venerdì 3 marzo 2006

Primo piano: articoli bizzarri.


Ho deciso, voto lega! Io non ce l’ho con i meridionali, ce l’ho con quelli che abitano nell’appartamento sotto il mio. Sì, d’accordo, sono calabresi, ma non è questo il punto. Fossero stati altoatesini avrei votato lista sacra corona unita o pensionati scissionisti. Credo si sia intuito ma lo dichiaro pubblicamente, tutto il mio impegno sociale e politico in questo momento è orientato alla debellazione dei miei vicini di casa. Verrò tacciato di qualunquismo di superficialità, ma aspettate a giudicarmi, prima dovete conoscere la famiglia che venne mandata da dio agli egizi subito dopo le cavallette ma immediatamente prima della moria delle vacche. L’allegro nucleo familiare, è composto da marito e moglie (difficilmente distinguibili) e da due marmocchi (anche se è possibile che uno sia solo un animale domestico) per i quali è stata elaborata una variante del metodo montessori adeguandola alle più famose prese del sumo. Per qualche insondabile motivo la piccola tribù è fornita di un numero spropositato di automobili, tutte con targhe dell’estremo nord (Aosta, Bolzano, Reykjavík) e tutte dello stesso colore. Il loro sistema di parcheggio all’interno dell’area condominiale si ispira smaccatamente a quello dei vasi comunicanti: una volta riempiti i loro spazi, si riempiono quelli degli altri. In caso di pioggia l’automobile viene incastrata nell’androne del palazzo in modo da non rovinare l’acconciatura, fatta con le mollette dei panni, della signora…..o del marito, non ne sono sicuro. Ad ogni modo, l'arrivo di una qualsiasi di queste automobili è puntualmente accompagnato da una elegante strombazzata. Gesto che deve avere qualcosa a che fare con l'abitudine di richiudere le porte di casa in modo che i sismografi del centro studi biofisici di Palo Alto possano averne traccia.
Entrambi gli esemplari adulti del nucleo familiare fumano come bonzi per entrare a corte dell’imperatore, della dinastia dei Ming. In segno di rispetto per il focolare domestico, sono avvezzi a svolgere la loro attività tabagistica passeggiando in balcone. In proposito ho maturato il sospetto che il fumare sia solo una copertura per stare in balcone lontani dal resto della tribù e impicciarsi bellamente dei movimenti dei vicini di casa. Il rituale della carcinogenesi culmina nel gesto macho del lancio del mozzicone (abilmente caricato tra medio e pollice) nel cortile antistante i box. Tempo due mesi e per raggiungere la propria auto è risultato necessario adoperare un piccolo bobcat con pala meccanica. Va però riconosciuto il merito di aver creato un’uscita secondaria dagli appartamenti: dal balcone, attraverso la montagnola di cicche di sigarette che, secondo un calcolo verosimile, dovrebbe biodegradarsi a cavallo tra la prossima glaciazione e l’estinzione del genere umano (cosa che sicuramente garantirà la loro sopravvivenza). Dopo lunghi giorni di osservazione posso affermare con un certo grado di sicurezza, che lo spostare mobili e gettare sul pavimento oggetti, sia il loro canale comunicativo preferito (credo anche il rincorrersi sui soffitti, ma in merito sto ancora raccogliendo dati). Questo a causa di una difficoltà verbale probabilmente congenita: l’impossibilità di esprimersi a meno di 175 decibel. Penso si tratti di difetto congenito perché anche i cuccioli (uno dei quali ormai posso dimostrare essere posseduto, pubblicherò in seguito documentazione filmata della sua testa che rotea a 360 gradi) presentano la stessa tara biologica. Le conseguenze sono catastrofiche: per qualsiasi tipo di conversazione (anche la scelta tra soppressata e coscia di bisonte della sila), uno degli interlocutori è costretto, per evitare che il riverbero sulle pareti mandi in frantumi il plasma 50 pollici, a spalancare la porta di casa e piazzarsi nel centro del pianerottolo (dove la tromba delle scale amplifica meglio di un sintetizzatore della Bose) per comunicare con l’altro all’interno dell’appartamento. Questa procedura ha gia causato diversi danni, tra cui l’infrazione del doppio vetro di una mia finestra e il franamento di parte delle fondamenta verso la falda acquifera. Dopo accurati studi, le spiegazioni più accreditate rimangono queste:
  • Ipotesi professionale. Si tratta di una famiglia di cantanti lirici rumeni clandestini che tengono allenate le ugole fingendo discussioni in calabrese.
  • Ipotesi religiosa. Nella loro religione il silenzio è portatore di sventure. Come per i bambini di tutto il mondo è pauroso dormire al buio per loro è spaventoso il silenzio.
  • Ipotesi darwiniana. Il loro tono di voce si è alzato nei secoli come il collo delle giraffe. Questo a causa del loro idioma che è una lingua morta (qualcuno deve averla ammazzata) e quindi incomprensibile. Probabilmente hanno cominciato a gridare pensando che il non essere compresi derivasse da problemi di udito. Probabilmente, per lo stesso motivo (ma all’inverso), tengono il volume della televisione paragonabile ad un'eruzione esplosiva. In questo modo riescono anche a far sapere ai loro parenti in calabria che programma stanno seguendo (creando così una sorta di auditel casereccio).

Sia chiaro io non ce l’ho con loro, come non ce l’ho con le zanzare e le formiche assassine, penso però che vadano costruiti degli edifici appositi. Come gli antisismici in Giappone, qualcosa che resista a un impatto di tale portata. Abbiamo le conoscenze tecniche per realizzarli ed è giusto che chi vuole utilizzare delle scale condominiali come ring, portascarpe o stenditoio, possa vivere in un mondo che glielo consenta. Io intanto, per non saper né leggere né scrivere, voto lega, ma sappiate che non si tratta di voto politico, ma condominiale.

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