martedì 17 luglio 2007

Che cos'è un bacio? Un apostolo roso tra le parole "m'impicco"


Non sono mai stato un patito del contatto fisico, infatti una volta una persona mi ha toccato e ne ho patito. Questa volta però un sacrificio mi tocca (aridaje). Sbirciando il contatore di accessi non ho potuto fare a meno di notare che il suo incedere, basato sulla serie matematica che somma uno a ciò che già c'è, ha sfondato il tetto delle 100.000 pagine sfogliate di codesto blog. Centomila è un bel numero. È molto più trecentoventicinque, per fare un esempio. Centomila persone riempiono uno stadio con l'avanzo di un qualche migliaio che rimane fuori a scambiare battute con i celerini. Motivo per cui sarebbe il caso di passare al secondo stadio.
Sto tergiversando, ma ormai non posso più sottrarmi (altrimenti la serie matematica cessa di incedere). Vi meritate un bacio. Tutti quanti ne siete. Anche il mio personalissimo stalker toscano che mi insulta da un anno con metodo e dedizione. In fondo anche lui è un affezionato. Ve lo meritate perché se continuate a leggere ci deve essere una buona ragione, persino migliore di non avere niente di meglio da fare. Perché serve motivazione e volontà per superare gli ostacoli hillmaniani:
  • La lunghezza dei pezzi. In internet come nella vita le dimensioni contano. Io i soldi per comprarmi un Cayenne non ce li ho, quindi affermo la mia virilità repressa spargendo inchiostro per delimitare il territorio. Me lo diceva sempre mia madre “metti giù quella barbie”.
  • La latitanza di lo Spaggio. So per certo che molti di voi passano di qui esclusivamente per il corpo del nostro autore immagine (nel senso che immagino sia un autore). Purtroppo però il nostro si nega divenendo così un nonspaggio o !spaggio per gli avvertiti di logica.
  • L'annosa questione del fondo nero (è grigio scuro). Dopo alcuni ricoveri al reparto oftalmico del fate i bravi fratelli, alcuni smaliziati navigatori hanno escogitato tecniche di riabilitazione oculare. Ho persino scoperto che qualcuno ha trovato il modo di ridisegnare il formato grafico del blog (peraltro con colori talmente incompatibili che il mio gatto ha la coda gonfia da 3 mesi).

Insomma si può senza fallo affermare che siete un pubblico selezionato. Non certo un gregge inconsapevole che segue la massa, chessò, da Beppe Grillo o su incontriamocimasoloperamiciziafiguratisemiinteressafaresesso.it.
Eccovi quindi il vostro meritato segno d'affetto. Ma devo mettervi in guardia, almeno un po' (in guardina). Dietro ogni bacio si nasconde un tradimento. Potrei abbandonarvi per una intima volizione. Potrei vendervi tutti per un paio di calze trenta denari (in questo caso sarebbe una intima biancheria). Certo, il rimorso mi ucciderebbe, come un pitbull recidivo. Ma questo blog è solo uno specchio che moltiplica la personalità, espande la vita, come in un incubo di Borges. E gli specchi sono destinati ad andare in frantumi annullando la capacità di riflettere portando alla follia, come in un'altra serie stavolta pirandelliana, che porta da uno a niente e infine a centomila. Centomila come voi, come i centomila me, cloni ribelli che non vogliono somigliare a nessuno, come un gemello figlio unico.
Uno specchio non rimanda mai ciò che siamo davvero. Almeno non finché pensiamo di essere qualcosa. Come quando ci si osserva riflessi e non ci si riconosce. Non ci si somiglia. In quel momento surreale in cui non si capisce che cosa sia capitato alla propria faccia, ci si chiede se gli altri ci vedono così, con quella sconosciuta fisionomia. Ebbene no. Normalmente gli altri non ci vedono proprio, ma se capita, somigliamo a un loro lontano cugino, che ora fa il debeccapolli a Pinarella di Cervia.
Altre volte siamo lo specchio. Come quando scorgiamo attraverso il vetro che, per motivi riconducibili alla dinamica dei fluidi, siamo talmente ben pettinati che ci vestiamo e usciamo, anche senza una meta, come un triste giocatore di rugby. Ma non si può andare a letto con i capelli che stanno così bene. Immagine speculare. Speculazione dell'immagine.
Molti creano qualcosa per attirare l'attenzione. Forse io ho creato il blog per spostarla da me. Per sfuggire l'identità, creandone una dinamica. Uno specchio d'acqua su cui mi affaccio. Poi qualcuno ci tira un sasso in mezzo e l'immagine si perde in cerchi concentrici. Tu ti concentri e cerchi di fissarla, ma quando l'acqua si cheta, la figura è diversa e avevi appena finito di accettare quella di prima. Perché se sei bello di tirano le pietre, ma se sei brutto te le tirano più forte.
Insomma io il bacio ve lo mando volentieri, ma sappiate che non sono punto tranquillo, perché centomila è una massa e come insegna Canetti, la massa è potere. A me il potere non piace e con una schifezza di sillogismo dovrei dire che non mi piace nemmeno la massa. Ma questo sarebbe il minore dei mali. Se fossi io a non piacere alla massa, sarei in presenza di una massa critica, con conseguenze imprevedibili. Sarebbe un massacro. Fortunatamente però, per distruggere uno specchio bisogna in qualche modo mettercisi davanti.
In fondo guardare in uno specchio è come guardare dentro sé stessi: ognuno ci vede quello che gli pare. E questa è la partita che si gioca tra il blog, l'autore e i lettori. Uno, nessuno e centomila.
Smack.


