giovedì 16 febbraio 2006

Slittino pure tranquillamente



Io sono uno sportivo. Uno di quelli che ha sempre vissuto i veri valori dello sport: disciplina, sacrificio, spirito di squadra, competizione, lealtà, lussazioni, fratture, puzza di sudore dal boccaporto e odore di mare morto. Amo e stimo tutti gli atleti, soprattutto quelli sotto i 50 mila euro l'anno. Non fraintendetemi quindi se in queste giornate olimpiche, durante le quali lo sport più seguito è prendere in giro il curling solo perchè consiste nel lanciare una teiera in mezzo ad alacri donne delle pulizie, mi trovo a fare alcune considerazioni sullo slittino di coppia. Non voglio certo sminuire la disciplina e l'impegno che richiede, ma nella mia mente rientra negli affascinanti misteri delle competizioni sportive. Si trova sicuramente in compagnia di nobili insondabili quesiti. Perchè la palla da rugby è ovale? Perchè i punti del tennis si contano 15 ... 30 ... e 40??!!? A chi diavolo è venuto in mente quell'accozzaglia di movimenti innaturali e devastanti per la struttura muscolo-scheletrica che risponde al nome di salto triplo?? Perchè nei 3000 siepi non c'è nemmeno una siepe ma c'è una maledetta pozzanghera che altro non fa che far sentire per tutto il giro di pista "sciack, sgneck, sciack"?
Lo slittino di coppia consiste in due omaccioni (purtroppo la versione femminile non esiste) inconfutabilmente disturbati che si sdraiano uno sopra all'altro (e va gia bene che siano entrambi supini) e si laciano a 130 all'ora sul ghiaccio messi sopra allo stesso slittino che mi ha regalato mio padre per il mio quarto compleanno, con la differenza che il loro costa come un divorzio. A chi fuffolo è venuta questa idea?? Come è nata? Io ho provato ad immaginarlo. Gunter e Hans (due ragazzini altoatesini che fanno le vacanze in Italia) stanno giocando con gli slittini nuovi che il loro nonno ha intagliato in una sequoia canadese con un opinel tascabile. Decidono di arrampicarsi fino alla cima del monte su cui le caprette fanno ciao e dopo tre ore di camminata in salita sulla neve si preparano a lanciarsi a valle. Parte Hans che dopo alcuni passi di rincorsa, scivola e per motivi newtoniani il suo viso colpisce violentemente il ghiaccio provocando una lesione nella calotta (cranica non artica). Lo slittino parte veloce e solitatrio sparendo nella nebbia. A quel punto la conversazione tra i due deve essere andata più o meno così:
  • G: hahahahahahahahahahahahaha
  • H: odino qua, odino là
  • G: ti sei fatto male pota?
  • H: no, il ghiaccio è rosso a causa di una particolare alga marina arrivata fin qui a causa del nino! Testa di sterco di stambecco! Potevo rimanere offeso!
  • G: se sei coordinato come un orso ubriaco non è colpa mia
  • H: invece di sfottere, pota pota, dammi un passaggio a valle sul tuo slittino

Segue un'accesa discussione su chi avrebbe dovuto stare sotto... e il resto è storia.

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