mercoledì 5 luglio 2006

God taxi driver


“Palazzo Chigi grazie”
“Via o piazza?…..anvedi er primo ministro! Ch’è successo, ha bucato? Io ho sempre votato a sinistra dotto’, votato e guidato”
“E fa bene, finalmente, anche grazie al suo voto, l’Italia prenderà una svolta nuova”
“Eh me sa che la dovemo prenne pure noi la svolta nuova, qua è tutto bloccato per lo sciopero. Che vorrei fa’ pur’io, ma c’ho moglie e figli dotto’, un paio di giorni ho retto ma poi…”
“Ma baaaaastaaaa con queste manifestazioni scriteriate, dobbiamo essere uniti, fare tutti dei sacrifici per un paese migliore, dobbiamo svoltare insieme!”
“Eh c’ha ragione dotto’ ma lì è senso unico. Ma me aiuti a capì lei che ne sa. Io so un povero tassinaro e ce lo so di avere grosse lacune nella mia ignoranza. Quando che stavamo all’opposizione, ce spingevate a lottà per i nostri diritti. Tutti in piazza. C’avete imparato la lotta c’avete. Bei tempi quelli: c’erano gli ommini radare, ‘a fiat, i muccaroli. Se bloccavano strade, ferrovie, tirevamo l’ova alla scala. Pure tutte le canzoncelle nostre parlano de lotta, de proletariato, dei poveracci come me insomma. Mo’ che comannamo noi, com’è che l’unità me da der selvaggio? E pure a colori. E me sento dì da quelli di destra, mortacci loro, che faccio bene a scioperà, che quasi me fanno passà la voja. Ma io mica che cammino o sto fermo pe’ fa cadè i governi, io devo fa’ sta’ in piedi la famiglia.”
“Caro caronte dell’intreccio urbano, lei deve capire che l’attuale convergenza economica, compromessa dal tracotante quinquennio del regno di arcore, ci costringe a riqualificare il mercato del lavoro, stabilizzando gli indici, riequilibrando il pil e ricapitalizzando lo sgnap alla stregua del new deal di roosveltiana memoria creando così un circolo virtuoso che ci porterà dritti ai vertici dell’europeismo spinto o, al limite, a metà bisettrice”
“Io ho capito dotto’ ma lei che ha detto? Me scusi dotto’ ma co me deve parla’ all’amatriciana. Io sta faccenda delle liberalizzazioni l’ho pure capita. Ma proprio co noi dovevate comincià? Noi ce facciamo er culo a pallini sui nostri coprisedili in vimini e giriamo come trottole tra smogghe e pazzi criminali, il tutto pe’ qualche euro, mentre la benzina costa come n’abbonamento all’olimpico. Potevate comincià coi notari. Quelli se pijano migliaia de euri pe’ leggerti ad alta voce un foglio che hai scritto te e pe’ l’inchiostro della mont blanc che serve pe’ ‘na firma. Senza offesa ce mancherebbe. Tutta gente che hanno studiato, se so ammazzati su i libri e, tutto il rispetto, hanno fatto pure la fatica d’esse fiji de n’artro notaro. Però quelli er problema de mannà i fiji a scuola magnati e vestiti mica ce l’hanno. E noi de sinistra non c’avevamo a core i proletari? Poi n’amico mio emigrato dice che in america chiunque po’ fa er notaro. Basta ave’ du timbri e se c’hai bisogno co qualche dollaro te certificano pure le chiappe. E se te serve na partita iva pe’ lavorà in mezza giornata te la fanno come niente.”
“Vede, fiero traslocatore di unità carbonio e valige, noi qualcosa dobbiamo pur fare. E’ un pezzo ormai che siamo al governo e qualcuno comincia a sospettare che nelle ottomila pagine di programma della legislatura ci sia scritto solo parlare male del governo precedente. Sa, tipo shining no? Lei ha ragione, ma i notai, proprio per i motivi da lei così esaurientemente esposti, sono gente potente, non è che posso arrivare io con la mia inflessione da prete di campagna e pestare piedi come nulla fosse. Ci sarebbero i giornalisti certo, il loro ordine a tutto serve tranne che a tutelare i cittadini, ma quelli sono pericolosi, ti prendono e ti tritano come un macinato prima che tu possa accorgertene. Provi a chiederlo al padre del piccolo Tommaso.”
“La capisco dotto’ lei è un poveraccio come me. Guardi le fermo pure er tassametro prima, ma non dite più che semo selvaggi.”
“La ringrazio per la sua comprensione”
“Semo arrivati”
“Ah”
“So 35 euri”
“Tenga e grazie ancora”
“Ecco il resto dotto’”
“Carissimo conducente, deve essersi sbagliato, io le ho dato 100 euro e lo so bene, l’ho inventato io l’euro”
“No guardi dottò, so queste le sue 50 euro, dev’essere un po’ stressato dotto’”
“Forse hai ragione, va be’, dio t’assista”
“Anvedi, mo' i primi ministri biastemano pure”

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

davvero hanno altri programmi oltre "parlar male del governo precedente"? questa sarebbe una novità assoluta... nessuna legislazione, rossa nera verde o a pois rosa, si è mai spinta così "avanti"!!
fede

DarioCentauro ha detto...

Dio t'assista!
Ma sei mitico!!! questa mi mancava, bellissima.
Grazie di cuore, certo anche tutto il resto è stupendo ma il finale mi ha illuminato la giornata.

Anonimo ha detto...

sono proprio stordita... del dito di prodi nella foto mi sono accorta solo ora....
fede