Tanti anni fa, lo ricordo come se stesse succedendo ora, mi trovavo a consacrare il rito del pranzo in famiglia, attorno a quel tavolo che per i fatti della vita, diventa sempre più raramente, ma sempre più intensamente, il concetto stesso di famiglia. Il telegiornale mangiava con noi, come sempre. Quel giorno, qualche spregiudicato direttore di tg, mandò in onda le immagini di alcuni soldati (di un stupido esercito) che mantenevano a terra due uomini (di un altro stupido esercito), mentre dei colleghi rompevano loro tutte le ossa con l’ausilio di grosse pietre. Le immagini scorrevano feroci, senza un commento, solo rumori di femori e urla di dolore. Il servizio durò un tempo compreso tra 20 secondi e alcuni anni di vita. In quel lasso tutti noi rimanemmo senza respiro, parole e anima. Nessuno ebbe la forza di pensare. Io avrò avuto 15 anni, ma nemmeno mio padre riuscì ad allontanarci da quell’orrore, anche solo cambiando canale. Non poteva farlo, gli sarebbe sembrato di essere lì anche lui a massacrare quegli uomini. Dovevamo vedere e sentire qualcosa fratturarsi anche dentro di noi. Si sentiva spesso parlare di violenza, guerre, sofferenze, ma nulla ci aveva ancora impedito di finire il nostro pasto.
L’uomo è uno scherzo della natura. E’ capace di bassezze che non hanno pari nel creato. Nessun animale, nemmeno il più mostruoso, nemmeno il serpente più viscido fa del male per il puro gusto di farlo. Nessuna bestia stupra, perseguita, distrugge per i motivi più insulsi. Quale essere cerca la sofferenza di suoi simili per vendetta, invidia, gelosia? Eppure l’uomo è la sola forma di vita religiosa. L’unico essere vivente che si sente eletto nella possibilità di amare, che crea istituzioni sui buoni sentimenti, che predica ciò che è giusto e che si sente il privilegio di un’anima e di una dignità.
In questo, l’uomo (inteso come maschio) è l’espressione più assoluta della bestialità. La donna è capace di cattiveria, invidia, gelosia….ma l’unico vero motivo per cui è considerata il sesso debole è che non è in grado di arrivare ai livelli di follia devastatrice di cui è capace l’uomo. La storia di millenni di dittatori, conquistatori sanguinari e varia umanità ci ha consegnato sempre volti di uomini e qualche volta, sono stati anche adulati, dagli storici…maschi.
Tutte le gerarchie delle varie confessioni, sono guidate da uomini. Quasi tutte le maggiori religioni hanno addirittura vietato molti diritti alle donne e mai è stato concesso loro di avere posizioni influenti. E sappiamo bene che la storia delle istituzioni di fede ha mietuto più vittime e creato più sofferenze di qualsiasi peste, di qualsiasi catastrofe. E non accenna a placarsi.
Ora qualcuno dannatamente informato mi bacchetterà, citandomi qualche feroce amazzone o una dittatrice di uno staterello del vattelappesca, che secoli fa si è macchiata di tremendi crimini. Non voglio fare il veterofemminista di turno, ma oggi voglio dare un suggerimento a tutti. La prossima volta (e succederà presto) che sentite o leggete di uno stupro, della violenza dell’uomo sulla donna, ascoltate il silenzio dentro di voi. Spaventatevi per l’assenza di reazioni, di vere reazioni. Posate il giornale, spegnete la televisione e andate a cercarla. Cercate quella donna o una come lei, ce ne sono tante. Provate a parlarci e se lei riuscirà a farlo, provate ad ascoltarla. Dovete tenervi forte però o vi trascinerà in un abisso infernale, fatto di nulla, fatto della fine delle cose, fatto di rabbia e paura che in poco tempo diventano disgusto, anche di se stessi, della propria vita. Nessuna donna, per quanto cattiva o folle, riuscirà mai a gettare in un simile incomprensibile inferno un uomo.
