giovedì 31 agosto 2006

La bambina dalle uova d'oro


La psicopedagogia ci insegna che è buona cosa rendere i nostri pargoli, fieri del prodotto della loro piccola ma mefitica digestione. In questo modo, quel buffo omino che vi gira per casa, svilupperà coscienza della sua fase anale (fondamentale secondo Froid – si scrive così e si pronuncia fruà -), garantendogli uno sviluppo puberale sano e contrastando efficacemente la tendenza, molto diffusa tra i bambini, a diventare serial killer. Altro beneficio, accolto con gaudio dai maggiori psicologi, è il fatto che l’infante la smetterà una buona volta di riempirvi la casa di merda.
Sono convinto che Tom Cruise (famoso dirigente di Scientology) aveva in mente questo, quando ha commissionato a un artista, la scultura della prima concreta produzione della figlia sua e di Katie Holmes (forse parente del noto attore di muto). Però, santiddio, addirittura metterla in vendita mi sembra un tantino eccessivo. Va bene, il ricavato andrà in beneficenza e va bene anche che pecunia non olet (speriamo), ma è una bambina non una gallina dalle uova d’oro (in tutti i sensi)!
Ci tengo a precisare che la notizia l’ho tratta da repubblica on line, cioè dove ho letto che la Fallaci si sarebbe schierata con la Casa delle Libertà, che un graffitaro aveva scarabocchiato l’Air Force One e via discorrendo. Quindi sono andato a controllare e pare proprio che la statua stronzea sia esposta in una galleria di Brooklyn (spero la galleria di una metropolitana).
Qualche sospetto, lo ammetto, me l’aveva destato la forma della secrezione raffigurata: questa bambina nasconde un terribile secreto! Magari non è davvero sua, forse è del padre (che non è molto più alto) o del levriero di casa Cruise (che invece è molto più alto). Inoltre mi domandavo se l’opera è stata scolpita in tempo reale o se, tramite processo crioconservativo (che però limita i principi attivi del prodotto), sia stato fatto un pacchettino e spedito all’artista con un pony. Certo l’artista può ritenersi fortunato. No, non perché ha pestato una cacca, ma perché ha avuto comunque un escremento solido. Se l’avesse fatta sciolta sarebbe stato costretto a scolpire una caccola.
Che considerazioni si possono trarre da questa vicenda?
Non è facile dirlo. Intanto mi sembra opportuno suggerire una perizia psichiatrica per chi ha partorito, anzi cacato, questa idea. In seconda battuta si potrebbero fare i soliti discorsi sull’eccentricità di queste ricche e famose personalità che si sposano ogni otto numeri di Eva 3000 e fanno figli come se andassero al cesso. Questa poi è una delle curiose caratteristiche della nostra specie: i più prolifici esemplari sono sempre i più disagiati socialmente e i più sfondati di soldi. Il sovraffollamento demografico è una questione di estremi.
Si potrebbero spendere due parole anche sull’artista. Provo a immaginare la conversazione intercorsa:
“Pronto, salve sono Tom Cruise
“Sì e io sono Nonna Papera
“No guardi sono davvero io se vuole le do il numero della carta di diamante”
“Ah mi scusi dottò, mi dica tutto (vai che ho svoltato, ora mi chiede una statua sua in grandezza naturale che mi costa pure poco in materiali e divento ricco e famoso)”
“Avrei bisogno del suo talento artistico”
“Troppo buono dottò, che le serve? Sono a sua disposizione”
“Dovrebbe scolpire il primo prodotto organico della mia figlia nuova fiammante”
“Certo dottò senz’altro…ma che devo fare che non ho capito?”
“Fare un scultura che rappresenti il primo stronzo di mia figlia”
“Ma come si permette??? Io sono un artista non un buffone!! Ho una dignità io”
“Vanno bene 8 milioni di dollari? Giusto perché li ho qui nel marsupio”
“La vuole in bronzo o lavoro direttamente sulla cacca dottò?”
Infine mi sento dentro (evabbè) un’amara considerazione che non posso trattenere. Nel mondo c’è la fame, ci sono le guerre, le devastazioni geoclimatiche, l’intolleranza, ci sono assassini, stupratori, ci sono persino gli amici di Maria De Filippi, ma io credo fermamente che sono le cose come queste i veri segnali dell’imminente fine del mondo. Non sottovalutate questi dettagli, l’apocalisse è vicina, non può esservi altra spiegazione.
Persino l’etimologia ci porta in questa direzione: l’uomo si è sempre occupato del fine ultimo delle cose, di come sarà la fine e che cosa ci sarà dopo. In una parola l’escatologia. Nulla a che fare con la trattazione di temi escrementali: la scatologia.
Non trovate questa vicenda molto seria e…scatologica?

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

I tedeschi hanno un bel termine per definire questa esemplare storia "zeitgeist", lo spirito del tempo. Edonismo sarebbe riduttivo?

Sarebbe interessante un'analisi psicologica del soggetto che comprerà il manufatto?!!?

Crise non è stato originale, l'arista Piero Manzoni mise in vendita merda d'artista ad un prezzo pari all'equivalente in oro del loro peso.

Seconda lui la metafora della merda d'artista alludeva con ironia all'origine profonda del lavoro dell'artista, o in senso più vasto dell'uomo che creativamente produce.
Fu definita l'evidente segnale di degenerazione e decadenza dell'arte moderna.

Io che non ho grande preparazione in merito e la definirei un cacata partorita da una mente disturbata.

Una notizia che non poteva che essere su repubblica e non dico altro...

Anonimo ha detto...

Quella di Pietro Manzoni, detto il Manzù a Bergamo, da sempre molto legata alo sculture, fu una provocazione: protestava contro la mercificazione dell'arte. L'artista criticava appunto un mercato dell'arte, disposto a comprare tutto, purché firmato (http://www.pieromanzoni.org/opere.htm). Quindi proprio per protestare anche contro ciò di cui la scultura voluta da Cruise è simbolo.
Molto meglio Cruise barman che prepara un Orgasmo che questo folle megalomane che partorisce idee di... merda(!)

Anonimo ha detto...

Errata corrige: ho confuso due artisti, Pietro e Giacomo. Il primo autore della "Merda d'autore", il secondo detto il "Manzù". Questo a imperitura testimonianza della mia abissale ignoranza.
Vado a nascondermi nell'angolino.

Anonimo ha detto...

La definizione "cagata" è evidentemente riferita a Cruise.

La maerda d'artista di Manzoni era una provocazione originale quantomeno e l'originalità è sempre encomiabile.

Restando in tema, Olanda pare esista un museo della marda, dove sarebbero raccolte tutte le produzioni del suggestivo manufatto.