martedì 12 giugno 2007

Vi darei ragione, se ne avessi


Io conduco una vita tribolata. Una vita passata a decidere se tagliare il filo rosso o quello blu, almeno fino all'avvento del wireless. In queste condizioni occorre affidarsi all'esperienza che suggerisce che il filo da tagliare è sempre l'altro, a meno che non lo si capisca in tempo: in quel caso è l'altro. Serve anche, non mi intimidisce ammetterlo, molta fortuna, ma la fortuna è una dea bendata e senza vedere si rischia di intercettare una testata e anch'essa sarebbe ben data. Non che trovi tutto questo affascinante, diomenescampi. Ci sono cose che vorrei cambiare e altre che vorrei non esistessero: come i fili blu e rossi o un cane di alabastro nel salotto. Cambiare le cose però non è mai facile e spesso non è nemmeno detto che sia un'idea felice. Poche nuove buone nuove, diceva mio nonno. Poche storie vieni a letto echeggiava la saggia nonna. Non peggiorare la situazione è quindi un risultato dignitoso, piuttosto che rovinarsi la vita per cercare di migliorarla. Soprattutto se giochi fuori casa. Era la filosofia vergata tra le pagine de I Malavoglia: guai a cercare di cambiare il proprio destino. Non so come è andata a finire alla famiglia Toscano perché il libro non l'ho mai terminato (di leggere, non di scrivere). La curiosità c'era, ma la voglia no. Comunque credo che nelle ultime pagine l'Aci Trezza perda lo spareggio per andare in A contro la Fiorentina di Padron Toni.
Io, invero, qualcosa ho sempre cercato di fare. Anche qui, in queste pagine, sottolineando cose che mi parevano assurde. Nel senso che mi pareva assurdo doverle sottolineare, ma evidentemente mi sbagliavo. Qualche giorno fa ho speso due parole su assassini in libertà. Persone che hanno preso così tanti ergastoli che quando moriranno non le faranno reincarnare: dovranno saltare un turno. E, non in preda a sbigottimento isterico, ma ad un pacato disappunto, ho ammirato la vita ricolma di soddisfazioni di chi è stato riconosciuto colpevole di 100 (cento) omicidi. Per fare ciò mi sono allungato fino negli States, per prendere spunto dalla vicenda della bella Paris catenalberghiera. Così, come pretesto, per non farla troppo pesante e non avere problemi con la gravità delle cose. Grazie a meccanismi insondabili e all'elasticità delle pareti di internet, il mio pezzo è rimbalzato vuoi di qua, vuoi di là, raccogliendo più commenti che consensi. Nei forum dove si è discettato di cotanto argomento, ho trovato solo piazzate sulla bella ereditiera che, essendo femmina, risulta dai sondaggi rientrare nella categoria “puttanaccia drogata”. Categoria che, col mutare del genere, diverrebbe “ribelle maledetto”. Gli interventi, quasi tutti orientati a lasciarla marcire in galera (tranne alcuni più incentrati sulla mera anatomia), si fregiavano anche di una certa competenza e spocchia sociologica. Tipo “è ricca non fa una melanzana tutto il giorno e la da via come se non fosse sua, quindi è giusto che soffra (ragazza che s'offre)”. Chissà se il commentatore nell'eventualità di ritrovarsi dotato di sfacciata ricchezza, e di beltà esteriore, andrebbe a stringere bulloni alla Breda e donerebbe tutto alla comunità recupero dipendenti (non tossici, proprio i dipendenti). Nessuno, ma proprio nessuno (a parte una vocina qui nel blog, quindi non proprio nessuno) si è minimamente scomposto sulla faccenda terroristi. Nemmeno un “ohilà, 13 ergastoli e sta in giro tranquillo? Perdindirindina, che fatto sfizioso”. Nulla.
Allora ho pensato (solo allora lo giuro, poi ho smesso): è giusto così. Sono io che sbaglio. Se le nostre pulsioni di giustizia riguardano solo Paris Hilton, è giusto che valga tutto. Anche i cani di alabastro in salotto. Allora tocca andare da Fioravanti, stringergli la mano e dirgli “non ci sono cazzi, ha ragione lei e io, tanto per non cambiare, ho preso un granchio, chele devo dire!”.
Ora sto provando a usare questa nuova visione delle cose e non mi trovo malissimo se devo dirla tutta. Dà un senso di gioviale leggerezza e ho molti più amici di prima (lo dicono anche loro due). Vi faccio qualche esempio: con l'avvedutezza che mi contraddistingue sono andato a fare il pieno di gasolio 27 minuti prima dell'inizio dello sciopero dei benzinai, seguendo l'accorato consiglio dell'Anas, Aiscat e Società Autostrade. Trovo con moderato disinteresse che il costo del carburante è aumentato rispetto al giorno precedente così interloquisco con l'operatore di pompa:

