giovedì 25 gennaio 2007

Corso di pornoeconomia applicata


Vi siete mai chiesti se il vostro sventrasardine a pedali sia davvero l'utensile più acconcio a sviscerare il simpatico pescetto? O se esista un sistema per fare una risonanza magnetica senza infilarsi in un sommergibile riadattato che, se tutto va bene, vi sputerà fuori dopo 45 minuti passati a imitare una statua di cera, con la piacevole notizia che dovete ripetere l'esame perché avete mosso un pelo del naso? O se la gente che ci governa sia il miglior esemplare di “la gente” di cui disponiamo?
Non voglio discettare dell'antico dilemma sul migliore dei mondi possibili (comunque se si potesse scegliere io lo vorrei più simile a Cappelle sul Tavo), ma dare una spolverata a quei meccanismi, su cui spesso ci inganniamo, che portano l'evoluzione sociale e tecnologica su strade a volte bislacche a volte improbabili.
Prendiamo il videoregistratore (in senso metaforico, mettete giù quel coso). Invenzione geniale, sulla carta, ma siamo onesti, che benefici ne abbiamo ottenuto? Un orologio digitale che lampeggia vita natural durante, manco fosse alimentato a plutonio, con uno scostamento costante sull'ora effettiva superiore alle 4 ore. Vi consente di registrare un film che la legge vi impedisce di registrare. Operazione che riuscite a fare solo se il film lo guardate anche (quindi rendendo inutili i vostri sforzi), perché se provate a uscire o a cambiare canale, vi ritroverete sul supporto VHS mezz'ora di televendita del materasso che diventa cucina, venti minuti di cinescopio, trenta secondi di righe (sotto le quali si intravede il film che vi interessava) e dieci minuti di una puntata di protestantesimo non ancora messa in onda (e che prostestantesimo sia messa in onda è degno di nota). E la cassetta era quella del vostro matrimonio. Unico esemplare rimasto. Per fortuna esistono i videonoleggi, dove scegliere un bel prodotto cinematografico e portarsi a casa una cassetta che dovrete riavvolgere in un quarto d'ora di inquietanti cigolii e rumori di meccanica sotto sforzo. Sul finale della pellicola il nastro prenderà possesso delle vostre apparecchiature multimediali e, nel tentativo di dipanare la matassa filmica, finirete avvolti come un bozzolo in metri di materiale plastico altamente infiammabile.
Il VHS non era il migliore dei sistemi home video possibili. C'era il Betamax. Supporto qualitativamente superiore, ideato dalla Sony. Purtroppo l'industria del porno, che non si può dire, ma occupa la gran parte del mercato dell'home video (e anche di internet), decise di affidarsi al VHS, condannando la Sony, per rimanere in tema, a prendersela in quel posto e tutti noi ad utilizzare tecnologia scadente.
La storia si ripete con l'avvento dell'alta definizione (HD per le pers. che grad. le sig.). Avvento che ha rischiato di non avventare sempre a causa del mondo del porno, perché va bene il piacevole (mai aggettivo ci azzeccò meglio) effetto di sentirsi parte dell'azione, ma l'eccessiva definizione mette in risalto anche i minimi difetti. Controindicazione amplificata dal fatto che nei film porno si fa un uso smodato di primi piani piuttosto stretti (almeno così ho sentito dire). Fortunatamente qualcuno ha pensato che, forse, lo spettatore medio, plausibilmente intento a disperdere il seme, non subirà un calo della libido alla vista di un inestetismo da epilazione che fa capoccetta in un piano americano.
Superato questo scoglio, si presenta una nuova battaglia tecnologica tra il Blu-Ray della Sony (che ancora ha problemi a sedersi) e l'HD-DVD. Pare che anche questa volta il colosso giapponese avrà la peggio, non per demeriti qualitativi, ma per la scelta che l'industria del sesso da intrattenimento si appresta a fare.
Voi magari guardate solo i film di Eisenstein e “Il grande silenzio” (piuttosto qualcuno mi spiega perché nella locandina di questo film c'è scritto “audio Dolby Surround”?), ma sappiate che il prossimo lettore HD-DVD che il mercato vi obbligherà a scegliere, gronda morbosità e voluttuosa perversione da tutti i chip.
Tornando al discorso risonanza magnetica, posso dirvi che in ambito militare, nella ricerca sui rilevatori di materiali nascosti o sotterrati, uno scienziato italiano ha messo a punto una macchina per la risonanza grande come uno scanner manuale, ma soprattutto che si utilizza come uno scanner manuale e da risultati più precisi dei catafalchi in cui ci inùmano (accento a scelta) nei nosocomi di tutto il mondo. Non posso citarvi l'autorevole fonte di questa informazione e nemmeno i motivi per cui questa notevole invenzione giaccia inutilizzata o semplicemente riservata a quelli che giocano a fare la guerra, spinti dalla depressione generata dal raffronto tra la propria mascolinità e gli attori dei film alta definizione a cui accennavo pocanzi. Ne va della mia salute, già di per sé non sbrilluccicante.
Sesso, soldi, guerra... per quanto possiamo sentirci avulsi da questi meccanismi, sono ancora i giocattoli più accattivanti per il bambinone uomo. Così finiamo a spendere soldi per comprare un accrocchio multimediale, retaggio del mercimonio del sesso che ci permetterà di guardare immagini di guerre e distruzioni. Vi ho rallegrato la giornata?
Consolatevi: la prossima volta che scomoderete divinità arcaiche accostandole ad aggettivi poco edificanti perché la lavastoviglie si è mangiata l'ennesimo bicchiere in cristallo soffiato viennese o la lavatrice ha ormai un intero guardaroba firmato tra le spire del cestello...non dovrete più chiedervi il motivo per cui costruiscano simili diavolerie e le mettano sul mercato. Ora sapete che oscure trame pecuniosessuali hanno fatto sì che ciò di cui disponiamo non sia esattamente la migliore soluzione ai problemi che tentiamo di risolvere.
Unica eccezione: spesso, se uno è idiota, non c'è un mandante con cui prendersela.

Technorati Tags: ,

9 commenti:

Anonimo ha detto...

col tuo permesso linkerei il tuo post... se non vuoi basta dirlo che cancello subito.

cruman ha detto...

non sussiste problema alcuno, basta che citi la fonte e magari mi dici dove lo metti :)

grazie

cruman

Anonimo ha detto...

Se avevo ancora qualche dubbio mi hai convinta che, al giudizio di chi tra 2000 anni troverà i nostri reperti (salvo qualche copia di strepitoso blog cartaceo del 2006 D.C. di indubbia pregevolezza)non faremo il figurone che hanno fatto ai nostri occhi gli egizi con le piramidi...

cruman ha detto...

Arguta osservazio. Provvederò a redigere una versione di CLDH su papiro! :)

cruman

Anonimo ha detto...

In effetti non l'avevo mai vista sotto quest'ottica... :)

cruman ha detto...

Grande Giorgio partecipativo! Miglior acquisto del blog!

cruman

Anonimo ha detto...

Cruman... ti ho già detto che la tua ironia mi fa sbellicare? Anche quando è indirizzata verso il sottoscritto :D! Ci vuole ogni tanto...
Comunque ti avevo già avvisato del fatto che purtroppo, nonostante cerchi di evitarlo, ogni tanto parlo a sproposito: ne hai avuto la conferma :D!

cruman ha detto...

ma non ero ironico!!
idolo Giorgio!

;)

cruman

Anonimo ha detto...

Come materia universitaria non sarebbe malaccio... :-)