venerdì 12 maggio 2006

TRIADENT! Più calcio nei denti!


Stavolta è dura. Amici giornalisti e giornalai, stavolta è davvero dura. Quasi mi dispiace vedere i professionisti della notizia così in difficoltà. Me li vedo tutti sudati con questa bomba mediatica senza precedenti tra le mani, che cercano di costruire sensazionalistici servizi, dossier e scoop da arresti (cardiaci e cautelari). E gli italiani? Non fanno una piega (come spaggio), nemmeno si scompongono. Non fanno neanche quel raro sforzo di leggere l’articolo della gazzetta dello sport, ma si fermano come sempre alle foto, i numeri dei voti ai calciatori e i titoloni (ho sempre avuto il sospetto che gli articoli in se fossero solo degli effetti ottici creati ad arte).
Ma che cosa vi aspettavate? Di stupire la gente dicendo che il calcio è tutto un magna magna? Che ci sono delle lobby di potere che manovrano soldi, arbitri e giornalisti? Sarebbe come sbattere in prima pagina che cicciolina non è più vergine ed aspettarsi un coro di oooooooooooooh!!
Che il calcio professionistico non fosse uno sport lo si poteva intuire tramite un ragionamento alla portata persino di un ultrà. Mi sento di poter azzardare l’ipotesi che una caratterista che ci si debba aspettare di trovare in uno sport sia…..la sportività (ooooooooh). Durante una partita di calcio, i giocatori passano 90 minuti a cercare di fregare l’arbitro, simulando, dopo un leggero contatto, di essere stati colpiti da uno stiger terra terra, facendo la faccia da madre badessa nobel per la pace dopo aver deassemblato un ginocchio a un avversario tramite intervento invasivo con scarpino del 12, rotolandosi a terra per 48 minuti in preda a convulsioni epilettiche per poi alzarsi più scattanti di prima grazie all’imposizione di taumaturgica spugnetta a cui pare si accenni nel terzo mistero di fatima. Se poi quel represso masochista che risponde al nome di arbitro, sbaglia a valutare una situazione, viene flagellato sul campo e calpestato per le settimane a seguire! E tutti a parlare di arbitri incompetenti. Dovrebbero invece fare i complimenti a chi ha fatto di tutto per farli sbagliare, ottenendo ottimi risultati. Attorno a questo curioso teatrino si svolge la faida nazionale delle tifoserie, con tafferugli, agguati, minacce, omicidi, il tutto sponsorizzato dai programmi televisivi dove vengono invitati gli ultras intellettuali, quelli che si insultano allo stesso modo di quelli da stadio con la differenza che vengono anche pagati (da qui la definizione "intellettuali" per distinguerli da quelli da stadio, meno furbi perchè pagano per scannarsi). A fare la regia di tutto questo grand guignol con contorno di doping, veline, scommesse clandestine e nepotismo, c’è un gruppetto di gradevoli personcine che ha fatto del denaro e del potere la sua ragione di vita e la ragione di morte di chi li ostacola. Si parlava di sportività, se non ricordo male…..
Così quello che davvero emoziona e stupisce è vedere le danze e il sorriso di Ronaldinho che si diverte e diverte (anche se effettivamente mi divertirei anche io con la sua american express platinum), mentre sapere che “forse” Moggi fa dei magheggi, non fa effetto a nessuno. Scenario “normale” ma inquietante (come tantissime cose che succedono nel mondo).
L’apoteosi della megalomania da potere arriva con la lezioncina di vita sul rispetto e sui diritti civili. Sì perché qualcuno si è permesso di spiare questi eleganti personaggi mentre calpestavano i diritti degli altri. E indicono anche una conferenza stampa per dichiarare che questo è un grave affronto alla tutela dei diritti dei cittadini. Oh io sono d’accordo eh? Come ero d’accordo sulle cose che disse Castro in Italia sulla difesa dei diritti umani. Ma il fatto che lo dicesse uno che ha perseguitato e incarcerato i dissidenti, con tanto di aria indignata mi ha fatto venire un’unghia incarnita.
Certe macchine purtroppo non si possono fermare se non distruggendole. Anche perchè spesso cercare di fermarle ne mette in moto di più perverse. Come la corsa delle procure. Tipo quella di Torino che mandò personale ad indagare in brasile perché avevano visto Ronaldo scendere zoppicando dalla scaletta dell’aereo dopo mondiali. E intanto qui ci sono poveracci che aspettano sentenze da 15 anni.
State attenti voi giocatori di curling, un giorno potrebbe marcirvi il ghiaccio sotto i piedi mentre siete nella discoteca di briatore con quella che legge le previsioni da Emilio Fede.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

parole sante. ancora una volta. se serve uno per prendere a mazzate il calcio, mi prenoto. bye