Cruman (con tono annoiato): “Amico benzinaro, com'è che è aumentato il gasolio (già in generale da quando tutti comprano le macchine diesel), ma in particolare oggi, vigilia di 48 ore di sciopero e quindi patrono dei benzinai?”
Addetto: “Amico in coda per un inutile pieno perché tanto il mondo strabuzza di crumiri, è semplicemente aumentato il costo del petrolio”
C (sbadigliando): “Bizzarro, l'economista inviato a Wall Street ha appena detto il contrario per radio”
A: “Ma non mi dire. Piuttosto hai visto che Parig Ilton è uscita di prigione? Figa da Alcatraz! Ahr Ahr Ahr”
C (con vigore): “Perdiana! Davvero mi dici? Corro a casa a sentire che ne pensa Alfonso Signorini. Grazie, ciao amico benzinaro”.

Pieno di gaie speranze e di gasolio sovrapprezzo, mi dirigo verso un negozio di elettronica, deciso a sfruttare almeno una di queste mirabolanti offerte comunicative, che a sentire De Sica, Totti, Megane Gale e altri personaggi competenti del settore, sono rimasto l'unico puparuolo che paga per fare delle telefonate e addirittura per avere un telefono generazionale. Mi preme dunque interagire con un commerciante di canali trasmissivi in etere:

C (vago): “Mi è parso di intuire distrattamente dalle vostre discrete e ben distribuite reclame che poco o nulla mi è dovuto se scelgo voi invece di quelli. Però se non ho interpretato male la matrice tetradimensionale che c'è a pagina 489 del contratto che suggerite caldamente di visionare, esiste la concretissima possibilità (diciamo attorno al 100% o poco più) che le telefonate mi costino come un figlio scemo”
A: “Ma è sicuro di aver letto bene?”
C: “Direi di sì. Vieppiù volevo cogliere l'occasione per farvi i complimenti per la scelta del font symbol corpo 6 in grigio chiaro chiaro su bianco e per la scelta di scrivere in fenicio che, come tutti sanno, ha un alfabeto composto solo di consonanti”
A: “Stiloso vero? E lo sa lei, che è così attento ai dettagli, che la modella dell'ultimo spot è stata pagata il doppio di Gattuso senza nemmeno sapere come si calcoli il doppio di qualcosa? Sembra anche che abbia ottenuto la parte perché il regista c'ha provato (per questo si chiamano provini)”
C (estrapolando le labbra): “Che cosa diavolo stai dicendo Addetto Telefonico? E Totti che dice?”
A: “È normale”
C: “Presto mi venda un videofonino, devo sentire come chioserà Franco Ordine

Il benzinaro e l'addetto telefonico hanno ragione. Da quando il mio programma di approfondimento culturale preferito è Lucignolo, distribuisco giudizi a pioggia su qualsiasi cosa con un effetto catartico sulla mia coscienza, qualsiasi cosa significhi... coscienza.

Angelina Jolie sta raccogliendo fondi per le vittime del Dharfur”
“Eh questi uragani, tutta colpa del buco dell'azoto. Ma sta ancora con Brad Pitt?”

Fate come me: date ragione a loro... è gente permalosa.
Doposcritto: la mia modesta convinzione di scrivere le cose più interessanti di tutti gli emisferi (quanti essi siano), mi ha raramente portato a segnalare produzioni grafologiche altrui. Questa volta, visto che si parla di ciò che ci succede intorno durante lo stacchetto delle veline, mi sbilancio a consigliarvi di leggere TUTTO questo articolo.