Ovviamente nemmeno queste mie parole vi scuoteranno, esattamente come gli articoli di giornale sempre più crudi e dettagliati, nella ricerca morbosa della sofferenza, come i documentari, i libri e ciò che si sente dire in giro. Ma qualcosa dovevo dire. Sono stufo di sentir parlare di amore. Libri, film, canzoni, religioni, c’è da farsi venire la nausea. L’amore come giustificazione, come leva sociale, come imperativo, come mascheramento dell’egoismo, come puro desiderio. Sono millenni che si imbrattano carte con questa parola che spesso ha giustificato anche delitti. L’amore ha fallito o se volete, è stato sconfitto, ma non dall’odio, dall’uso che l’uomo ha saputo farne, essendo incapace di provarlo. Allora è necessario cambiare strada, puntiamo sulla consapevolezza personale non sulla dipendenza, sul rispetto e non sulla ricerca affannosa di vantaggi personali, sull’evoluzione.
Se la vita, per noi privilegiati, non fosse così facilitata dal progresso tecnologico e dal benessere, direste che viviamo in un mondo migliore del passato? Il nostro essere tronfi del progresso umano è basato su soldi e aggeggi elettronici. Mentre viviamo in una realtà in cui le creature che donano la vita sono le più indifese, sono rese deboli e vittime di brutalità inconcepibili.
Poi leggo sui giornali che qualcuno va in giro a fare sondaggi, per capire se le persone pensano che gli animali abbiano un’anima. Se noi ce l’abbiamo e loro no, non dev’essere tutta sta gran cosa l’anima.
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14 commenti:
Un grazie...Le cose che dici sono ovvie, ma il modo con le quali le hai dette è tutt'altro che ovvio...Purtroppo ogni giorno tutti ce ne dimentichiamo....
Mi chiedo come si possa rimanere indifferenti di fronte ad avvenimenti strazianti come, gli stupri di gruppo a danno quasi sempre di minorenni,bambini uccisi o seviziati spesso anche dagli stessi genitori,ragazzi che diventano serial killer o assassini per caso, colti da un misterioso raptus, mutilazioni corporali in nome di un credo, torture inimmaginabili subite in nome della pace ecc.? Siamo tutti vittime e carnefici di una società crudele e spietata che non ha nulla a che vedere con la cosiddetta "civiltà".E non esiste solo la violenza fisica, ma anche quella psicologica, più subdola e sottile. Ma anche a questa ci siamo abituati, il che è più terribile. Ciascuno di noi dovrebbe avere una reazione di protesta e di rigetto, quando viene a contatto con la violenza. E sono d'accordo con te Cruman quando affermi che se noi abbiamo un' anima e gli animali no, non è tutta questa gran cosa, ma credo anche che qualcuno la parola amore la tenga in significativa considerazione e non la utilizzi solo per diletto, i vari, Ghandi, Luther King, Madre Teresa di Calcutta, qualcosa in nome della pace e dell'amore hanno provato a farlo....purtroppo sono realmente pochi quelli che si impegnano a farlo in prima persona concretamente.
"...E ci sono altri silenzi. Quelli vuoti che rimbombano di nulla, che ci fanno ascoltare il riverbero dell’assenza, del vuoto. Quei silenzi che, provenendo dall’esterno, diventano desiderio di pace, di serenità e a volte di fuga. Mentre sentendoli da dentro, creano mostri di angoscia e triste ferocia." da IL SILENZIO HA SENSO, postato il 12/09.
Oggi scrivi: ASCOLTATE IL SILENZIO DENTRO DI VOI.
Verissimo. Il silenzio in noi ha in verità tutte le risposte che ci affanniamo a cercare, troppo spesso all'esterno.
Talvolta però il silenzio urla, urla con una ferocia tale da far ritenere di non saperlo combattere se non con armi di ugual natura. Bestialità. Ferocia contro Bestialità. Bestialità e Ferocia.
L'uomo si distingue dagli animali per il raziocinio, per la ragione. Gli animali utilizzano solo l'istinto. E con esso probabilmente guidano quell'anima che forse li accomuna parzialmente all'uomo. Forse per questo sono addirittura migliori dell'uomo.
Forse per questo non si perdono.
Nemmeno nei loro silenzi.
Hai fatto un ritratto impietoso, amaro, ma realistico.
Se gli animali abbinano quella che noi chiamiamo anima non so, dubito l'abbia anche una buona parte dell'umanità oggi va forte l'indifferenza la superficialità.
Ho due cani che capiscono molto più di tanti umani lo stato d'animo.
Se sia perchè hanno l'anima non so, certamente hanno una grande istintiva capacità di capire molto più di tanti umani.
Notevole.
E' un piacere leggerti, sia per il contenuto che per la forma.
