Questa pazza estate, uguale a tutte le altre pazze estati che si susseguono da quando esistono i telegiornali, non si è fatta mancare nulla. Come ogni given summer. Ha ovviamente stabilito una manciata di record assoluti, di caldo, di freddo, di ombelichi, di acqua, di non acqua, fuoco, fiamme e nevicate. Ha sparpagliato per il paese prodi (ops mi è scappato) inviati speciali che, avvolti in una canicola equatoriale, chiedevano a giovani in ammollo in fontane berniniane se per caso facesse caldo. Altri impavidi opinion scout hanno gentilmente domandato a ragazzini intenti a prendersi a pallate di neve, se avvertissero una punta di refrigerio fuori stagione. Espertissimi climoveggenti hanno prospettato imminenti glaciazioni curiosamente associate al discioglimento delle calotte (polari non craniche). Non ultimi, i veri eroi ferragostiani da riporto, si sono messi in coda sulla salerno – reggio per poter documentare i disagi dei 400 milioni di italiani in viaggio (stima approssimativa), allungando così la coda da 5 a 14 chilometri. Controindicazione accettabile, considerato che alla fine potremo sapere come si sente un camionista dopo 14 ore a passo d’uomo sotto il sole. Il tutto spruzzato da culi velinici e panzette vippiche. Fortunatamente i programmi di intrattenimento giornalistico hanno potuto sopperire ad una carestia di incendi boschivi, riempiendo gli spazi lasciati vuoti da ettari di foreste tristemente rigogliose, con i soliti quattro rambo vacanzieri.
Però non è colpa loro. Vorrei spezzare un braccio in favore di quelli che aprono il sito della Farnesina e leggono “non vi recate nel Ciad, è uso folkloristico rapire e scorticare con un pelapatate”. Poi uno dove vuoi che vada? A Vetralla? No, va nel Ciad naturalmente. Quel sito è diventato una sorta di agenzia viaggi: la gente scorre i posti più pericolosi e decide.
“Dunque nello Yemen mi sono fatto sodomizzare l’anno scorso, nel Chapas hanno scambiato un mio orecchio con due rivoluzionari nel 2001….. vada per il Ciad”. In pratica è come un safari, con la differenza che nei safari tu, cacciatore, vai dove ci sono le prede, in questo caso tu preda, vai dove ci sono i cacciatori. E poi chi resisterebbe all’idea di far sbattere un po’ D’Alema per le nostre vacanze?
Allora cambiamo strategia. Tanto le vacanze avventurose si possono fare anche qui in Italia e non c’è nemmeno bisogno di mandare dei C130 a recuperare le persone. Io per esempio in una settimana scarsa di ferie potrei segnalare decine di siti (nel senso di posti non www) ad alto rischio. Strade che scompaiono, cantieri nomadi che ti seguono armati di autovelox, indicazioni stradali labirintiche, truffe di ogni fattura e fatture truffaldine.
Parti con la tua macchinetta, accendi un mutuo, fai il pieno e ti metti in autostrada. Ti ritrovi in coda già nella corsia di accesso e cominci a scomodare divinità notoriamente suscettibili. La coda è dovuta a due motivi principali: cantieri acrobatici che costringono gli automobilisti a fare pezzi in senso unico alternato, incrociato, in galleria, in retromarcia (ovviamente i cantieri sono chiusi, ma tutti rigorosamente abbelliti da una sagoma di poliziotto sopra a una macchinetta fotografica spaziotemporale). L’altro motivo è la presenza di un branco di estatomobilisti che sanno usare l’autostrada come io so usare un modulo lunare. Così, alla prima uscita, ne approfitti e usci.
