Talvolta ricordo di avere una cucina e, quando capita, amo passarvi del tempo stupendomi di possedere pentolame sconosciuto e inseguendo cibarie con stampigliata sopra la data di scadenza seguita dall'acronimo A.C.
Una sera particolarmente illuminata dall'estro culinario, mi stavo scaldando una piadina con un cuore di strutto... il mio. In nome dell'ecologia e del costo esorbitante delle lavastoviglie, consumavo il mio pasto frugale con l'ausilio di stoviglie riciclabili e cercando di distogliere l'attenzione dai miei trigliceridi ipertrofici con la visione di un programma televisivo croce e delizia di chiunque ambisca a definirsi intellettuale: blob di Ghezzi (Enrico non Dori) e Giusti.
Ghezzi parla fuori sincro. Vale a dire che le immagini lo ritraggono mentre dice qualcosa, ma l'audio riporta un altro discorso. Di solito sono entrambi incomprensibili, ma questo, nell'immaginario collettivo del pubblico sgamato, significa che il buon Enrico è uno veramente sexy e provare ad obiettare che sarebbe un gesto delicato rendere chiaro un concetto ogni tanto, equivale a dimostrare le enormi lacune intellettive di cui disponiamo. Indi per cui è generalmente consigliato accompagnare un silenzio annuente a delle espressioni di profonda ammirazione.
Un giorno forse capirò quali meccanismi mettere in moto onde evitare che i miei discorsi incomprensibili vengano apostrofati con frasi del tipo “quale sottofamiglia di peyote ti sei fumato?”.
Non che la critica disdegni il mio lavoro, anche se il fatto che la gran parte delle recensioni orbiti attorno all'espressione “inutile babbeo”, mi crei, a volte, uno sconforto che in qualche modo traduco in stimoli.
Tornando al mio pasto frugale e al blob delle 20 mi duole raccontarvi di uno spiacevole evento. Nel turbinio di immagini e parole, reso sensato dai due autori, è apparsa come una roncolata al buio, l'agghiacciante sequenza di un rasoio che tagliava per lungo il bulbo oculare di una persona. Immediatamente dopo ho potuto constatare come la mia masticazione difetti di accuratezza: praticamente la piadina, appena all'imbocco del canale digestivo, mi si è riproposta sul piatto ancora ben riconoscibile nei suoi ingredienti principi. Dopo essermi stropicciato gli occhi per il raccapriccio per circa 22 ore consecutive, tanto che ora vedo costantemente un alone che ricorda vagamente i lineamenti di Wladyzlaw Zmuda (centrocampista polacco degli anni 80), ho deciso di scrivere una lettera di protesta a Ghezzi:
Una sera particolarmente illuminata dall'estro culinario, mi stavo scaldando una piadina con un cuore di strutto... il mio. In nome dell'ecologia e del costo esorbitante delle lavastoviglie, consumavo il mio pasto frugale con l'ausilio di stoviglie riciclabili e cercando di distogliere l'attenzione dai miei trigliceridi ipertrofici con la visione di un programma televisivo croce e delizia di chiunque ambisca a definirsi intellettuale: blob di Ghezzi (Enrico non Dori) e Giusti.
Ghezzi parla fuori sincro. Vale a dire che le immagini lo ritraggono mentre dice qualcosa, ma l'audio riporta un altro discorso. Di solito sono entrambi incomprensibili, ma questo, nell'immaginario collettivo del pubblico sgamato, significa che il buon Enrico è uno veramente sexy e provare ad obiettare che sarebbe un gesto delicato rendere chiaro un concetto ogni tanto, equivale a dimostrare le enormi lacune intellettive di cui disponiamo. Indi per cui è generalmente consigliato accompagnare un silenzio annuente a delle espressioni di profonda ammirazione.
Un giorno forse capirò quali meccanismi mettere in moto onde evitare che i miei discorsi incomprensibili vengano apostrofati con frasi del tipo “quale sottofamiglia di peyote ti sei fumato?”.
Non che la critica disdegni il mio lavoro, anche se il fatto che la gran parte delle recensioni orbiti attorno all'espressione “inutile babbeo”, mi crei, a volte, uno sconforto che in qualche modo traduco in stimoli.