Terry
L'amore non ha fallito. Il problema è riempirsene la bocca senza neppure sapere cosa sia. C'è chi sa amare. E poi ci sono tutti gli altri che confondono amore con egoismo e desiderio di possesso.
Sai, condivido molto di quello che scrivi sulle violenze che troppe donne sono costrette a subire. La violenza ha infinite e terrificanti sfaccettature. Esiste una violenza che è ancora più subdola e crudele della violenza fisica, una violenza che ti lascia inerme, che non ha nome e, per questo, non si può condannare nè combattere: la violenza psicologica.
L'amore non è una risposta, non esiste forse una risposta. Ma l'amore, l'amore gratuito, seppur raro, esiste. Tutto sta nel saperlo riconoscere. E nel saperlo accettare.
è ovvio che l'amore ha fallito in senso sociale. Non solo non ha reso il mondo migliore, ma l'uomo lo ha usato per mascherare il proprio egoismo. Con questo non voglio dire che non esistano i Ghandi e le Madre Teresa che danno amore per il bene delle persone e non per vantare dei diritti, ma purtroppo se ne parla nei libri di storia, purtroppo prendono dei nobel, tutto questo dimostra la loro rarità, il loro essere "un'anomalia sociale"
cruman
Un uomo non sa, e non può capire cosa significa accogliere qualcuno dentro di se. Accogliere nell'atto sessuale, accogliere in gravidanza, accogliere nella propria vita. Le donne spesso lo sanno meglio degli uomini, e sanno che ciò significa dare una parte di se, fisica e mentale, in modo del tutto gratuito.
L'atteggiamento mentale della donna, atto all'accoglienza, (anche se tendenzialmente nella società di oggi stanno avvenendo molti cambiamenti), stride con quello tendenzialmente più distaccato dell'uomo, che a volte usa come oggetto il corpo e l'animo dell'altro. Il soddisfacimento del piacere entra in gioco come giustificazione. Credo che si debba riflettere su questo atteggiamento dal quale possono, in forma estrema, scaturire anche atteggiamenti di violenza e prevaricazione.
E non dimentichiamo che molte forme di violenza si nascondono ancora tra le mura domestiche, sottoforma di costrizione psicologica e rispetto dovuto al partner.
Mai come oggi mi sento di condividere le tue parole.
Ferita ed amareggiata. Oggi mi sento così.
Grazie... per esserti ricordato di noi!
Complimenti quello che avete scritto è davvero molto bello, condivido molte di queste cose in quanto studioso della razza umana intesa come razza animale. Vorrei sapere se il libro parla anche di questo o solo dell'anima. Grazie e complimenti per quello che scrivete.
grazie per i complimenti anche se è molto più amaro che bello.
in merito alla tua domanda il libro è solo una raccolta adattata e romanzata dei migliori pezzi usciti in questo blog. non ha un argomento guida, se non un po' di caustica ironia.
cruman
Il tuo scritto, che riflette il tuo pensiero chiaro, netto, originale, pieno di con--passione
ed intelligenza emotiva mi è piaciuto molto, molto, molto, molto: Me lo sono copiato e lo conserverò tra i miei "Pensieri dei Maestri" Io sono diventata atea e quindi non mi interessano i seguaci di alcuna religione o pseudo religione. Mi piace però un pensiero di Lao-zu che, se applicato, distruggerebbe tutta l'nfelicità: Il saggio non compete, perchè nessuno può competere con lui (non accetta la competizione)
lusingato di cotanta posizione, anche se non sono un maestro e nemmeno mi piacciono i maestri.
e lieto di avere una strega solipsista tra i miei lettori.
a bientot
NON SONO DACCORDO SUI MAESTRI! I MAESTRI INSEGNANO, NON COMPETONO! IO RICONOSCO I MAESTRI COME DIFFUSORI DI CONO-SCI E NZA! IL/LA SAGGIO/A NON COMPTETE PERCHE' NESSUNO PUO' COMPETERE CON LUI/LEI! Nel senso che LEI/lUI NON ACCETTA COMPETIZIONE!!!! OGNUNO DI NOI E' 1 FIORE PARTICOLARE E DIVERSO CHE NON GAREGGIA MA COLLABORA CON LA SUA PROP5IA INTIRNSECA CAPACITA'. IL LO-ZUISMO ANNIENTA IL CAPITALISMO!!! SONO ATEO, SONO VEGETARIANO, NON HO+BISOGNO DI ESSERE COMUNISTINANO!!!!
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