“Faccio la panoramica che è bella, rilassante e gratis” (pensi metà falso e metà ingenuo). Dopo aver interpretato la segnaletica attraverso il codice da vinci, ti ritrovi di fronte a un cartello ocra che recita “la statale, panoramica, naturistica e rilassante rimarrà chiusa tutto agosto, girate di là”. Non senza aver espresso opinioni personali in merito ai maggiori dogmi delle religioni abramitiche, torni in autostrada e ti fai tutta la coda, producendo bile ad ogni cartello che ti suggerisce di moderare la velocità. Giunto nel paesello marittimo di destinazione, ti sistemi nell’alberghetto in cui hai riposto le tue speranze di agio, anche a causa del costo esorbitante. Speranze presto scacciate dalla consapevolezza di dover fare i turni in bagno con uno scarafaggio peloso che, per di più, usa il tuo pettine. Il mare però è bello, limpido e tiepido. Peccato che tu non ci possa entrare a causa delle alghe assassine e delle meduse delinquenti. Vorrà dire che ti godrai la sdraio pagata vendendo i gioielli di famiglia. Insomma che cosa c’è di più avventuroso di un’estate passata a farsi derubare, mentre qualcuno vi sta svaligiando l’appartamento in città?
Quindi è inutile invogliare all’esterofilia i rambovacanzieri, qui non ci manca niente. A Napoli forniscono anche orologi farlocchi per vivere l’emozione di uno scippo senza rimetterci il rolex (farlocco, comprato a Singapore). Da adesso, al primo posto della classifica dei paesi pericolosi ci voglio trovare Vetralla, Brugherio, Casalpusterlengo o Anagni. Così tutti i professionisti delle ferie, ormai stufi di Ibiza Marittima, Mikonos e Maldive, non dovranno perdere tempo in burocrazia, vaccinazioni, riscatti e interviste a Malpensa, per un po’ di sano divertimento adrenalinico.
Sia chiaro, molta gente si reca in questi luoghi esotici e pericolosi, esclusivamente perché la loro sete di cultura etnica supera di gran lunga la paura, ma avete mai visto il centro storico di Cappelle sul Tavo?
Però non è colpa loro. Vorrei spezzare un braccio in favore di quelli che aprono il sito della Farnesina e leggono “non vi recate nel Ciad, è uso folkloristico rapire e scorticare con un pelapatate”. Poi uno dove vuoi che vada? A Vetralla? No, va nel Ciad naturalmente. Quel sito è diventato una sorta di agenzia viaggi: la gente scorre i posti più pericolosi e decide.
“Dunque nello Yemen mi sono fatto sodomizzare l’anno scorso, nel Chapas hanno scambiato un mio orecchio con due rivoluzionari nel 2001….. vada per il Ciad”. In pratica è come un safari, con la differenza che nei safari tu, cacciatore, vai dove ci sono le prede, in questo caso tu preda, vai dove ci sono i cacciatori. E poi chi resisterebbe all’idea di far sbattere un po’ D’Alema per le nostre vacanze?
Allora cambiamo strategia. Tanto le vacanze avventurose si possono fare anche qui in Italia e non c’è nemmeno bisogno di mandare dei C130 a recuperare le persone. Io per esempio in una settimana scarsa di ferie potrei segnalare decine di siti (nel senso di posti non www) ad alto rischio. Strade che scompaiono, cantieri nomadi che ti seguono armati di autovelox, indicazioni stradali labirintiche, truffe di ogni fattura e fatture truffaldine.
Parti con la tua macchinetta, accendi un mutuo, fai il pieno e ti metti in autostrada. Ti ritrovi in coda già nella corsia di accesso e cominci a scomodare divinità notoriamente suscettibili. La coda è dovuta a due motivi principali: cantieri acrobatici che costringono gli automobilisti a fare pezzi in senso unico alternato, incrociato, in galleria, in retromarcia (ovviamente i cantieri sono chiusi, ma tutti rigorosamente abbelliti da una sagoma di poliziotto sopra a una macchinetta fotografica spaziotemporale). L’altro motivo è la presenza di un branco di estatomobilisti che sanno usare l’autostrada come io so usare un modulo lunare. Così, alla prima uscita, ne approfitti e usci.
