI ufficio pubblico d'Italia lamenta carenza di personale. Di conseguenza o c'è un numero spaventoso di imboscati o l'organizzazione strutturale della burocrazia va cosparsa di benzina, gettata in un altoforno e riscritta da zero.
Come se non bastasse i giovani rimbalzano tra precariato e cacciatori di teste, mentre qualsiasi poltronato della politica, finito il suo mandato si ritrova con qualche altra poltroncina, di solito inutile, ma retribuita come un sultano. Questo meccanismo fa sì che in Italia esistano società pubbliche con 25 consiglieri di amministrazione e un dipendente. Immagino che durande i CDA parleranno di come è meglio soffriggere la cipolla e come usare il gettone di presenza.
PENSIONI
Per molti di noi il sogno della pensione corrisponde alla Miramare di Pinarella di Cervia, altri, che andranno in pensione a un'età in cui sembra già incredibile essere vivi, con il sostegno dell'inps, tra vent'anni, potranno comprarsi il quotidiano e leggere come va il processo di Cogne (dilettant qualunquister). Per gli ex parlamentari è leggermente diverso. Loro si aggiudicano un vitalizio e una pensione anche con una settimana di lavori d'aula (durante la quale erano in bagno a litigare con Luxuria). L'inps annovera tra i propri clienti, simpatici personaggi che hanno frequentato le stanze dei bottoni per una dozzina d'anni (d'anni non è usato a caso) versando allo stato 220 mila euri. Poi sono andati in pensione a 40 anni (la gente normale si laurea a quell'età) e insieme ai vecchietti vanno in posta a ritirare una busta contenente oltre 8 mila euri (se qualche scippatore vuole sapere in quale ufficio postale, mi contatti). Questo significa che in poco più di due anni verrà restituito loro quanto versato e dopo... dai 44 anni in su questa gente prende da noi 8 mila erui al mese, senza far niente e senza averli prima versati allo stato. E poi ci stracciano l'anima con la riforma delle pensioni. Al governo c'è la gerontocrazia e in pensione ci sono 40enni a spese nostre.
Questa è solo la punta dell'iceberg (che resiste pure all'innalzamento della temperatura). Poi ci sono i 444 milioni di euri di affitto dei palazzi del potere a Roma, a fronte dei quasi 40.000 immobili di proprietà dello stato, di cui un buon 15% occupati abusivamente e alcuni addirittura sequestrati perchè modificati abusivamente. Come se io mi sequestrassi la mia macchina perchè un passante ci ha installato un alettone. E i 32 milioni di euro per fare le terme a Merano, i 21 milioni per allargare l'aeroporto di Aosta. Di Aosta? Ad Aosta ci si va solo in gita scolastica e in pullman. Allargate la stazione dei pullman piuttosto. I 110 autisti senza patente assunti a Palermo. Il finanziamento pubblico ai partiti, cancellato con un referendum su cui si espresse persino il mio criceto, capendo peraltro meglio di me il quesito: ora a quel finanziamento è stato cambiato nome ed è quadruplicato rispetto a prima del referendum. Insomma, se volete gustarvi il vostro fegato alla veneziana, comprate il libro o riguardatevi la puntata di Matrix.
Quella sera mi sono detto “perdincibacco, immagino da domani che quarantotto di polemiche, indignazioni, manifestazioni, rivolte, macchine incendiate, gente sconvolta che non guarda più Buona Domenica”. Nulla. Si parlava ancora di quello che ha detto Rivera, quello che ha detto la Chiesa su quello che ha detto Rivera e quello che in merito ha detto l'avvocato Taormina da Bruno Vespa davanti a un plastico del Primo Maggio. Nulla, appunto. Nella puntata successiva di Matrix c'era la vicina di casa della Franzoni. Il programma ha fatto il DOPPIO di ascolti di quella con Rizzo e Stella (2 milioni e 300 contro 1 milione e 100). Allora penso che la gente sono tutti matti (professional qualunquister). Penso che la gente è disposta a farsi possedere contronatura basta che abbia la propria razione di scandaletti, morbosità e gossip (superior qualunquister). Penso che tutti questi privilegi del mestiere della politica sono rimasti immutati con l'avvento della sinistra. E queste sono le cose che contano, non le ideologie, la filosofia, la storia, la ginnastica. Conta la vita delle persone e un minimo di umanità. In quest'ottica ha più senso votare il Partito Pensionati che scegliere di che colore sarà vestito chi ci governa. Tanto ce li avremo dietro e non potremo vederli (insane and pervers qualunquister).
