Chissenefrega. Se fossi uno conciso concluderei qui avendo detto ciò che urgeva dire. Certo, da un punto di vista di risvolti psicologici nei rapporti tra giovani donne e ringiovaniti uomini, le scaramucce coniugali tra il cavaliere nero e la principessa del lago, hanno il loro peso sociale... ma a chi voglio darla a bere, faccio fatica a pensare a qualcosa che mi interessi di meno. Mi correggo: provo un poderoso disinteresse per gli opinionisti che hanno valutato le scuse di Berlusconi, non consone all'insolentimento della moglie. Persone che magari sono sposate da vent'anni e ancora intercalano il contraddittorio con le rispettive consorti con frasi tipo “ma che cazzo dici?”, delineando così il loro livello di comprensione. E magari quei tre, quattro minuti ce li sprecano a cercare di assimilare le spiegazioni della consorte, tanto per pareggiare i conti con i tempi del diletto che le concede tra le lenzuola. Però le esigenze di una donna di cui sanno poco più che essere moglie di uno famoso, le capiscono alla grande, manco fossero istruzioni del cellulare. E le capiscono tanto bene da sentirsi in dovere di andare in televisione a farlo capire anche a noi. Non interesserà a nessuno, penso. Penso male, qualche migliaio di persone ha risposto a un sondaggio sulla stabilità matrimoniale dei bisticcianti. Il 71% è convinto che finiranno male, gli altri invece non sono invidiosi.
Cerco a fatica di capire che succede nel mondo, vagando imbarazzato tra parallelismi con i coniugi Clinton, confronti con la moglie di Blair e dualismi con il marito di Maurizio Costanzo. Di politica si parla un po': veterofemministi di sinistra che riabilitano la moglie del demonio e nostalgici fallocrati che rivendicano, se non due sonori ceffoni, almeno un taci donna come si usava una volta. Di chissenefrega bipartisan, nemmeno un governo ombra.
E porca paletta, per colpa di berlusconifull sono finito su Telemarket. Poco ci è mancato che prenotassi un Tano Festa a 160 mila euro, godendo però di un buono acquisto di 80 mila, con cui avrei potuto portarmi a casa anche un Cascella strepitoso e una frantumazione di Arman più unica che rara, facendo così entrare il mio salotto nella storia dell'arte. Il tutto per un irresistibile condizionamento ipnotico, non perché distingua un Raffaello da una crosta di pane e nemmeno perché il televenditore faceva incidentali cenni alle precarie condizioni di salute del pittore, la cui malaugurata dipartita avrebbe avuto strabilianti effetti sul valore del mio salotto. Non ci si può fare niente, si comincia con una panca antigravitazione per far venire gli addominali come quelli di Isacco Newton, si passa ai Miracle Blade che tornano utilissimi nella frequente necessità di incidere una lastra di marmo o fare a fette delle lattine e si finisce col farsi convincere che quel vaso di fiori di De Pisis a 60 mila euro è davvero da sconsiderati lasciarlo lì appeso. Anche se De Pisis secondo me se lo sono inventato. A quel punto vale la pena investire su uno Staccolanana.
E tutto questo perché un maschio italiano si è fatto beccare a fare il provolone dalla moglie? E se scoppia una guerra che succede? Finisce che ordino i 10 cd della canzone italiana, i sacchetti essicavestiti e il ribucciabanane.
Non me la sento di attaccare ancora i giornalisti. E credetemi, non lo faccio per la bizzarra coincidenza che tra qualche giorno mi porterà alla ribalta della cronaca nazionale insieme al mio libro. Assolutamente no, non è per quello (colgo l'occasione di ringraziare l'eccellente giornalista che se n'è occupata e per esprimere il mio disappunto nel non aver visto il suo nome nelle liste dei candidati al Pulitzer). In fondo se il popolo bue è più interessato a capire la psicologia di coppia di due tizi con cui non avrà mai a che fare, piuttosto di capire quella dei propri figli, che devono fare sti giornalisti? Magari mentre scrivono quegli articoli guardano commossi e colpevoli la propria laurea, ma se il quotidiano di quello là sbatte in prima pagina le proposte lussuriose di Berlusconi e vende come un bibitaro nel deserto, non è che possono stare lì a vedere il proprio venduto precipitare perché hanno messo in prima pagina una corbelleria di nessuno interesse come, per esempio, dove fuffolo sono finiti i nostri militari partiti per il Libano.
È una sorta di corsa agli armamenti. A nessuno piace avere arsenali atomici in cantina, ma poi quello lì ha il raggio fotonico, quell'altro c'ha l'alabarda spaziale e allora io che sono il figlio della serva di Goldrake che non mi munisco di magli perforanti?
Così l'unica soluzione è sedersi attorno a un tavolo e debellare tutto, contemporaneamente. Guardandosi in faccia e contando fino a tre e buttare via tutto insieme con la paura che se uno fa il furbo rimane armato fino ai denti di fronte a uno che ha appena gettato tutte le sue difese.
Ci sono i giornali di gossip, sono fatti apposta. Almeno lasciatemi la soddisfazione di vedere l'imbarazzo della gente nel comprare Novella qualchemila, come se stesse acquistando un porno. E più che altro lasciatemi uno spazio dove reperire informazioni leggendo le quali non si rimanga con la domanda “e allora?” nella testa e l'espressione inebetita sulla faccia.
