Qualche giorno fa ho perso un lavoro importante. Non importante nel senso che mi ci compravo la barca per andare da Briatore in Sardegna (e mi aveva invitato eh), no no, ma per l’affitto del mio bilocale e la rata del divano. L’ho perso perché al responsabile di un’azienda faceva più comodo accontentare un altro. Così mi è venuto in mente Santoro, mi sono piazzato davanti al datore di lavoro che fa scelte che non mi garbano e ho cominciato a cantare Bella ciao. Perché non può esserci libertà in un paese dove uno preferisce un altro a me. E’ assurdo. Anche qui al centro di igiene mentale la pensano come me. Il ricovero coatto mi ha dato tempo per pensare. Santoro dice di essere stato cacciato da Berlusconi. La Rai, lottizzata per anni peggio di un campo di graminacee, non era di Berlusconi. Nelle televisioni del cavaliere tutti i programmi culturali o comici, parlano male del proprietario, l’unico programma comico che ne parla bene è il tg4. E così non capisco. E’ vero, l’editto di Sofia l’ha proclamato il Berlusca e si può discutere anche sui motivi. Uso criminale del servizio pubblico. Ho visto Luttazzi portare merda (proprio quella fumante) in televisione perché così si è molto alternativi. Santoro attuare dei linciaggi mediatici (ricordo anche un suicidio di un sottufficiale dell’arma il giorno dopo essere stato massacrato senza contraddittorio), Biagi….boh, una noia mortale. Però sicuramente ci sono anche buone argomentazioni opposte, io non le so, ma qualcuno sicuramente sì. Fosse mai che a qualcuno interessava più sputare su Berlusconi che difendere il trio bulgaro????? Ooooh.
Allora ho cominciato a pensare alle varie reazioni. Santoro ha fatto causa e l’ha vinta. Grazie a valori quali libertà e costituzione e a parolacce quali censura e diktat. Quello che voleva era tornare ad esprimersi, dimostrando così che l’Italia è un paese libero. Ok, bravo, causa giustamente vinta. Obbligo per la Rai di rimetterlo in onda. E lui che fa? Non fa più il giornalista! Come? Santorino! Era quello per cui ti sei battuto!! Il paladino dei valori, preferirà prendere soldi dalla Rai (cioè noi) senza lavorare e dal parlamento europeo (cioè noi) facendo non so cosa. Il tutto innalzandosi a martire nazionale e avvolgendosi in un’aurea di solennità conferitagli dal fatto di essere stato “cacciato da Berlusconi”. Allora penso: secondo me lui le rate del divano le ha pagate tutte, a fare il giornalista non ci è voluto tornare, è diventato famosissimo, ha scelto liberamente che fare della sua vita, ma perché fuffolo vuole sembrare a tutti costi una vittima del sistema? Eppure con i programmi che faceva, le vere vittime dovrebbe conoscerle. Ora ha deciso liberamente di tornare, gli danno subito spazi e risorse e che fa? Fa ancora il fenomeno, parla come una sorta di Mandela liberato e fa anche il tollerante, che perdona che non ha rancori!! Ah Santò vorremmo anche noi poter avere i nemici i soldi e le possibilità che hai tu! Altro che mancanza di libertà perché TU non puoi fare quello che ti pare quando ti pare e dove ti pare (che poi è quello che fai).
Adesso il Santoro “censurato” appare su tutti i giornali annunciando la sua ultima decisione. Distribuisce perle di giustizia sociale manco fosse Mao. Dichiara che il diktat finirà solo quando torneranno in Rai anche Biagi e Luttazzi. La trimurti. Altrimenti non c’è libertà. Fa piacere sapere che loro sono la cartina di tornasole (e tornasantoro) della libertà. Miliardari di sinistra che pretendono. Mentre le vere ingiustizie distruggono i poveracci.
Luttazzi, già sopravvalutato prima (ha solo infarcito di parolacce lo stile di Woody Allen, peraltro scandendole malissimo), ora si gode anche lui i proventi della cacciata del cavaliere. Grande risonanza e turnee tuttoesaurito durante le quali insulta e…insulta. I suoi spettacoli sono la dimostrazione più alta che in Italia non c’è nessuna censura. Mentre se provi a toccare qualcuno di questi simboli di libertà, ti crocifiggono in sala mensa.
