venerdì 23 febbraio 2007

Il trenino dell'amorale


Il mio meccanico di fiducia, che in realtà è di Pescasseroli, mi ha raccontato una sua disavventura commerciale di quelle che ti stracceresti le vesti se non le avessi (in questo caso avesti) pagate uno sproposito. Sovreccitato dallo spirito natalizio e incupito per il medesimo motivo, girovagava per megastore talmente grandi da avere un proprio municipio. Il suo target consumistico era orientato verso uno di quei marchingegni elettroacustici che se assemblati in maniera corretta fanno somigliare il tuo salotto a un cinema, per rivalsa sui cinema che sembrano sempre di più dei salotti. Se invece non te la cavi e sbagli cavo, una ieratica fiammata manderà in gloria i tuoi sogni di home theatre. Individuato l'accrocchio adeguato alle sue aspettative di modernità e investimento, la nostra tuta blu cercava di orientarsi tra sigle sexy e suggerimenti tecnici al limite dello scientifico: “guardi, in confidenza, Bose è merda... prenda questo televisore ectoplasmico, ha un tempo di risposta di 8 millisecondi, cambierà canale senza nemmeno accorgersene”. Veramente già adesso si cambia canale e non ci si accorge di nulla, considerata la varietà delle proposte. Esasperato, l'amico meccanico sbatté una mano su un XYH22S NEW non ancora aggredito da esperti dell'ultima ora, urlando MIO! Costava una cifra pronunciabile senza una laurea in matematica e recava in dono un magnifico finanziamento a tasso zero (quindi non può circolare la domenica). La signorina che elargisce denaro ai bisognosi era di quelle che uscirebbero con te solo perdendo una scommessa. Nella ressa e distratto dall'apparato mammellare dell'impiegata, il mio meccanico si sedette su una persona che era piegata a cercare una ministilo (non sono due macchine ma una batteria). Ma non si fece fregare. Guardò il contratto con attenzione: lesse l'indice, l'introduzione scritta da Giulio Ferroni, la prefazione e le note sull'aletta della copertina. Poi si voltò e vide acquirenti in attesa che lo minacciavano con un trinciapollo. Però prima di firmare chiese “c'è qualche spesa aggiuntiva? Tassi nascosti? Commissioni? Mance? Enciclopedie?”. Venne tranquillizzato: tasso fisso per tutta la durata del finanziamento e nessuna spesa aggiuntiva.
Non aveva ancora finito di montare l'apparato tecnologico armato di chiave del 12 che il postino gli rifilò una lettera proveniente da una finanziaria a nome “Lenti & Inesorabili” con timbro delle Galapagos. La lettera ringraziava senza troppa convinzione e annunciava che il finanziamento era partito accompagnato però da una tassa di apertura pratiche pari a mezza rata e delle commissioni applicate ogni mese per risarcirli della noiosa incombenza di farsi dare dei soldi a scadenze regolari. Dopo 5 minuti tornò il postino con un'altra lettera dello stesso mittente la quale annunciava che per ogni comunicazione verranno addebitati 2 euro, quindi siamo già a 4. Le comunicazioni partiranno per avvertire che a giorni scadrà una rata, una successiva dichiarerà la scadenza e un'altra l'avvenuto pagamento. Dopo 15 giorni una simpatica missiva annuncerà “nulla da segnalare, fin qui tutto bene”. Con l'investimento totale ci si comprava due accrocchi.
Ovviamente non ci pensa nemmeno a imbarcarsi in una protesta formale e piuttosto scornato, il mio meccanico di fiducia mi saluta dopo aver fatto il tagliando alla mia macchinetta. Esco insolentito dal continuo approfittarsi di chi non può difendersi. Piove, giove pluvio. Mi accorgo che i miei tergicristalli lasciano il solito segno esattamente all'altezza degli occhi, così, mica per qualcosa, per dispetto. Arrivato a casa do un'occhiata alla fattura dell'amico meccanico, così, mica per sfiducia, per rispetto. La penultima riga recita “sostituzione tergicristalli 27 euro”. Che ti pigliasse una chiave inglese e senza saperla nemmeno tradurre.
E nemmeno io protesto, cambierò amico meccanico di fiducia. É una catena, che scioglie il sangue dint'e vene sai. Anzi non proprio una catena, direi un trenino, perché c'è sempre un ultimo (o un primo, dipende dal tipo di trenino) che subisce e basta.
Mi riviene in mente anche quel simpatico librario “sociale” che espone i libri degli autori indipendenti. Era ben contento di prendere in carico il mio Post Scriptum autoprodotto. Converso con lui:
- Guardi io ci terrei a rientrare delle spese, lei che percentuale vuole sulla vendita?
- Ah gli incassi delle prime dieci copie vanno in un fondo che serve a srtfinanzpsss
- Che fa? La supercazzola? A che cosa serve?
- A rifinanziare iniziative culturali dell'associazione eccetera
- Se li tiene lei insomma
- Sì, però dalla decima in poi facciamo a metà.
- A metà? A parte che la libreria più lussuosa del pianeta mi ha chiesto il 35%, ma come pensa che io possa vendere più di dieci copie in una sola libreria, sono Cruman, mica Camilleri.
Qui nessuno si lamenta. Pare che fregare il prossimo sia non solo costume popolare, ma quasi un valore aggiunto. Si cercano in continuazione espedienti e ci si para il posteriore da quelli escogitati dagli altri. A volte ci si rimane in mezzo altre volte la si spunta. Tutto normale. Alla faccia di mi manda rai tre. E le giustificazioni sono sempre le stesse: fanno tutti così, se non fai così sei fregato e compagnia cantando. Poi andiamo a tirare le monetine a Craxi.
Oppure facciamo un putiferio per l'aumento di un centesimo della benzina mentre le compagnie telefoniche ci derubano da anni e guardiamo Sanremo dove la Rai spende i nostri soldi per mettere addosso un vestito da 300 mila euro a una donna che tutti vorrebbero vedere senza (senza vestito non senza soldi).
E più abbozziamo più se ne approfittano e più subiamo più approfittiamo di altre situazioni per vantaggi personali. Nessuno scandalo, anzi, spesso sentiamo elogiare la fantasia con cui qualcuno ha trovato il modo di ciurlarci nel manico. Si chiama “arrangiarsi” e tutto si giustifica. Come la noia giustifica i sassi dal cavalcavia, la gelosia giustifica la violenza e il fatto che considerare l'arricchimento un desiderio profondo e considerare la ricerca della soddisfazione dei propri desideri come diritto acquisito alla felicità, giustifica il danneggiare gli altri a proprio favore.
Se la civiltà si chiamasse XYH22S NEW, magari ce ne sarebbe un po' di più in giro.