Altrimenti, se devo subire un bombardamento mediatico di aria fritta, se devo sopportare una frantumazione scrotale che potrei esporre tra le opere di Arman, voglio uno spazio pubblico in cui poter affermare il mio dignitoso, ponderato, profondo...CHISSENEFREGA!!!!
Cerco a fatica di capire che succede nel mondo, vagando imbarazzato tra parallelismi con i coniugi Clinton, confronti con la moglie di Blair e dualismi con il marito di Maurizio Costanzo. Di politica si parla un po': veterofemministi di sinistra che riabilitano la moglie del demonio e nostalgici fallocrati che rivendicano, se non due sonori ceffoni, almeno un taci donna come si usava una volta. Di chissenefrega bipartisan, nemmeno un governo ombra.
E porca paletta, per colpa di berlusconifull sono finito su Telemarket. Poco ci è mancato che prenotassi un Tano Festa a 160 mila euro, godendo però di un buono acquisto di 80 mila, con cui avrei potuto portarmi a casa anche un Cascella strepitoso e una frantumazione di Arman più unica che rara, facendo così entrare il mio salotto nella storia dell'arte. Il tutto per un irresistibile condizionamento ipnotico, non perché distingua un Raffaello da una crosta di pane e nemmeno perché il televenditore faceva incidentali cenni alle precarie condizioni di salute del pittore, la cui malaugurata dipartita avrebbe avuto strabilianti effetti sul valore del mio salotto. Non ci si può fare niente, si comincia con una panca antigravitazione per far venire gli addominali come quelli di Isacco Newton, si passa ai Miracle Blade che tornano utilissimi nella frequente necessità di incidere una lastra di marmo o fare a fette delle lattine e si finisce col farsi convincere che quel vaso di fiori di De Pisis a 60 mila euro è davvero da sconsiderati lasciarlo lì appeso. Anche se De Pisis secondo me se lo sono inventato. A quel punto vale la pena investire su uno Staccolanana.
E tutto questo perché un maschio italiano si è fatto beccare a fare il provolone dalla moglie? E se scoppia una guerra che succede? Finisce che ordino i 10 cd della canzone italiana, i sacchetti essicavestiti e il ribucciabanane.
Non me la sento di attaccare ancora i giornalisti. E credetemi, non lo faccio per la bizzarra coincidenza che tra qualche giorno mi porterà alla ribalta della cronaca nazionale insieme al mio libro. Assolutamente no, non è per quello (colgo l'occasione di ringraziare l'eccellente giornalista che se n'è occupata e per esprimere il mio disappunto nel non aver visto il suo nome nelle liste dei candidati al Pulitzer). In fondo se il popolo bue è più interessato a capire la psicologia di coppia di due tizi con cui non avrà mai a che fare, piuttosto di capire quella dei propri figli, che devono fare sti giornalisti? Magari mentre scrivono quegli articoli guardano commossi e colpevoli la propria laurea, ma se il quotidiano di quello là sbatte in prima pagina le proposte lussuriose di Berlusconi e vende come un bibitaro nel deserto, non è che possono stare lì a vedere il proprio venduto precipitare perché hanno messo in prima pagina una corbelleria di nessuno interesse come, per esempio, dove fuffolo sono finiti i nostri militari partiti per il Libano.
È una sorta di corsa agli armamenti. A nessuno piace avere arsenali atomici in cantina, ma poi quello lì ha il raggio fotonico, quell'altro c'ha l'alabarda spaziale e allora io che sono il figlio della serva di Goldrake che non mi munisco di magli perforanti?
Così l'unica soluzione è sedersi attorno a un tavolo e debellare tutto, contemporaneamente. Guardandosi in faccia e contando fino a tre e buttare via tutto insieme con la paura che se uno fa il furbo rimane armato fino ai denti di fronte a uno che ha appena gettato tutte le sue difese.
Ci sono i giornali di gossip, sono fatti apposta. Almeno lasciatemi la soddisfazione di vedere l'imbarazzo della gente nel comprare Novella qualchemila, come se stesse acquistando un porno. E più che altro lasciatemi uno spazio dove reperire informazioni leggendo le quali non si rimanga con la domanda “e allora?” nella testa e l'espressione inebetita sulla faccia.
Altrimenti, se devo subire un bombardamento mediatico di aria fritta, se devo sopportare una frantumazione scrotale che potrei esporre tra le opere di Arman, voglio uno spazio pubblico in cui poter affermare il mio dignitoso, ponderato, profondo...CHISSENEFREGA!!!!
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2 commenti:
Anche io, fuggendo da Matrix e chiseneimPorta a Porta, per poco non finivo male. Tra volley locale, tarocchi via etere e hot line. Per fortuna "Philadelphia" su Rete 4, "Schindler's List" e History (Hitler) Channel sul satellite mi hanno salvato la seconda serata.
Per il resto la mia reazione alla querelle coniugale dell'ex premier è stata la stessa che esprimo quando la Cei si fa gli affari altrui. E non è educato riportarla in un blog come questo, sempre così elegante e a modo.
Ma come non siete elettrizzati nell' attesa che esca il film? perchè lo faranno vero????
Ieri sera Tv spenta per rispetto verso me stessa!!
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