Biagi ha dichiarato “Dopo quarantacinque anni di televisione sono stato licenziato. Il direttore generale Agostino Saccà mi ha mandato la disdetta del contratto con ricevuta di ritorno, che è la cosa che mi offende di più”. E allora? Puoi accontentarti no? Sono quarantacinque anni che dici la tua attraverso il canale più ascoltato d’Italia santiddio. Se l’azienda dice “facciamo parlare anche qualcun altro?” non mi sembra si tratti di atto liberticida. Anche perché Biagi ha tanti altri modi per farsi sentire e anche i suoi libri ne hanno tratto giovamento, al botteghino. Un tizio che conosco ha lavorato 25 anni nei sindacati ed è stato licenziato. Non sa che altro fare, non ha gruzzoli da parte e non sa a chi rivolgersi. Ha provato ai sindacati ma pare gli abbiano risposto che avevano già analizzato il suo caso e confermavano il licenziamento. E noi veniamo sobillati a pensare che se Luttazzi Santoro e Biagi non sono liberi di lavorare dove e come vogliono loro, significa che viviamo in una dittatura fascista da sovvertire. Amico Biagi, sono 45 anni che parli, abbiamo vagamente capito come la pensi, non è che si possa dire che è stato messo un bavaglio alle idee e alle opinioni. Ricordo con rispetto viscerale, l’intervista al Mentana defenestrato. Disse con dignità e saggezza “io non sono uno di quelli che pensa che se non lavoro io significa che manca la libertà”. Sarà la tempra dell’interista votato alla sofferenza, ma dio ti preservi satollo Mentana!!
Insomma devo ancora sentire Santoro che si lamenta in continuazione. Parla come se fosse un talento stratosferico, come se chiuque dovesse prostrarsi al suo solo passare. Ora ha voglia di tornare, gli affidano subito spazi e risorse (ma chi ha queste fortune?) e lui si lamenta lo stesso: “Anno Zero comincia, ma non siamo mica inseriti in un progetto facciamo queste 11 puntate poi si vedrà. Anche il luogo è precario.” Poverino, gli fanno solo fare queste undici puntate poi si vedrà. A me l’azienda ha detto “guardi lei è bravo ma ci conviene di più far lavorare l’altro”. Ma sicuramente Santoro si sente di valere più di me, più delle migliaia di lavoratori precari e quindi può sfrangerci gli ammennicoli senza sosta perchè non gli danno il giocattolo. EBBASTAAA!
Allora ho cominciato a pensare alle varie reazioni. Santoro ha fatto causa e l’ha vinta. Grazie a valori quali libertà e costituzione e a parolacce quali censura e diktat. Quello che voleva era tornare ad esprimersi, dimostrando così che l’Italia è un paese libero. Ok, bravo, causa giustamente vinta. Obbligo per la Rai di rimetterlo in onda. E lui che fa? Non fa più il giornalista! Come? Santorino! Era quello per cui ti sei battuto!! Il paladino dei valori, preferirà prendere soldi dalla Rai (cioè noi) senza lavorare e dal parlamento europeo (cioè noi) facendo non so cosa. Il tutto innalzandosi a martire nazionale e avvolgendosi in un’aurea di solennità conferitagli dal fatto di essere stato “cacciato da Berlusconi”. Allora penso: secondo me lui le rate del divano le ha pagate tutte, a fare il giornalista non ci è voluto tornare, è diventato famosissimo, ha scelto liberamente che fare della sua vita, ma perché fuffolo vuole sembrare a tutti costi una vittima del sistema? Eppure con i programmi che faceva, le vere vittime dovrebbe conoscerle. Ora ha deciso liberamente di tornare, gli danno subito spazi e risorse e che fa? Fa ancora il fenomeno, parla come una sorta di Mandela liberato e fa anche il tollerante, che perdona che non ha rancori!! Ah Santò vorremmo anche noi poter avere i nemici i soldi e le possibilità che hai tu! Altro che mancanza di libertà perché TU non puoi fare quello che ti pare quando ti pare e dove ti pare (che poi è quello che fai).
Adesso il Santoro “censurato” appare su tutti i giornali annunciando la sua ultima decisione. Distribuisce perle di giustizia sociale manco fosse Mao. Dichiara che il diktat finirà solo quando torneranno in Rai anche Biagi e Luttazzi. La trimurti. Altrimenti non c’è libertà. Fa piacere sapere che loro sono la cartina di tornasole (e tornasantoro) della libertà. Miliardari di sinistra che pretendono. Mentre le vere ingiustizie distruggono i poveracci.