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13 commenti:

Anonimo ha detto...

Quando si sottoscrive un finanziamento controllare sempre il Taeg (tasso annuale effettivo globale del finanziamento che tiene anche conto delle spese istruttoria e altro ancora). Il Tan (tasso nominale annuo) è un indicatore che spesso e volentieri può trarre in inganno. Prima di firmare qualcosa pretendere sempre di visionare il documento di sintesi (informativa sulle principali condizioni del contratto). La consegna di tale documento è un oblligo a cui le banche e le finanziarie devono attenersi.

cruman ha detto...

eh lo so bene, caro lei che manda la gente.
il problema è che non puoi portarti un avvocato in un negozio pieno di gente e leggere un incomprensibile documento di 20 pagine scritto in corpo 2 e in aramaico antico!!
sono i presupposti che sono incivili e se l'unica soluzione è attrezzarsi per evitare di essere fregati vuol dire che viviamo in una civiltà troglodita. Del resto 14 milioni di donne maltrattate significano qualcosa, che metà degli uomini di questo paese è vigliacco e ignorante, o uno solo che si da tanto da fare.

cruman

p.s.
comunque grazie per i consigli

Anonimo ha detto...

Cruman, direi più che altro la prima ipotesi: metà degli uomini sono "incivili" (in luogo pubblico bisogna adoperare un linguaggio pulito). Non credo che esista un solo super-fantastico incivile: sarebbe troppo anche per la nostra società malata ;).
In quanto al post, concordo con te (sono quasi stufo di dirlo...provare a contraddirmi qualche volta, no eh?): non si protesta perchè il più delle volte non se ne viene a capo ed "è più la spesa che l'impresa".
Oramai quello dell'inculare e farsi inculare è diventato uno stile di vita: vedo anche nel lavoro che se non combatti con le stesse armi, sei trombato.Non che la cosa mi piaccia, però è così.
Se la cosa ti può consolare, io sono uno tra gli ultimi (o primi) del trenino ;)! A me va bene così: la mia coscienza gradisce...le tasche e il cervello un pò meno, ma non si può certo accontentare tutti ;)

Anonimo ha detto...

Io a questo punto mi sento più anormale del...normale, nel senso che ho subito volontariamente una truffa! Mi sono lasciata "inchiappettare" dal fenomeno della situazione, ma è stato così bravo lui e cosi scema io che alla fine ho deciso di pagare, primo perchè così la prossima volta me lo ricordo per benino cosa si prova, secondo perchè se fossi stata la diretta superiore del truffatore, gli avrei dato l' aumento per ingegno e fantasia!

