martedì 25 aprile 2006

Centro Medicina Sportiva "Qua-Si Sana"


Anche quest'anno mi è toccato passare per le forche caudine della visita medico sportiva, atta a verificare che il mio fisico devastato dalla birra e dai pizzoccheri, sia ancora in grado di saltellare per un campo di giuoco e di ricevere allegre gomitate in ben selezionati punti del corpo. Dopo alcuni giorni di visite i miei compagni lamentavano strani disturbi: Uno durante la doccia ha subito la decomposizione parziale del polpaccio sinistro e un altro durante un impegnativo scontro con una media rossa ha riportato la lussazione di tutte le cartilagini inferiori. Insospettito dagli eventi mi sono recato all’umbalatorio con fare circospetto e………..
Ero piuttosto teso quando entrai nello studio della dottoressa xxxxxxx, i fatti degli ultimi tempi avevano creato un alone di mistero attorno a questo evento. Certo è che l'aspetto della dottoressa e il quadro con la foto autografata di Mengele appeso alla parete non contribuivano a rendere disteso l'ambiente.
La dott.ssa non tardò a mettermi a mio agio facendomi domande intime su di me e su tutta la mia famiglia a partire dall'homo erectus. Poi entrò l'infermiera, decisamente scossa, anzi isterica: non aveva ancora aperto bocca e la dott. l'aveva già rimproverata per dodici motivi di cui undici inutili e uno completamente inventato. Appena afferrato lo sfigmomanometro (che te ridi si chiama così) l'infermiera entrò nel panico totale e dichiarò una pressione di 140 minima su 130 massima, mentre il mio braccio era diventato cianotico per la compressione delle arterie. Liberato dalla morsa fui fatto spogliare, stendere e fui privato delle mie otturazioni d'oro. Quindi venni cosparso di gel come una trota salmonata e mi furono applicate delle piccole ventose su tutto il petto. La sensazione era quelle di avere delle sanguisughe romantiche attaccate al corpo. La dott. passò alla macchinetta del ECG che non risparmiò di calci e improperi lamentandosi del suo mancato funzionamento e continuando a spostare le sanguisughe sul mio corpo come se cercasse la combinazione vincente. Visti gli scarsi risultati decise di passare alla prova sotto sforzo che consisteva nello sguinzagliarmi dietro 4 pitbull (Vercingetorige, Ivan il terribile, Adolf e Fiocco di neve) e un facocero affamato. Dopo 76 minuti di inseguimenti e due combattimenti (clandestini) vinti, allo scopo di completare l'opera mi fu mostrata una foto di platinette nuda….nudo….senza vestiti che si scola una birra.
A questa vista il mio cuore cedette (capirete avevo una sete pazzesca e vedere una birra fu un colpo troppo grande). Entrai in fibrillazione e mentre la dottoressa parlava al telefono con un'amica sulla tecnica e l'utilità socio-pedagocica del punto croce, l'infermiera mi afferrò per stendermi sul lettino, ma siccome ero tutto sudato e pieno di gel per l’ecg, continuavo a sgusciargli dalle mani. Così mi tramortì con uno sgabello e mi visitò sul pavimento. Nella semi incoscienza udii vagamente la trafelata discussione che ne seguì:
Inf.: lo stiamo perdendo, lo stiamo perdendo!!
Dott: prima che schiatti faccia l’ECG se no la visita non è valida e non ci pagano
Inf: i sensori non rilevano niente!!
Dott: (sempre al telefono): secondo me il punto croce ha una valenza sociale!
Inf: dottoressa aiuto l’ECG non funziona!
Dott: UFF metta più gel!!
Inf: ma è già pettinatissimo!
Intanto rinvenni e la discussione continuò
Dott: (al telefono) sì sì ok cià cià sì sì ciao ciao ciao ciao
Inf: presto faccia qualcosa!!
Dott: operiamo a cuore aperto!
Io: qui sul pavimento?
Dott: preferisce l’armadio?
Io: no qui va bene, ma scusi se l’ECG non funziona come fa a dire che deve operare?
Dott: appunto apriamo così vediamo se è tutto a posto!
Io: anestesia?
Dott: per gli interventi con ticket non è prevista!
Seguirono urla e schizzi di sangue.
Dopo l’operazione la dottoressa, che continuava ad affermare di non aver visto niente, mi prescrisse circa dodici visite di controllo tra cui: pulizia del colon, verifica dell’attività cardiaca durante l’uscita dall’atmosfera, espianto temporaneo del cuore con eventuale cottura in brodo di tacchino e una mammografia (!!). Tutto questo servirà ad accertare la mia condizione di salute o a privarmene.
Io: ma dottoressa intanto posso giocare, sa, una delle visite me l’hanno fissata per il 2120
Dott: certo per quello non c’è nessun problema.
Io: mavaff.....

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