Tornando al mio pasto frugale e al blob delle 20 mi duole raccontarvi di uno spiacevole evento. Nel turbinio di immagini e parole, reso sensato dai due autori, è apparsa come una roncolata al buio, l'agghiacciante sequenza di un rasoio che tagliava per lungo il bulbo oculare di una persona. Immediatamente dopo ho potuto constatare come la mia masticazione difetti di accuratezza: praticamente la piadina, appena all'imbocco del canale digestivo, mi si è riproposta sul piatto ancora ben riconoscibile nei suoi ingredienti principi. Dopo essermi stropicciato gli occhi per il raccapriccio per circa 22 ore consecutive, tanto che ora vedo costantemente un alone che ricorda vagamente i lineamenti di Wladyzlaw Zmuda (centrocampista polacco degli anni 80), ho deciso di scrivere una lettera di protesta a Ghezzi:
“Illustrissimo signor Enrico, nonostante io mi accinga a vibrare una sentita rimostranza nei Suoi confronti, mi preme premettere la mia infinita stima per il Suo lavoro. Io come Lei rimpiango i bei tempi andati scanditi da orinali messi sotto i letti per la notte e un film di Eisenstein sulla rivoluzione. Sono altrettanto disgustato dal fatto che ora sotto i letti si trovino solo collezioni di Playboy e alla televisione immagini tecnotroniche e pornofile. L'ho sempre sostenuta nelle conversazioni più articolate con il tizio in libertà vigilata che mi pulisce la piscina, che La trova filologicamente inopportuno, finanche quella volta che bollò Il lungo silenzio (piano sequenza di 205 minuti girato in un campo di grano senza un dialogo e senza nemmeno un intervallo per le toffolette) come 'spudoratamente di cassetta'. Però questa volta, con la faccia sotto i Vostri piedi (e potete anche muovervi), mi permetto un umile contrappunto. Quella sequenza del rasoio e dell'occhio, che mi esento dal descrivere causa recente nutrizione, buttata lì in barba al Moige senza nemmeno prepararmi psicologicamente (per esempio ascoltando per un'oretta delle unghie che raspano su una lavagna), mi ha sconvolto oltre la possibile comprensione del Suo voler colpire dritto nello stomaco lo spettatore, mostrandogli, per colmo, persino il suo contenuto.
Non è certo colpa Sua se il vigile garante decreta ostracismi per mezze tette a mezza notte e poi consente la trasmissione di ablazioni oculari a tradimento nell'ora del desco. E forse il Suo intento era proprio sottolineare l'inutilità di un garante o, a scelta, la necessità di uno che garantisca per esso.
Non saprei come descriverLe il mio scuotimento interiore (cioè delle interiora). Forse dovrei chiamarla e sottoporLa all'improvviso all'ascolto del suono di un palloncino sprimacciato, oppure potrei farmi trovare nel Suo bagno intento a flagelarmi la carne tra le dita dei piedi con un foglio di carta di taglio. Così forse capirebbe. La invito comunque a visitare il blog da cui Le scrivo e, per culmine di benevolenza, anche ad abbozzare una risposta. Mi troverà sicuramente qui, anche perché a pensare all'immagine dei piedi che ho poc'anzi descritto, ho perduto la facoltà deambulatoria.
Suo servo, lo Cruman.”
Non ci crederete, ma il sommo mi ha risposto. Ho ricevuto una sua missiva, solo che Ghezzi oltre a parlare, scrive anche fuori sincro: nella lettera ci sono scritte delle parole, ma se la leggete vi comunica tutt'altro. Ve la riporto qui in sincrono:
“Caro diversamente intelligente, ho letto a stento la sua cordiale lettera, perché da qualche giorno tento di scacciare un alone che ho negli occhi. Leave me alone. Sono incerti del mestiere, ma grazie al cielo posso godere del supporto umano di Marco Giusti, che ha letto per me la sua missiva, anche se fatico a capire quello che dice il mio collega: per qualche strano difetto congenito il suo labiale corrisponde perfettamente a ciò che dice, capirà che non è affatto facile interpretarlo.
Ho avuto il piacere di dedicare uno scorcio del mio tempo al suo blog ed ho capito molte cose. Ho capito (grazie alle sue fotografie) il dramma di chi, come lei, è stato scelto dalla natura per consentire alle genti di apprezzare il bello (a questo serve la bruttezza) e mi è doluto anche verificare come la sua bassa scolarizzazione le impedisca di notare la differenza tra Kubrik e Fracchia contro Dracula. Detto questo, mi sembra superfluo sprecare altro tempo, che sarebbe meglio impiegato analizzando le implicazioni animiste nel lavoro di un emergente regista azteco morto di Red Bull, per darle una qualsiasi spiegazione del mio lavoro che, ovviamente, le risulterebbe noiosa come un titolo di un film della Wertmuller. Del resto, può forse chiedere a Dio di spiegarle la Creazione o perché Essa comprende Frosinone?
Con umana pietà, E.G. (epuntogpunto)
P.S.
Se la trovo nel mio bagno la faccio impiccare con la pellicola di The fast and the furious, ai ripetitori di Mediaset.”