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10 commenti:

Neottolemo ha detto...

Inserendo anche i preti concubini ed un pò di bagarre politica il quadro sarebbe completo. Guarda, si stava meglio quando si stava peggio.

cruman ha detto...

eh, non ci sono più le mezze porzioni e piove sul bagnasco.
chettedevodì, vado a guardare buona domenica (di martedi).

Anonimo ha detto...

Colgo un triste sarcasmo nelle tue parole(cioè mi sembra che il sarcasmo sia triste, non che io lo reputi tale): mi dispiace Cruman.
Non ho nient'altro da aggiungere se non una cosa: per questo e altri motivi io sono diventato (non completamente) misantropo (anche se probabilmente manca poco eheh).Me ne torno nell'oblio (come l'uomo raffigurato in foto).
Gio

Neottolemo ha detto...

E dire che questo blog una volta era tutta campagna. Puoi vedere studioaperto se proprio non trovi buona domenica.

cruman ha detto...

caro neo, come diceva Bergonzoni: è già mercoledì e io no.

cruman ha detto...

Vecchio Gio, da quanto tempo. Che si sparisce così senza nemmeno una nuvoletta di fumo solforoso?
Ma come, non sei tu quello della foto?

p.s.
visto che siete in vena di tristume, leggetevi l'articolo che ho linkato nel post scriptum.

Anonimo ha detto...

ho letto anch'io l'articolo e la cosa triste è che non mi ha affatto scandalizzato e un'altra cosa ancor più triste è che non riesco a non trasmettere una certa rassegnazione a chi avrebbe diritto a scoprire da solo gradualmente come sono le cose, e ultima cosa da suicidio è che ho visto per caso una foto in cui,da ragazzino, avevi gli occhi proprio pieni di speranze(e non è che tutti i ragazzini sono così,alcuni sono sgamati e maligni già da piccoli).
quindi basta ora mi bevo qualcosa ciao

cruman ha detto...

Anche tu? Il grande Pippo fa proseliti. Sto blog sta diventando l'anonima alcolisti.
Tranquilla è solo che da piccolo avevo la testa grossa quindi tutte le espressioni risultavano amplificate. Io le speranze mica le ho perse, anzi, io ho scoperto come combattere mostri che farebbero tremare king kong e il diavolo che nelle mie notti fifone, da bambino, pensavo si accordassero per rapirmi. Certo forse sono dovuto diventare un po' mostro anche io, forse spavento i bambini, ma non è cattiveria è che per capire il male si diventa sensibili all'innocenza.
notte sorella

Anonimo ha detto...

Caro Cruman
Mi sono distratto per qualche giorno ma poi è tornato il sereno.
A me il telefonino fa venire l'orticaria (se vuoi mi faccio scrivere il nome in latino che fa molto culturale) e dopo accese diatribe ho raggiunto con lui un accordo per cui quando devo telefonare io lui sia sempre scarico e quando mi telefonano gli altri si trovi religiosamente dove io non ci sono.
Postscriptum: (non faccio per vantarmi ma deve essere latino)
Tentando di seguire il tuo consiglio, sono riuscito a leggere le prime dieci righe di "qesto articolo". Mî sono collegato subito con "Padre@Eternet.prd" pregando il Titolare, se per favore non può provocare il mio "evento conclusivo" che non dovrebbe essere più cosi lontano, mediante quacosa che possa essere descritta con non più di dieci righe tutto compreso.
Ha detto che si metterà in contatto con un certo Bel Zebub ?? (deve essere uno di quegli sceicchi del Q8 che comandano a Montprezzemolo 50 Ferrari al colpo)che è delegato ad occuparsi del mio caso.
Mi ha dato anche alcuni consigli su come prepararmi all'evento.
Non posso entrare in dettagli per via della privacy. (sai bene com'è il Titolare: non dirlo a nessuno ma è roba scozzese).

cruman ha detto...

infatti l'ho sempre immaginato un po' tipo sean connery da vecchio!

non dovresti disprezzare il telefono, il telefono allunga la vita...essolo che non la tua!