Complimentissimi per l' articolo ma soprattutto per gli ultimi avvenimenti riguardanti Post Scriptum ;o)

Anonimo ha detto...

Ehm...rileggendo il commento, penso di aver stravolto un pò la mia "posizione" nel trenino :-s!Spero che il concetto sia stato compreso, nonostante la gaffe ;).
Beh, Essenza71... è capitato anche a me...ma non mi è servito poi più di tanto ;)

cruman ha detto...

tranquillo Gio, nel trenino ci siamo quasi tutti e spesso la posizione è un dettaglio ;)

hai visto l'articolo su panorama? pag 157! ma non dirlo a nessuno :)

cruman

Anonimo ha detto...

In risposta al commento rilasciato da Essenza71:
Cruman, sono d'accordo che sia possibile trarre qualcosa di buono anche da un giornale come Panorama (vds gli articoli di Sofri), però è palese che l'impostazione generale di questa rivista sia fondamentalmente di destra e, a tratti, qualunquista. Di conseguenza è un prodotto editoriale che non potrà mai piacermi. Mi meraviglio come abbiano potuto prendere in considerazione un blog come il Vostro, battente bandiera "opposta"...in ogni caso Vi faccio i complimenti per la "meta" raggiunta..

cruman ha detto...

grazie per i complimenti.
il "blog" non batte alcuna bandiera e volutamente. L'idea era proprio quella di entrare un po' "di taglio" nella realtà che viviamo, uscendo dagli schieramenti ideologici.
Il qualunquismo poi impera in tutta l'editoria italiana, ma non è colpa dei giornalisti è colpa degli editori e della gente che dimostra di essere più interessata a sapere da chi si fa coprire la velina di riferimento, che a cose davvero importanti. Se conti che i giornali sono aziende e devono fare utile, il resto è facilmente comprensibile.
Comunque io sono contento che una "robetta" come il mio blog abbia attirato l'attenzione per motivi di qualità e non politici, di media nazionali. E sto comunque parlando di un giornale su cui scrivono Sofri, Ferrara, Costanzo, Buttafuoco ecc. che al di là del pensiero politico, sono persone che rivestono un ruolo di prestigio nel panorama della comunicazione in italia. Io sono solo un consulente informatico :)
E ripeto, ad attirare l'attenzione è stata la qualità, infatti mi ha chiamato per un intervista anche radio dj e come sai anche lì non sono esattamente delle camice nere :)

grazie ancora per i complimenti!

cruman

Anonimo ha detto...

Formidabile caro Cruman: Complimenti.
Se non fosse che trovarsi in circostanze del genere occorre essere dotati di attributi riproduttivi assai resistenti ai valoro estremi della forza centrifuga e di elastiche disponibilità finanziarie, sarebbe perfino divertente.
Non è che questi gentiluomini abbiano imparato dai nostri governanti ?
O forse non è che i sempre più numerosi gentiluomini di questo genere amino mandare al governo altri gentiluomini formati a loro "immagine e simiglianza" ?
Caro Cruman ai nostri tempi si diceva: orecche dritte e mutande di lamiera (oggi meglio "fibre di carbonio").

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo sul fatto che ormai anche prodotti editoriali ritenuti "seri" infarciscono pesantemente le loro pagine di robetta scandalistica o di pubblicità che incentiva enormemente le vendite e di conseguenza le entrate economiche. Questa è la legge del mercato ed è indiscusso che oggigiorno sia così.
Entrare nel merito delle scelte politiche di una rivista mi rendo conto che possa sembrare sbagliato (soprattutto in questo vostro caso specifico) però quando una rivista viene partorita da un determinata Casa Editrice volente o nolente segue una certa linea editoriale che le viene imposta dall'alto, di conseguenza potrebbe non piacere a chi ritiene che l'Italia debba liberarsi definitivamente di un certo "modello" di politica e di ideologia.
Ho voluto essere deliberatamente vago (anche se non troppo...), per non creare(vi) eventuali "patemi".
ancora complimenti per questo meritato successo.
buon we.

Ps.
sul ponte sventola bandiera bianca... ;)

cruman ha detto...

caro confessor,
sono d'accordo con te, ma forse è un bene che tu non abbia fatto nomi, ci vuole un certo coraggio per dire che qualcuno dei politicanti al potere si stia "liberando definitivamente di un certo tipo di politica" ;)

cruman

cruman ha detto...

amico pippo,
non so quali siano i tuoi tempi, ma io è un pezzo che mi rifornisco di biancheria intima dal fabbro sotto casa! ;)

cruman

Anonimo ha detto...

Caro Cruman
Però quando si parla di affinità culturale eh
Un salutone