sabato 1 aprile 2006

QUESTO BLOG CHIUDE!


Ancora poche ore e questo blog non si aprirà più. Hai voglia a cliccare sul link dei preferiti… Il vostro browser si esibirà in una bella schermata bianca con le paroline di istruzioni e scuse perché la pagina non può essere visualizzata, e sarà inutile che leggiate le solite ipotesi sulle cause della mancata connessione, controlliate l’url, contattiate l’amministratore (di sistema, non di condominio) eccetera, eccetera, eccetera. Dunque, Internet spazio libero? Demagogia pura. E solo occidentale, per giunta, perché in altri posti del mondo, che Internet non è libera almeno hanno il coraggio di proclamarlo in chiare note. Qui invece sembri libero, ma da un momento all’altro ti cancellano dalla rete e tu non sai neppure perché.
Noi, in questo, siamo fortunati: il perché lo sappiamo e purtroppo, fra i tre autori di questo (ex)blog, è toccato a me girarvi la notizia. Non a Cruman, che è il padre di CLDH (Ce Lo Dice Hillman) e da quando si è saputo censurato, per lo sgomento continua a correre senza una traiettoria precisa nei prati in fiore attorno a casa sua. E non a Spaggio, il quale è parte in causa nella censura del blog. Sì, ecco il punto: questo blog viene chiuso perché nella foto in formato santino che lo raffigura nel colonnino a destra, lo Spaggio non sembra suggere una radice di liquirizia oppure lo stecco di un cremino algida. No, egli sembra aspirare e soffiar via sensualmente il fumo d’una sigaretta.
Embè? - direte voi. Embè un cazzo, dice Mr. Palombo, portavoce dell’AFASIA (American Fighters Against Smoking In-picture Actors), un’associazione di volontari che si batte contro la rappresentazione del vizio del fumo attraverso i mezzi di comunicazione visiva.
Gli attivisti dell’AFASIA ce l’hanno con gli attori che fumano nei film (non al cinema, stupido, proprio dentro i film), nei fotoromanzi, nelle campagne pubblicitarie, e ovviamente fra le pagine di Internet, che è il mezzo di comunicazione (anche) visivo più progredito e verosimilmente anche il più frequentato.
Questi fumatori iconografici – dicono i censori della sigaretta ritratta – col loro atteggiamento fanno passare il messaggio che fumare sia un valore positivo, o comunque un comportamento non deprecabile, concetto particolarmente pernicioso se messo a contatto coi giovani d’oggi. Immaginiamo che se in un film un personaggio scarica il nervosismo sterminando decine di innocenti invece di concedersi una nazionale senza filtro, l’AFASIA non trovi nulla da ridire.
Orbene, dopo un primo momento di euforia determinata dal fatto che lo Spaggio era stato considerato un uomo di spettacolo, è arrivata la mazzata: l’AFASIA, dopo averci inviato una mail di diffida dal proseguire la pubblicazione online, ha segnalato CLDH alla WCCHBMA (Web Contents Control for Human Breath Manteinance Agency), un’organizzazione che si occupa della manutenzione della respirazione umana e verifica che questa non sia messa a repentaglio da contenuti diffusi in rete. La WCCHBMA, che ha sede a Salt Lake City, nello Utah, è molto potente anche al di fuori degli Stati Uniti, poiché sin dagli albori della battaglia politica contro il fumo, riuscì a cavalcare la nuova tendenza e a distogliere l’attenzione di importanti fondi d’investimento (da alcuni dei quali è partecipata) dalle multinazionali del tabacco, volgendola piuttosto all’industria degli armamenti.
Chi manovra i fili della WCCHBMA, naturalmente, è poco interessato al fatto che la gente fumi o meno, ma tiene tantissimo alle notizie che vengono diffuse in rete e alla direzione che queste notizie possono far prendere ai dollari dei piccoli e medi risparmiatori. Quindi l’AFASIA non è che una delle varie associazioni che dietro una facciata socialmente utile svolgono la loro reale, ma occulta, funzione di “sentinelle” in difesa degli interessi di cartello dei narcos colombiani.
Insomma, ragazzi, ci siamo andati a cacciare in un pasticcio molto più grosso di noi, e tutto per una sigaretta che magari lo Spaggio s’è fumato tre anni fa, visto che la foto lo rappresenta in una forma in cui non lo vedevamo da tempo.
La nostra contromossa, che potrebbe tuttavia rivelarsi un’arma spuntata se solo qualcuno, da qualche parte nella rete, riuscisse a dimostrare che lo Spaggio è realmente un attore (magari ha recitato in un porno e noi non lo sappiamo), è stata l’inoltro di un immediato ricorso alla PEWFIF (Planet Earth Web For Internet Freedom), la rete planetaria di attivisti la cui finalità è tutelare la libertà d’espressione in Internet in tutte le sue forme, anche le più pestilenziali.
Per conoscenza, la sussistenza del ricorso sarà suggerita anche all’IFEX (International Freedom of Expression Exchange), al CASCFEN (Central Asian and Southern Caucasus Freedom of Expression Network), al CJFE (Canadian Journalists for Free Expression), al CRN (Cartoonists Rights Network, International), al CEHURDES (Center for Human Rights and Democratic Studies), al CJES (Centre for Journalism in Extreme Situations), al CERIGUA (Centro de Reportes Informativos sobre Guatemala), al CPJ (Committee to Protect Journalists), all’IJC (Independent Journalism Centre), al MICIFJ (Moldova Index on Censorship International Federation of Journalists), al JED (Journaliste En Danger), alla FLP (Fundación para la Libertad de Prensa), allo FXI (Freedom of Expression Institute), alla MFWA (Media Foundation for West Africa), alla SEAPA (Southeast Asian Press Alliance), alla TJA (Thai Journalists Association), alla WAN (World Association of Newspapers), al MISA (Media Institute of Southern Africa), alla ADPI (Asociación para la Defensa del Periodismo Independiente) e al WPFC (World Press Freedom Committee).
Nel ricorso sosteniamo, per la precisione, l’inconsistenza formale dell’accusa, dal momento che lo Spaggio per vivere non recita (he doesn’t act to eat) né posa come fotomodello (he doesn’t pose as a model), e se lo fa non lo ammette (even if he makes it, he doesn’t admit it), insomma non è un attore (he isn’t an actor) e per questo può fumare quanto vuole (he can smoke as and how much his own asshole pulls to him), nonché comparire fumante su qualsiasi mezzo di comunicazione visiva (he can be shown on visual mass media while he smokes) senza per questo ricadere nella sfera di competenza dell’AFASIA, né tantomeno essere oggetto di persecuzione a opera degli sgherri della WCCHBMA.
Ordunque, se domani ci leggerete ancora, vorrà dire che s’è verificata la condizione numero A(*) oppure la condizione numero B(**). Altrimenti, come si suol dire, grazie di essere venuti. Adios.

