lunedì 27 febbraio 2006

I diavoli rossi fanno le pentole ma non i copechi.



Ieri mi sono messo a fare uno di quei test per verificare se hai una pappetta al posto del cervello. Ho ottenuto 27 su una scala dove 12 rappresenta "abbastanza intelligente". Ora non ricordo bene, ma il mio responso era qualcosa del tipo "dannato genio" o "hai barato buffone". Ho affrontato la cosa con la modestia e il basso profilo che mi contraddistinguono e, appena terminato le pratiche per far cambiare all'anagrafe il mio nome in Albert Leonardo Bach III, mi sono diretto a casa. Tutto mi sembrava diverso, il mondo circostante, le persone, i colori...... avevo sbagliato casa. Comunque l'inquilino doveva conoscermi perchè mentre mi scusavo mi ha detto "sei veramente un genio". Non mi sono scoraggiato (del resto tutti i geni sono un po' distratti, Fermi ha scoperto l'energia nucleare per distrazione!) e giunto in cucina (la mia), mi sono apprestato a prepararmi il pasto degno di un genio: i pizzoccheri. Forse ero ancora distratto, forse un gesto inconsulto o il destino.... insomma com'è come non è, mi sono dato una padellata in faccia. Allora ho cominciato a riflettere (per precisione prima ho smesso di imprecare). Doveva esserci un legame tra queste cose. Un tegame c'era sicuramente, l'ho visto. Che relazione c'è tra il risolvere complessi problemi logico matematici e il non riuiscire ad allacciarsi le scarpe senza consultare degli appunti lasciatimi da mio padre?
Mi sono sentito più volte chiedere "ma se sei così intelligente, perchè non sei ricco?". C'è una cosa che mi fa impazzire di questa domanda.... non so rispondere! Ma perchè uno intelligente dovrebbe essere ricco? Perchè nessuno mi chiede "se sei intelligente perchè non hai inventato uno sventrasardine protonico?". Può essere che io non sia ricco perchè ho dei valori (e scusate uno dei più begli ossimori che mi siano venuti). Per esempio una sana pigrizia. Non voglio aprire un dibattito su che cosa sia l'intelligenza e se in questo contesto sociale sia utile, anche perchè, come tutti gli strumenti, conta come la si usa. Però posso dirvi che cosa mi piace delle mie attitudini mentali e che cosa non mi piace. L'altro giorno dal medico c'era una signora con una marca da bollo in mano e sosteneva di averla portata per il dottore. Mentre la gente in sala d'attesa si preoccupava, si infervorava contro il governo, leggeva normative appese ai muri e la signora continuava a dichiarare la necessità dei valori bollati, io le ho chiesto "sicura non abbia detto valori sballati?". Ecco mi piace poter trovare ciò che è ironico, senza ridere della signora (quello l'ha fatto il tabaccaio). Mi piace avere i mezzi e la curiosità per scoprire legami nascosti (tegami un po' meno). Mi piace aver scritto che non sono ricco perchè ho dei valori ed averne goduto per un po'. Che cosa non mi piace? Essere talmente intelligente da capire di non esserlo abbastanza.
Se volete cimentarvi:
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Forte della mia autostima ormai leggendaria, mi sono precipitato a fare il test.
Ottenuto un bel 5, ben al di sopra delle mie aspettative, mi sono quindi precipitato a casa, sicuro che, visti i risultati, avrei dominato padelle e tegami come un Vissani della pianura.
Mi aspettava, infatti, una cena autogestita, causata dalla assenza della cuoca di casa.
Forte è stato il mio sconforto, oltre che la ghianda presa, allorchè la maledetta "ramina" si è ribellata al suo padrone temporaneo colpendomi l'arcata sopracigliare sinistra (come neanche a Spaggio succede in caricamento di veloce). Ogni tentativo di richiamo d'aiuto di un qualsiasi santo del calendario è stato vanificato dalla ustione di 3° grado provocata dal brodo contenuto nella suddetta tegama, evidentemento sul fuoco da stamattina.
Ora sono di nuovo sul mio PC. Il test lo rifaccio, sperando in un risultato diverso. In caso contrario provo grande timore per la colazione di domattina(peraltro a base di fette biscottate e marmellata e quindi difficilmente...ingestibile).

kalmha ha detto...

???????
Il mio IQ è pari alla rilevazione della temperatura del 4 febbraio a Lillehammer.