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22 commenti:

Anonimo ha detto...

beh, che dire

auguri

comunque se sganci un bacio ogni 100.000 pagine sarà difficile trovare una fidanzata.

Anonimo ha detto...

Complimenti per i centomila (fosse anche solo una liretta per ognuno ci verrebbe una bella cena di pesce, eh?).
Ma soprattutto....
Attivato punto di distribuzione a Milano marittima ?!!!
Si avvicina la fine del Papeete ?
Frotte di bambini festosi si faranno ore di A1 + A14 e si metteranno a leggere il CLDH book in spiaggia ingorando alterati dj e le mai trovate 4 bagascie da far ballare su un tavolo?
Chissà....

cruman ha detto...

grazie mente! in effetti se continuo così per una copula ci vorranno gli accessi di ebay!

cruman ha detto...

hehehe bobby idole le 4 introvabili bagasce. E pensa che la libreria che vende post scriptum è proprio di fianco al papete! hehehe

Anonimo ha detto...

« Per il suo coraggio e l'ingegnosa ripresentazione dell'arte drammatica e teatrale » - No bel Caos Pirandello.

Ecché, ce lo dice hillman a noi personaggi in cerca d'autore consigli per gli acquisti di altri libri da leggere per assomigliare a come tu ci vuoi? che poi così è se ci pare...sta nel gioco delle parti, ciascuno a modo suo sceglierà che cosa scorgere nelle indicazioni riflesse da questo specchio ideale. O delle brame.

Sarebbe curioso - o sarei curioso - di sapere che cosa tu consigli, come di un berretto a sonagli...
sicchè i centomila di uno o nessuno non si fermerebbero alle apparenze poichè « ciò che inizialmente ci faceva ridere adesso ci farà tutt'al più sorridere. »
(Luigi Pirandello)

cruman ha detto...

"E guardai nello specchio il mio primo riso da matto"

Anonimo ha detto...

Salute!
:)

cruman ha detto...

;)

Anonimo ha detto...

centomila baci a te!!!!!

Anonimo ha detto...

Una profonda riflessione introspettiva :).
Auguri ragazzo...

cruman ha detto...

o forse no! ;)

grazie gio (rgio)

Anonimo ha detto...

Beh io qui c'ero quando le pagine viste saranno state 2 o 3...anzi, credo che rilascerò qualche intervista: 'io li conoscevo quando avevano le toppe al sedere'.
Per meglio dire conosco Cruman che è un bel fighetto con testa (rarissimo trovarne uno come l'omologa femmena) che mi risulta abbia ancora le suddette toppe. Spaggio 'un mi piace. E Postatore mi ignora costantemente....
Vabbè torno a cucinare, va'....

cruman ha detto...

è tutto vero, soprattutto le toppe

Anonimo ha detto...

Congratulazioni per il risultato!!
Smack ;o)*

Anonimo ha detto...

Scriveva J.Roth che è più facile morire per le masse che viverci insieme !

Anonimo ha detto...

Caro Cruman
Disgraziatamente una delle mie figlie anziche dedicarsi all’esercizio della perforazione pesante da me raccomandato, si dedicata alla medicina.
Una sera mi sorprese davanti allo specchio di famiglia e alla domanda cosa stessi facendo risposi incautamente che stavo scrutando nei più reconditi anfratti del mio io.
Dieci minuti dopo, interrompendo in modo brusco le mie profonde meditazioni mi disse perentoriamente che scrutare dentro se stessi mediante uno specchio sia pure di famiglia fosse una cosa degna di un individuo medioevale come me e il solo metodo ragionevole moderno ed efficiente per conoscere i più reconditi recessi del proprio io interiore fosse quello di affidarsi a un suo collega.
Fu così che qualche giorno dopo, sdraiato su un lettino (tralascio i particolari dell’operazione), potei ammirare su un monitor le parti più recondite delle mie interiora sia quelle situate sotto che quelle sopra la cintura definite come meravigliose dal collega. Per tutta la giornata ho pensato, digrignando i denti , al mancato contributo che avrei potuto dare alla perforazione pesante.
Da quel momento, quando mi guardo allo specchio di famiglia e mi vedo ben pettinato e presentabile, anziché dedicarmi alla filosofia introspettiva speculare, corro al computer e vado subito a vedere cosa mi dice Hillman. E devo ammettere ch non mi serve male .
Quindi devo confessare che qualcuna delle 100 mila visite è mia.
Anche stavolta, sono ben pettinato e presentabile, grazie, saluti e in attesa di cosa mi dirà Hillman la prossima volta.
P.S. Però detto tra noi, caro Cruman, per essere sincero, devo convenire che fuori lascio un po a desiderare, ma dentro sono fatto mica male

cruman ha detto...

levando osanna al signore per le tue perfette interiorità, non posso fare a meno di chiedermi quali siano le caratteristiche peculiari di uno specchio di famiglia.

la perforazione pesante a un bel da rammaricarsi.

Anonimo ha detto...

Specchio di famiglia: definizione "personale".
Quello che hai comprato di malavoglia e a caro prezzo per tacitare le lamentazioni coniugali sulle insufficienze di quelli esistenti e che per i tuoi gusti vanno benissimo.

cruman ha detto...

prima di fare certe spese bisognerebbe riflettere.

Anonimo ha detto...

se se ma continuo a chiedermi che cosa ci(lo) dice Hillman, io vengo qui a leggere solo nella speranza , un giorno o l'altro di capire ...:)

cruman ha detto...

a chi lo dici ;)

cruman ha detto...

ehmmm mi fanno notare che la libreria che vende post scriptum a milano marittima è vicino al pineta non al papete!! bobby, da un frequentatore di ritrovi per corpi non me lo aspettavo!