Si parla tanto di conflitto di interessi. La politica stessa lo è. Ci sono troppi interessi nel fare politica. Allora eliminiamoli tutti (gli interessi non i politici). Rendiamo la politica un lavoro, non dico da operaio, ma almeno di un normale dirigente d'azienda. Così chi si avvicinerà a questo mestiere lo farà per la cosa pubblica non per la cosa sua. Se giriamo per il bosco carichi di cosciotti di agnello non ci lamentiamo di attirare i lupi (delirium qualunquister with orrible common place). Vien voglia di iscriversi ai terroristi (qualunquister from bar). Ora scrivo a Rivera e gli chiedo se m'iscrive.
Technorati Tags: La Casta, Costi della politica
10 commenti:
Beh difficile pensare che al concerto del 1° Maggio (quello organizzato dai sindacati, con Paolo Rossi conduttore e trasmesso per intero da RaiTre) potessero parlare dei carrozzoni politici, delle clientele e del malaffare ( diffuso in ogni tipo di zona politica, per carità, ma io abito in Emilia...). Sarebbe come se Berlusconi, ospite del TG5, parlasse del conflitto di interessi economia/politica. Un po' improbabile, no ?
questo è indubbio (fosse per me al concerto andava bene cantare e basta come da definizione)
comunque io mi stupivo del silenzio seguente, non del fatto che non se ne sia parlato al concerto. forse non mi sono capito bene!
Ci sono cose delle quali non si può riuscire a dare una risposta sensata. Si rimane semplicemente sgomenti. Ma siamo tutti così stupidi? Se è così meglio rifarsi a quello che diceva Ennio Flaiano: "la stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia"
Ah Ah Ah... che ridere. Questa volta caro Cruman hi superato te stesso. Mi chiedo da dove ti viene tutta questa fantasia...Tre medici 750.00 euro,e poi quella storia della pensione a 40 anni. E che dire dei 400.000 eurini di bolletta dell'acqua. Davvero spassoso !....Come dici ? è tutto vero ? Allora mi sa che hai ragione tu. Siamo tutti coglioni.
no, io no... va be' sì anche io. uff
Rendere la politica un lavoro? Ma come... A me risulta che sia già un lavoro, per altro doviziosamente retribuito, accessibile senza concorsi o particolari titoli di studio, scevro da qualsiasi carico di responsabilità e per taluni reso più attraente dall'impossibilità di subire l'azione penale. E visto che ogni lavoro ha una dignità, come io non mi vergogno di fare il barbiere, i politici non si vergognano di fare i politici. O mi sfugge qualcosa?
T'ho scoperto finalmente. Sei il barbiere del senato! Viene spesso a radersi Luxuria?
Sei svejo a pische'! Vlad è 'na cara amica, le rifilo sempre le sopraccije... Se te serve quarchi raccomandazzione pe vende er libbro tuo nun c'hai che da chiede.
Fantastico!
Ma accidenti se ne è dimenticato: dobbiamo fare una dimostrazione perchè assumano almeno 20 mila coltivatori per piantare gli alberi necessari a dare lavoro ai 30 mila forestali Siciliani (1 ogni 170 abitanti).
E in Campania? Perchè non riconoscere onestamente che 12 mila "operatori ecologici" (1 su 400 abitanti) hanno fatto della regione il paradiso dell'immondizia?
E noi Lombardi: vergogna ! solo un operatore ecologico su 9000 abitanti. Che schifo!
Caro Cruman: ricordiamoci di un canto di genere etilico che non era raro udire un tempo nelle bettole delle tre venezie: “Fin che düra el bursin del vecio ciuca e baraca, ciuca e baraca”
Nel nostro caso “el vecio” rappresenta 60 milioni di Italiani.
Contenti loro......
(acc. però! ci siamo di mezzo anche noi !)
eh no caro pippo! magati il vecio fossero 60 milioni di italiani. Se togli statali, minorenni, disoccupati, pensionati, politici, criminali e carcerati...il vecio che tira la baracca è uno spicciolo di milioni di persone.
Leggiti questa provocazione di Grillo:
http://www.beppegrillo.it/2006/11/australia.html
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