Technorati Tags: Blob, Ghezzi
16 commenti:
Mi dispiace per la tua cena, ma anche la pubblicità non scherza. Hai mai fatto caso che quando si mangia le pubblicità più mandate sono quelle di carta igienica e lassativi?
sì in particolare quella del bambino in fase di defecatio che guarda dentro al cesso e dice "che puzza"! un genio del male!
senza contare l'impatto psicologico negativo nei confronti di quello che secondo freud dovrebbe essere motivo di soddisfazione dell'ego per un bambino.
certo, quel bambino lì, se una volta cadesse nel cesso farebbe felice anche Jung!
e se dopo il suo precipitare nel cesso qualcuno tirasse immediatamente la catena sarebbe giubilo e tripudio per noi tutti.
Complimenti per questo post, come sempre geniale (il regista azteco è già negli annali..).
L.
questo blog sta stranamente diventando un blog contro i bambini, praticamente un contraccettivo! qualcuno potrebbe dirmi "che t'erode?"
Stranamente?
Questo blog è l'unico posto dove un mostro tricefalo possa sentirsi in buona compagnia.
Ti lascio, devo lavarmi i capelli e ce ne vuole di tempo.
L.
Per ovvi motivi (questi ed altri) abbiamo smesso di guardare la TV a tavola: di questo dobbiamo ringraziare noi stessi che abbiamo deciso, all'unanimità, di spostare il demoniaco apparecchio dalla cucina (luogo ove consumiamo i nostri frugali pasti) alla sala (non da pranzo, ovviamente). Questo cambiamento ci porta spesso ad ignorarlo completamente anche durante tutto il resto della giornata. Che non è un male ;).
Ora che sto per andare a vivere da solo, e perdipiù in un monolocale, sono terrorizzato dal fatto che questa cattiva abitudine (guardare la TV) torni a riempire le mie solitarie serate ;). Spero vivamente di riuscire a resistergli :)!
Gio
ti consiglio una radio! magari al plasma che fa figo! ;)
bravo bene bis! ha fatto bene a cantargliele a ghezzi, anch'io ci ho provato una volta quando hanno associato piero fassino alla canzone sparagli piero sparagli ora, dando a fassino del guerrafondaio, con sospetto propensione per vari travagli et similia che non sopporto .
quindi insomma, anche se per motivi diversi anch'io sono contro ghezzi in alcuni casi e lei ha ragione.
mariagrazia
Peccato che fosse una piadina, se al suo posto avevi in mano un piatto di trippa l'effetto era ancora più spettacolare... ;)
grazie maria di tanta grazia. Ma la prego di concedermi il privelegio del TU, altrimenti io dovrò darle del VOI e come sa è apologia di reato.
cara brunilde, troppa trippa fa male e poi io amo i gatti ed è notorio che per loro non ce ne sia.
Tutto vero quello che hai detto,poi Ghezzi quando lo vedi all'una di notte fa impressione più dell'occhio.
Mi capita sempre più spesso di avere una sorta di insofferenza verso chiunque appaia in tv e di insultarlo a voce alta;odio i telequiz,le trasmissioni sul calcio,il gossip,i reality,praticamente non sopporto niente della tv e,con gran stupore dei miei figli,minaccio ogni giorno di spaccarla a badilate.
Ma purtroppo ne possiedo 3 e non ne posso fare a meno,tu che sei un fine conoscitore dell'animo umano mi sai dare una spiegazione senza insultarmi?
Per inciso già per il fatto che avete parlato del bambino al gabinetto,i pubblicitari hanno fatto centro.ciao
AL DIAVOLO LA TV
PIU' CUCCIOLI D'UOMO PER TUTTI!!!!!!
PP ( publicità progresso e\o programma progenie)
dny
per piacere ghezzi la smetta di mandarlo in onda...sto troppo male...
semplicemente ... magnifico!! mi piacerebbe vedervi in un confronto testa a testa, magari incalzati dall'Annunziata... sempre per rimanere in tema di occhi e di fuori sincro..
Ghezzi non finirà mai di stupirmi... e concordo sul fatto che sia più portatore di incubi notturni lui che l'occhio sezionato. Ma è talmente esilarante vedere ciò che s'inventa ogni volta.. non riuscirei a rinunciare a quello'"uomo".
Non riesco a dimenticare il blob estivo di due anni fa, credo, in cui ci ha rifilato Mulholland Drive "a puntate" di 10 minuti..
ciao a tutti
Complimenti Cruman!!!
io il confronto lo faccio anche, ma se parla come a fuori orario poi non si offenda se stramazzo al suolo colpito da narcolessia fulminante!! :)
grazie vale
p.s.
l'annunziata è meglio di no, poi non capisco a chi sta facendo le domande
Posta un commento