Luttazzi, già sopravvalutato prima (ha solo infarcito di parolacce lo stile di Woody Allen, peraltro scandendole malissimo), ora si gode anche lui i proventi della cacciata del cavaliere. Grande risonanza e turnee tuttoesaurito durante le quali insulta e…insulta. I suoi spettacoli sono la dimostrazione più alta che in Italia non c’è nessuna censura. Mentre se provi a toccare qualcuno di questi simboli di libertà, ti crocifiggono in sala mensa.
Biagi ha dichiarato “Dopo quarantacinque anni di televisione sono stato licenziato. Il direttore generale Agostino Saccà mi ha mandato la disdetta del contratto con ricevuta di ritorno, che è la cosa che mi offende di più”. E allora? Puoi accontentarti no? Sono quarantacinque anni che dici la tua attraverso il canale più ascoltato d’Italia santiddio. Se l’azienda dice “facciamo parlare anche qualcun altro?” non mi sembra si tratti di atto liberticida. Anche perché Biagi ha tanti altri modi per farsi sentire e anche i suoi libri ne hanno tratto giovamento, al botteghino. Un tizio che conosco ha lavorato 25 anni nei sindacati ed è stato licenziato. Non sa che altro fare, non ha gruzzoli da parte e non sa a chi rivolgersi. Ha provato ai sindacati ma pare gli abbiano risposto che avevano già analizzato il suo caso e confermavano il licenziamento. E noi veniamo sobillati a pensare che se Luttazzi Santoro e Biagi non sono liberi di lavorare dove e come vogliono loro, significa che viviamo in una dittatura fascista da sovvertire. Amico Biagi, sono 45 anni che parli, abbiamo vagamente capito come la pensi, non è che si possa dire che è stato messo un bavaglio alle idee e alle opinioni. Ricordo con rispetto viscerale, l’intervista al Mentana defenestrato. Disse con dignità e saggezza “io non sono uno di quelli che pensa che se non lavoro io significa che manca la libertà”. Sarà la tempra dell’interista votato alla sofferenza, ma dio ti preservi satollo Mentana!!
Insomma devo ancora sentire Santoro che si lamenta in continuazione. Parla come se fosse un talento stratosferico, come se chiuque dovesse prostrarsi al suo solo passare. Ora ha voglia di tornare, gli affidano subito spazi e risorse (ma chi ha queste fortune?) e lui si lamenta lo stesso: “Anno Zero comincia, ma non siamo mica inseriti in un progetto facciamo queste 11 puntate poi si vedrà. Anche il luogo è precario.” Poverino, gli fanno solo fare queste undici puntate poi si vedrà. A me l’azienda ha detto “guardi lei è bravo ma ci conviene di più far lavorare l’altro”. Ma sicuramente Santoro si sente di valere più di me, più delle migliaia di lavoratori precari e quindi può sfrangerci gli ammennicoli senza sosta perchè non gli danno il giocattolo. EBBASTAAA!
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7 commenti:
Ma Santoro non ha voluto un bel seggio strapagato a Strasburgo? Però voleva il suo microfono, glielo hanno ridato, 11 puntate di un programma insulso quanto lui e si lamenta ancora ecchepalle.
Biagi tutti gli anni a settembre scrive che comincia l'inverno e c'è la rata del riscaldameto da pagare, piacerebbe sapere dove vive, tra i ghiacci eterni? E che i cappotti dei figli diventano corti...ma li vede i ragazzini come vestono?
E tutti gli anni lo pagano pure.
Luttazzi campa benissimo.
Mi pare che la trimurti non se la cavi malaccio.
Il povero precario potrebbe cantare no, non è la bbc..e farsene una ragione.
Io invece sono contento che torni Santoro. Anche perchè qualsiasi sia la sera della sua trasmissione, tanto...non sono in casa e quindi me la perdo.
E poi in televisione ci sono già Giletti, Cucuzza e il tg di Italia1, potrebbero metterci anche Mengele o Stalin che tanto non sarebbero meno educativi !