“Faccio la panoramica che è bella, rilassante e gratis” (pensi metà falso e metà ingenuo). Dopo aver interpretato la segnaletica attraverso il codice da vinci, ti ritrovi di fronte a un cartello ocra che recita “la statale, panoramica, naturistica e rilassante rimarrà chiusa tutto agosto, girate di là”. Non senza aver espresso opinioni personali in merito ai maggiori dogmi delle religioni abramitiche, torni in autostrada e ti fai tutta la coda, producendo bile ad ogni cartello che ti suggerisce di moderare la velocità. Giunto nel paesello marittimo di destinazione, ti sistemi nell’alberghetto in cui hai riposto le tue speranze di agio, anche a causa del costo esorbitante. Speranze presto scacciate dalla consapevolezza di dover fare i turni in bagno con uno scarafaggio peloso che, per di più, usa il tuo pettine. Il mare però è bello, limpido e tiepido. Peccato che tu non ci possa entrare a causa delle alghe assassine e delle meduse delinquenti. Vorrà dire che ti godrai la sdraio pagata vendendo i gioielli di famiglia. Insomma che cosa c’è di più avventuroso di un’estate passata a farsi derubare, mentre qualcuno vi sta svaligiando l’appartamento in città?
Quindi è inutile invogliare all’esterofilia i rambovacanzieri, qui non ci manca niente. A Napoli forniscono anche orologi farlocchi per vivere l’emozione di uno scippo senza rimetterci il rolex (farlocco, comprato a Singapore). Da adesso, al primo posto della classifica dei paesi pericolosi ci voglio trovare Vetralla, Brugherio, Casalpusterlengo o Anagni. Così tutti i professionisti delle ferie, ormai stufi di Ibiza Marittima, Mikonos e Maldive, non dovranno perdere tempo in burocrazia, vaccinazioni, riscatti e interviste a Malpensa, per un po’ di sano divertimento adrenalinico.
Sia chiaro, molta gente si reca in questi luoghi esotici e pericolosi, esclusivamente perché la loro sete di cultura etnica supera di gran lunga la paura, ma avete mai visto il centro storico di Cappelle sul Tavo?
Technorati Tags: Farnesina, Ciad
3 commenti:
Doveroso omaggio alla superiore capacità narrativa dell'estensore della cronaca.
In parla come mangi, si può dire molto bravo!!!
Dopo il doveroso, molto doveroso, dovuto, obbligato, molto obbligatorio perchè molto convinto, quindi spontaneo, omaggio che sgorga come acqua sorgiva, vengo al commento del delizioso elaborato che testè ho testato, non a testate comunque ;)
Code disagi, cantieri, cosa c'è di più ecciatante? Passiamo 11 mesi in coda su strade intasate e stressate a stressarci come ricci innamorati della spazzola sbagliata, per lavoro, obbligo quindi non piacere, farlo per scelta è tutta un'altra cosa.
Credo faccia sentire parte di un tutto, sei protagonista, la speranza di salutare con la manina la telecamera per finire nell'edizione delle 8 del tg5 o addirittura avere il privilegio di essere intervistato e il servizio lo presenta la Cesara col sul bel sorriso che non sai mai se ti prende in giro, sia un'eperienza estrema e non devi neanche andare nel Ciad, dove il tg5 non fa sevizi col contributo filmato.
Protagonista finalmente. Se poi hai la stoffa del duro si può arrivare al piacere adrenalinico di percorrere la corsia d'emergenza. E farsi dare la bottiglietta di minerale dalla polizia garantisce il servizio, basta essere fortunati e trovarsi nella coda giusta.
L'alternativa porebbe essere mazzolare un parente che ti stressa da una vita, finalmente in agosto c'è tempo per sistemarlo, pianificando con calma, meglio la mazza da carpertiere o il coltellone da macellaio?
L'esposizione mediatica è garantita e l'attimo di gloria è meno fuggente ma poi, finita la gloria effimera ci sono le controindicazioni.
Fare la doccia con l'insetto può essere un valore aggiunto se hai le conoscenze giuste che montano il caso, l'uso comune del pettine può trasformarsi in un'esperienza estrema se il lepidottero ha la forfora.
Che cose interessanti regala agosto, basta saperne cogliere il piacere intrinseco ed estrinseco.
Perchè è le ricerca del piacere che regola la vita di tutti, il problema è trovarlo e saperlo assaporare.
Ognuno lo trova in ciò che crede e anche fare lo slalom tra i cantieri può essere uno modo, l'importante è farlo.
ma sei proprio obbligato a fare le vacanze ado agosto? se non me lo impongono (al lavoro) scelgo sempre altri periodi..
hai ragione ma poi dove sarebbe l'avventura? non comparirei nemmeno nel sito della farnesina!
cruman
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