(*) Condizione numero A: abbiamo vinto il ricorso per direttissima.
(**) Condizione numero B: non s’è riunita la commissione di censura e quindi riusciremo
a ciurlare nel manico ancora per un po’ di tempo.

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

E' un peccato se chiude ma forse è giusto. Basta con gli spaggiatori di tanto fumo - che poi nemmeno l'arrosto ti lasciano che c'ha l'aviaria. Lo dico con consapevolezza che sono incinta oggi. Nella specifica contingenza odierna credo sia una giusta chiosa. Da un punto di vista etico, e anche ittico.

Anonimo ha detto...

Se non fosse che considero il primo aprile un giorno demenziale e gli scherzi collegati spesso dementi, sarei preoccupato.
In realtà se sapessero cosa combina Spaggio di solito (io non lo so, ma lo posso immaginare/inventare), capirebbero che il fumare è nettamente una della sue abitudini più altruiste, altro che bannarlo. Che poi, a me non dispiacerebbe che qualcuno/a mi bannasse, una volta ogni tanto.

Anonimo ha detto...

Io fossi in loro lo bannerei ugualmente, primo di aprile o no....
E poi se ci guardate bene sta fumando una banconota di vecchio conio da 500.000 lire.

Bye!

kalmha ha detto...

Che bel'avviso ai cretini!

Meno male che state continuando a ciurlare nel manico (che caspita significa?) :-D

Perla

Anonimo ha detto...

CAZZO vi scopro per caso oggi e già chiudete?
a proposito, CAZZO non è una parolaccia ma un'ennesimo acronimo del nebraska del sud, stato che tra l'altro conosco dalla plancia di gioco del Risiko.

cruman ha detto...

non so se hai notato che il pezzo è del primo aprile....dell'anno scorso oltretutto. Se vai a questo articolo http://celodicehillman.blogspot.com/2006/04/la-classe-di-spaggio.html

scoprirai come sono andate le cose e perchè sopravviviamo nonostante tutto, nonostante noi stessi.

p.s.
cazzo!