Una bella Rai con un canale per le notizie/cultura, un altro di intrattenimento e spettacolo e un terzo di sport/no profit ecc. ? No? Ah no. Meglio continuare a dividere la torta in base ai partiti,certo. Scusate.
ps : Cruman for President !
Cruman facciamolo imperatore e non se parli più
Ieri sera per caso, tengo a sottolineare caso, ho zappingato zompando qua e la sui secchioni e le stangone..il canale culturale, caro Bobby esiste come vedi.
Quanto a Santoro ce lo teniamo, il modernariato è quotato.
Ho fatto anche la rima baciata, che si può volere di più?
Tutto, ma non un Santoro ossigenato. A Strasburgo si ambienterà benone, laggiù i tipi della sua pasta hanno successo. Comunque dopo la brillante performance celentanesca Santoro ha più credibilità a Sanremo (il che spiega i capelli). Magari in duetto con Biagi.
Mmmm vediamo...come sai bene, amica clamicia, in Italia, avere tanti ascolti non è rilevatore di qualità, anzi, spesso è il contrario. Nello specifico, se uno porta un piatto di merda nella televisione puubblica o fa levare le mutande alla tettona dii turno è ovvio cche l'audience sale, ma se questo significa "teniamolo che è bravo" siamo messi male.
Io, non ho giudicato il licenziamennto. Se rileggi bene io ho voluto dire che in italia di ingiustizie sia inn campo professionale che altro, ce ne sono dii molto peggiori e mi sembra assurdo che io debba sempre sentire le lamentele di gente straricca che può farre quello che vuole, parlare dove vuole e dire quello che vuole. mentre i poveracci crepano in silenzio, ma su i giornali c'è solo santoro che si lamenta di nnonn essere trattato come il dio che crede di essere. Poi le scelte di un'azienda, sono le scelte di un'azienda, giuste o sbagliate che siano. Santoro poteva parlare in rai e non l'ha fatto. Questa gente ha comunnque molta più libertà di parola di me e hanno il coraggio di parlare di censura. Solo perchè non gli fanno fare quello che vogliono loro. Io è di questo che ho parlato non della giustizia o meno del licenziamento (anchee se perr me è una cosa "normale").
Questa differennza con Mentana non c'è. Dirigeva il seconndo tg italiano (altro che 90esimo minuto). Poteva ribellarsi, comee ha fatto sanntoro, e non l'ha fatto. Non aveva cariche politiche da sfruttare e ha scelto di fare altro (sempre in ambiito giornalistico). E' rimasto a mediaset, ma anche santoro poteva rimanerre inn rai, ma HA SCELTO di nonn farlo.
Infine, le leggi del mercato le conosci bene. E' una giunngla, lo è per tutti non solo per loro tre. E loro non sono diversi da me, nonn vedo perchè dovrebbero essere tutelati diversamente da tutti gli altrii. Visto che hanno sempre e solo parlato di loro stessi...e che questa ennorme "inngiustizia" ha fruttato loro un sacco di soldi.
A me va ancche bene che protestino per unn iingiuusto licenziamento. Ma che questo li faccia diventare banndiere di una lotta alla censura liberticida è assolutamente ridicolo e opportunistico! Hanno possibilità che poca gente ha in italia.
cruman
...e aggiungo che una mia amica (nota blogger) è enntrata nel sito di luttazzi, si è iscritta e ha osato avanzare delle critiche, non insulti (come fa sempre luttazzi se hai visto un suo spettacolo) solo critiche moderate e pacate. Bene è stata immediatamente bannata dal sito!
Queste sono le persone che inneggiano alla libertà di parola negata. L'unnica libertà che interessa è la loro e iil bello è che dicono che noi italiani non siamo liberi perchè LORO non possono faarre queello che vogliono!
infatti probabilmente stiamo parlando di due cose diverse. io del loro atteggiamento da martiri tu del motivo del licenziamento.
Comunque mi sento di dire che a tutti e tre non interessava andare da un'altra parte a parlare, nonn ne avevano bisogno (prova ne è che ssantoro ha riifiutato il reintegro immediato)...mi spingo più in là, avevano bisogno di nonn andare a parlare da altre parti, perchè se no la loro immagine di grandi innnovatori perseguitati (che ha fruttato motlo) sarebbe crollata miseramente. infatti ora sono quaasi dei miti e non ceerto per loro meriti.
cruman
chiedo venia al masculo che è in te!
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